SOSTANZE D'ABUSO: EROINA
EROINA: EFFETTI
Poco dopo l’assunzione l’eroina arriva dal sangue al cervello. Nel cervello, attraversata la barriera ematoencefalica, l'eroina perde i gruppi acetili, si trasforma in morfina e rapidamente si lega ai recettori degli oppioidi.
Effetti immediati
Generalmente chi assume eroina afferma di sentire un’ondata di sensazioni piacevoli, uno “slancio” (rush) o “flash euforico” nell’arco di pochi secondi dall’assunzione. L’intensità dipende dalla quantità di droga che si è assunta e dalla rapidità con cui entra in circolo e ha una durata di pochi minuti.
Gli effetti immediati sono quindi piacevoli, come:
- senso di benessere attraverso la riduzione della tensione, dell'ansietà e della depressione ed euforia;
- senso di calore, pace e distensione accompagnato da un distacco dagli stress fisici e psichici;
- effetti analgesici.
Effetti a breve termine
Il rush iniziale, cha ha una durata di pochi minuti, è seguito da una fase caratterizzata da calma, rilassatezza, soddisfazione e distacco da quanto succede all'esterno. Questa fase, che si presenta dopo pochi minuti, è accompagnata da accaloramento della pelle, secchezza della bocca e una sensazione di pesantezza nella estremità che può essere accompagnata da nausea, vomito e forte prurito. Dopo gli effetti iniziali gli assuntori rimangono assopiti per molte ore. Le funzioni mentali si offuscano per l’effetto dell’eroina sul Sistema Nervoso Centrale, che comporta anche un abbassamento della frequenza cardiaca e della respirazione, che diminuisce enormemente, a volte fino al punto di causare la morte. L’effetto si esaurisce entro 2-6 ore dall'iniezione.
Al termine dell’effetto euforizzante iniziale si presentano:
- costrizione delle pupille "a spillo";
- sonnolenza, apatia, difficoltà a concentrarsi, diminuzione dell'attività fisica e psichica;
- parola "impastata";
- prurito insistente;
- nausea e vomito;
- l'overdose può condurre a morte per arresto respiratorio.
Effetti a lungo termine
L’assunzione prolungata di eroina comporta una serie di problematiche per il corpo e una progressiva debilitazione fisica.
Anche dopo poche dosi possono presentarsi:
- costipazione;
- irregolarità del ciclo mestruale;
- decremento dell’appetito, con conseguente malnutrizione e perdita di peso;
- sedazione cronica e apatia;
- deterioramento dei denti con l’insorgere di carie ed indebolimento delle gengive;
- riduzione delle endorfine, che interagiscono col sistema di percezione del dolore;
- infezioni causate dai batteri presenti nell’eroina da strada;
- danni agli organi interni, in special modo polmoni, fegato e reni;
- se assunta attraverso iniezione, oltre alle inevitabili ferite, le parti insolubili del liquido possono otturare i vasi sanguinei causando la necrosi delle zone da questi irrorate;
- se l’assunzione avviene tramite inalazione vengono danneggiate le strutture nasali e insorgono problemi respiratori;
- rapido sviluppo di tolleranza e dipendenza fisica e psichica, con l’insorgere del desiderio irresistibile di assumere al più presto un’altra dose di droga;
- la dipendenza dall’eroina spinge a cercare di assumere una nuova dose appena finisce l’effetto della precedente; ma in conseguenza dell’assuefazione, ben presto le sensazioni di artificiale benessere non si presentano più, e si deve assumere la droga semplicemente per restare normali ed evitare le crisi di astinenza;
- una volta instaurato un legame di dipendenza dalla sostanza, la mancata assunzione può provocare una più o meno grave sindrome di astinenza. Questa si presenta dopo poche ore dall’ultima assunzione con l’insorgere di uno stato di agitazione, seguito da dolori diffusi, crampi, naso gocciolante, tremori, panico, sudorazioni, brividi, diarrea, nausea e vomito. La manifestazione massima dei sintomi si raggiunge fra le 48 e le 72 ore dopo l’ultima assunzione, e possono durare anche fino ad una settimana.
Effetti indiretti
L’assunzione di eroina, oltre ai danni fisici diretti, comporta altre conseguenze per la salute e la vita sociale.
Fisici
- esposizione al contagio di malattie infettive come HIV/AIDS ed epatiti B e C, dovute alla pratica, comune tra gli assuntori attraverso iniezione, di utilizzare la stessa siringa fra più persone;
- polmoniti, come conseguenza del deterioramento dell’apparato respiratorio;
- infezioni ai vasi circolatori e alle valvole cardiache, dovute alla presenza di batteri all’interno dell’eroina, che viene lavorata senza il minimo controllo igienico.
Sociali
- compromissione dei legami famigliari, amicali e lavorativi.
- Il desiderio incontrollabile e costante di ricercare una nuova dose compromette inevitabilmente i legami personali, poiché ogni rapporto diventa funzionale a procurarsi denaro per acquistare altra eroina;
- la costante necessità di denaro, spinge i dipendenti verso l’illegalità, arrivando a procurarsi i soldi attraverso prostituzione, spaccio e furti.
approfondimenti per operatori
Testi base gentilmente forniti da:
NIDA
National Institute on Drug Abuse – USA
Traduzione e adattamento italiano a cura di:
Dipartimento delle Dipendenze
Azienda ULSS 20 Verona
Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto.
Direttore scientifico: dott. Giovanni Serpelloni
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Primo Piano Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri |
- Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe ( IT, EN)
- Accordo di collaborazione scientifica Italia-USA ( IT, EN)
- Dichiarazione DPA collaborazioni scientifiche internazionali ( IT, EN)
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