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SOSTANZE D'ABUSO: ECSTASY

ECSTASY: EFFETTI FARMACOLOGICI ED UTILIZZO CLINICO

MECCANISMO D'AZIONE L'ecstasy agisce dopo 20-40 minuti dall'assunzione ; il massimo effetto si raggiunge dopo circa 1 ora e permane per 4/8 ore. Gli effetti comunemente ricercati e riportati sono uno stato di benessere, euforia e piacere, sintonia con l'altro, facilità di comunicazione; le percezioni vengono intensificate, la musica si sente meglio e i colori appaiono più intensi. L'ecstasy è dotata anche di effetti allucinogeni con distorsione delle percezioni sensoriali. Se associata all'alcool risulta molto pericolosa anche per i gravi disturbi di vigilanza che sembrano essere i responsabili di un gran numero di incidenti stradali, le cosiddette "stragi del sabato sera". Tracce del consumo di ecstasy permangono nelle urine per 2-4 giorni. Gli EFFETTI FARMACOLOGICI prodotti nelle ore successive l'assunzione includono modificazioni comportamentali di tipo neurovegetativo (agitazione psicomotoria, tachicardia, aumento della vigilanza etc.) e neuropsichiatrico (euforia, dispercezioni, aumento della fiducia in se stessi, etc.). Sono presenti secchezza della bocca e dilatazione delle pupille, contrazione prolungata dei muscoli mandibolari e sfregamento delle arcate dentarie. Fra gli EFFETTI TOSSICI ACUTI particolare rilevanza hanno l'ipertermia che può portare al decesso, il coma, l'insufficienza renale acuta, danni epatici, episodi psicotici, aritmie, ansia, insonnia, etc. Situazioni ambientali come quelle delle discoteche con affollamento e rumore associati alla disidratazione favoriscono l'instaurarsi della tossicità acuta. Queste situazioni vanno affrontate in pronto soccorso; nell'attesa è necessatrio abbassare la temperatura corporea con spugnature fredde. GLI EFFETTI SUL CERVELLO L'ecstasy influisce sul cervello incrementando l'attività di alcuni neurotrasmettitori fra cui la serotonina e la dopamina. La serotonina è un neurotrasmettitore sche svolge un ruolo importante nella regolazione dell'umore, del sonno, del dolore, dell'appetito, delle emozioni e di altri comportamenti. Questo eccessivo rilascio di serotonina dà luogo alle sensazioni piacevoli derivanti dalle'uso di ecstasy. Il rilascio di elevate quantità di serotonina rende il cervello deficitario di questo importante neurotrasmettitore e contribuisce a generare quei comportamenti pericolosi e quegli effetti negativi che caratterizzano chi ne fa uso. Numerosi studi su animali hanno dimostrato che l'uso della sostanza può danneggiare i neuroni che sono implicati nel trasporto della serotonina, anche nel lungo termine. Secondo alcune ricerche i consumatori abituali di ecstasy sperimenterebbero, per lunghi periodi, confusione, depressione, perdita di memoria e riduzione della capacità di elebaorazione. Sono stati rilevati dei cambiamenti nell'attività cerebrale delle regioni che riguardano la cognizione, le emozioni e le funzioni motorie

approfondimenti per operatori

copertina scheda
Testi base gentilmente forniti da:
NIDA
National Institute on Drug Abuse – USA

Traduzione e adattamento italiano a cura di:

Dipartimento delle Dipendenze
Azienda ULSS 20 Verona
Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto.
Direttore scientifico: dott. Giovanni Serpelloni
download: ECSTASY.pdf



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