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SOSTANZE D'ABUSO: TABACCOGLI ALTRI COMPOSTI CHIMICI DEL FUMOLa ricerca mostra che la nicotina non è l’unico ingrediente psicoattivo presente nel tabacco. Attraverso le nuove tecniche di neuroimmagine gli scienziati possono osservare direttamente gli effetti del fumo di sigaretta sul cervello e hanno trovato un consistente decremento dei livelli di monoamino ossidasi (MAO), un importante enzima responsabile dell’abbattimento della dopamina: questo cambiamento è causato probabilmente da sostanze contenute nel fumo di tabacco diverse dalla nicotina, in quanto è noto che la nicotina da sola non può alterare significativamente i livelli delle MAO. Pertanto si abbassano le due forme MAO (A e B) e si alzano i livelli di dopamina: è questa un’altra ragione per la quale i fumatori continuano a fumare, per mantenere elevati i livelli di dopamina.
Recentemente, ricerce finanziate dal National Insitute on Druge Abuse americano (NIDA) hanno mostrato negli animali che l’acetaldeide, un altro costituente chimico del fumo di tabacco, aumenta drasticamente le proprietà di rinforzo della nicotina e può contribuire allo sviluppo di dipendenza da tabacco; sembra che questo effetto sia legato all’età: animali in fase adolescenziale mostrano maggiore sensibilità a questo effetto di rinforzo, per cui se ne può dedurre che il cervello degli adolescenti può essere maggiormente vulnerabile alla dipendenza da tabacco rispetto al cervello di soggetti adulti.
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approfondimenti per operatori
A cura di: NIDA, Giovanni Serpelloni, Pietro Madera, Oliviero Bosco, Fiorenzo Minelli
Informazioni dalla ricerca. In collaborazione con il National Istitute on Drug Abuse - USA download: TABACCO.pdf
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