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SOSTANZE D'ABUSO:

DIMETILTRIPTAMINA (DMT)

Origine
La dimetiltriptamina è una sostanza psicotropa molto potente, si trova in una molteplicità di piante e di semi e ha una lunga storia di utilizzo da parte dell’uomo, in particolare nell’area amazzonica. È presente in alcune varietà di mimosa e acacia e nei semi della Anadenathera peregrina, un albero della famiglia delle leguminose. Il DMT, estratto utilizzando solventi come alcol o gasolio, oppure ricavato attraverso processi di distillazione, viene prodotto in piccole quantità anche dal corpo umano durante il metabolismo. Il DMT fu sintetizzato chimicamente per la prima volta nel 1931 e gli effetti psicotropi furono studiati dal chimico e psicologo ungherese Stephen Szára a metà degli anni ’50.

Aspetto
Il DMT puro si presenta allo stato solido come un cristallino bianco o giallastro-rosso.

Modalità d’assunzione
Il DMT viene assunto con diverse modalità che differiscono per effetti e durata, e può essere sniffato, fumato o ingerito.

  • Fumato: gli effetti si presentano immediatamente (più o meno dopo 45 secondi) e raggiungono il massimo livello in circa un minuto, per durare un periodo di tempo relativamente corto (5 - 30 minuti a seconda della dose). "The Business Man's Trip" (viaggio dell'uomo d’affari) è il nome comune dato agli effetti procurati con questo metodo d’assunzione, perché di breve durata.
  • Inalato: quando viene sniffato gli effetti sono caratterizzati da un incremento della durata e da una diminuzione dell’euforia.
  • Iniettato: gli effetti del DMT per iniezione sono simili a quelli causati dall’inalazione.
  • Ingerito: il DMT, che è processato dall’enzima digestivo monoamine ossidasi, è praticamente inattivo se assunto oralmente, a meno che non sia combinato con un inibitore dell’enzima (MAOI: Monoamine Oxidase Inhibitors; sono classificate come potenti droghe antidepressive). In Sud-America viene assunto attraverso l’ayahusca, una tradizionale bevanda ottenuta dalla lavorazione di piante contenenti dimetiltriptamina con l’aggiunta di MAOI.

Dosaggio
La quantità per procurare effetti allucinogeni nell’uomo è di circa 50 – 100 mg.

approfondimenti per operatori

copertina scheda
Testi base gentilmente forniti da:
NIDA
National Institute on Drug Abuse – USA

Traduzione e adattamento italiano a cura di:

Dipartimento delle Dipendenze
Azienda ULSS 20 Verona
Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione del Veneto.
Direttore scientifico: dott. Giovanni Serpelloni



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