APPROFONDIMENTI PER OPERATORI
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Che cosa sono gli inalanti?
Quanto sono utilizzati gli inalanti?
Tendenze nell'uso attuale di inalanti, 1991–1999
Quali sono i numeri nell’abuso di inalanti?
Come si può riconoscere chi abusa di inalanti?
In che modo si manifestano gli effetti degli inalanti?
Quali sono gli effetti a breve ed a lungo termine dell'uso di in analanti?
Quali sono le conseguenze mediche dell'abuso di inalanti?
Glossario
Bibliografia
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Che cosa sono gli inalanti?
Gli inalanti sono sostanze volatili che producono vapori chimici che possono essere inspirate per provocare un effetto psicoattivo o uno stato di alterazione mentale. Nonostante anche altre sostanze possano essere inalate, il termine “inalanti" si usa per descrivere una varietà di sostanze la cui caratteristica comune fondamentale è che vengono assunte pressoché esclusivamente per inalazione. Questa definizione abbraccia un'ampia gamma di prodotti chimici differenti che possono avere diversi effetti farmacologici. Come risultato, è difficile riuscire ad avere una classificazione precisa degli inalanti. Un sistema di classificazione nomina quattro categorie generali d’inalanti-solventi volatili, aerosol, gas e nitriti, basandosi sulla forma in cui spesso si trovano questi nei prodotti, che possono essere domestici, industriali e medici.
I solventi volatili sono liquidi che evaporano a temperature ambientali. Si trovano in una varietà di prodotti economici e facilmente reperibili, d’uso comune, domestico e industriale. Questi includono i diluenti e i solventi di vernici, liquidi per lavaggio a secco, benzine, colle, liquidi correttivi e liquidi vari.
Gli aerosol sono nebulizzatori che contengono propulsori e solventi. Questi includono le vernici polverizzate, atomizzatori per deodoranti e lacche per capelli, nebulizzatori di olio vegetale per cucinare e nebulizzatori per proteggere tessuti.
Tra i gas abbiamo gli anestetici usati in ambito medico, come anche i gas che si usano in prodotti domestici o commerciali. I gas anestetici includono etere, cloroformio, alotano e protossido di azoto, comunemente conosciuto come “gas esilarante”. Tra essi, quest’ultimo è il più abusato. Tra i prodotti casalinghi e commerciali che contengono gas si trovano gli accendini alimentati a butano, bombolette di gas propano, spray e refrigeranti.
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Quanto sono utilizzati gli inalanti?
Gli inalanti, soprattutto i solventi volatili, gas ed aerosol, sono tra le prime droghe utilizzate tra le persone più giovani. Un'inchiesta nazionale negli Stati Uniti indica che circa il 6% dei bambini delle classi elementari hanno già provato inalanti. Gli inalanti sono tra le poche sostanze utilizzate maggiormente dai ragazzi più giovani, piuttosto che tra i più grandi. Nonostante questo, l'abuso di inalanti può diventare cronico ed estendersi all'età adulta.
In generale, coloro che abusano di inalanti usano qualunque sostanza sia disponibile. Tuttavia, gli effetti prodotti dai differenti inalanti variano ed alcuni persone fanno qualsiasi cosa per ottenere l’inalante favorito. Per esempio, in certe parti del paese, uno dei più utilizzati è il "Texas shoe-shine", un nebulizzatore che contiene il composto chimico toluene. Sono inalanti molto popolari anche le vernici polverizzate argentate o dorate che contengono più toluene di qualsiasi altro colore.
I dati delle indagini nazionali e statali suggeriscono che l'abuso di queste sostanze arriva al suo punto massimo nel periodo corrispondente alla scuola media inferiore italiana. Per esempio, l'Inchiesta Americana sulle Droghe e l'Alcool per gli studenti dal quarto al dodicesimo grado (scuola media inferiore - scuola media superiore) indica che la percentuale di questi che hanno usato inalanti in alcune occasioni arriva al suo punto massimo all’ottavo grado, ad un’età corrispondente alla classe terza della scuola media inferiore italiana.
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Tendenze nell'uso attuale di inalanti, 1991–1999
Sono state identificate diverse differenze tra i generi nell'abuso degli inalanti durante differenti periodi dell'infanzia. Un studio indica che l'abuso di inalanti è maggiore tra i bambini della sesta classe; è simile nella settima e nona classe, periodo in cui l'uso totale è il più alto; e ritorna ad essere più generalizzato tra gli alunni della decima e dodicesima classe. Un'inchiesta annuale “The National Household Survey on Drug Abuse” (NHSDA), sull'uso di droghe tra civili non istituzionalizzati, mostra percentuali simili di uso di inalanti, nell’anno 1998 tra maschi e femmine dai 12 ai 17 anni di età. Tuttavia, la percentuale di maschi tra i 18 e i 25 anni che abusa di inalanti era più del doppio che non quello delle femmine in quello stesso gruppo, dati che suggeriscono che l'abuso di inalanti sia più comune tra i maschi.
Le persone che abusano d’inalanti appartengono tanto ad ambienti urbani quanto rurali. Le analisi sui fattori che contribuiscono all'abuso di inalanti suggeriscono che sono le sfavorevoli condizioni socioeconomiche e non i fattori razziali o culturali in sé, quelle che possono contribuire alle differenze espresse nelle percentuali di abuso di inalanti rispetto alle differenti razze e gruppi etnici. La povertà, episodi di abuso nell'infanzia, precoce abbandono scolastico costituiscono fattori associati all'abuso di inalanti. I giovani indigeni nativi che vivono nelle riserve dove la miseria socioeconomica e le percentuali di abbandono della scuola sono alte, hanno una percentuale significativamente alta di abuso di inalanti rispetto sia alla popolazione generale che ai giovani indigeni nativi che non vivono nelle riserve.
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Quali sono i numeri nell’abuso di inalanti?
Secondo i dati dello studio MTF, l'abuso di inalanti tra i giovani americani dell’ottava, decima e dodicesima classe è diminuito nel 1999, continuando con una riduzione graduale evidente iniziata nel 1996. Per esempio:
· La percentuale di studenti della dodicesima classe che abusarono di qualunque tipo di inalante diminuì al 5.6% nel 1999, da un valore massimo di 8% nel 1995.
· L'abuso totale di inalanti per gli studenti della decima classe nel 1999 diminuì al 7.2% rispetto al 9.6% del 1995.
· Tra gli alunni dell'ottava classe, l'abuso diminuì al 10.3% in 1999 del 12.8% in 1995.
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Come si può riconoscere chi abusa di inalanti?
Nonostante negli ultimi anni si possa assistere ad una diminuzione nell’uso e abuso di inalanti tra gli studenti, dato che emerge dall’indagine NHSDA, attualmente i tassi di abuso degli inalanti sono più alti di dieci anni fa. L'inchiesta del 1998 dimostra che il tasso del primo uso tra ragazzi dai 12 ai 17 anni è aumentato significativamente dal 8.4 al 18.8 per ogni 1.000 potenziali nuovi utenti dal 1989 al 1995, e si è mantenuto a quei livelli fino al 1997. Anche il tasso del primo uso di inalanti per giovani adulti tra i 18 e i 25 anni è aumentato da 3.7 a 10.7 per ogni 1.000 nuovi potenziali utenti tra il 1989 e il 1996, prima di livellarsi nel 1997.
Le cifre stimate dallo studio MTF, indicano che le percentuali di studenti che hanno provato inalanti si mantengono a livelli piuttosto alti. Nel 1999, il 19.7% dei bambini dell’ottava classe, il 17.0% di quelli della decima classe ed il 15.4%o della dodicesima classe, dissero che avevano abusato di inalanti per lo meno una volta nella loro vita. Questi dati fanno nascere la seguente domanda: come è possibile che ci sia un numero consistente di studenti di classi minori della dodicesima, dell’ottava che affermano di avere abusato di inalanti? Molti studenti della dodicesima classe si ricordano forse di aver utilizzato inalanti o, dato ancora più preoccupante, forse molti dei bambini che abusavano di inalanti nell’ottava classe hanno abbandonato la scuola prima della dodicesima classe e non sono quindi compresi nell'inchiesta di questo gruppo della popolazione. Quest’ultima spiegazione è appoggiata da diverse ricerche che dimostrano che esiste un tasso più alto di abuso di inalanti tra quei bambini che hanno cattiva condotta o che hanno abbandonato la scuola rispetto ai compagni che hanno un buon livello accademico nella scuola.
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In che modo si manifestano gli effetti degli inalanti?
Molti sistemi cerebrali possono essere implicati negli effetti anestetici, intossicanti e di rinforzo dei differenti inalanti. Quasi tutti gli inalanti di cui si fa abuso, ad eccezione dei nitriti, producono un effetto piacevole deprimendo il sistema nervoso centrale (SNC). L'evidenza presentata dagli studi realizzati con animali suggerisce che un numero di solventi volatili e gas anestetici di cui comunemente si abusa possiede effetti comportamentali e meccanismi di azione simili a quelli prodotti dai sedativi del SNC, tra i quali si trovano l'alcool e medicine come i tranquillanti e gli anestetici.
Uno studio recente indica che il toluene, un solvente che si trova in molti inalanti di cui comunemente si abusa, tra cui per esempio la colla per usi industriali, nebulizzatori per vernici, solventi ed acetoni, attiva il sistema della dopamina cerebrale. Si è dimostrato che questo sistema svolge un ruolo negli effetti gratificanti di molte droghe di abuso.
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Quali sono gli effetti a breve ed a lungo termine dell'uso di in analanti?
Benché le sostanze chimiche che si trovano negli inalanti possano produrre vari effetti farmacologici, la maggioranza degli inalanti produce un'euforia rapida che assomiglia all'intossicazione alcolica, caratterizzata da un'eccitazione iniziale, seguita poi da sonnolenza, disinibizione, stordimento ed agitazione. Se s’inalasse sufficiente quantità, quasi tutti i solventi e gas produrrebbero anestesia, una diminuzione della sensibilità percettiva e possono condurre ad uno stato di incoscienza.
Le sostanze chimiche contenute nei solventi, nei gas e negli aerosol possono produrre una varietà di altri effetti durante o poco dopo il loro uso. Questi effetti sono dovuti all'intossicazione da inalanti e possono includere aggressività, apatia, deterioramento cognitivo, e il non poter funzionare appropriatamente nel lavoro o in situazioni sociali. Altri possibili effetti sono la nausea, sonnolenza, balbuzie, letargo, riflessi rallentati, debolezza muscolare generale e stupore. Per esempio, le indagini dimostrano che il toluene può produrre mal di testa, euforia, sensazione di barcollamento, ed inabilità nel coordinare i movimenti. L'esposizione ad alta dose può causare confusione e delirio. Altri effetti collaterali comuni sono nausea e vomito.
Molte persone manifestano una forte necessità di continuare ad utilizzare inalanti, specialmente quelle che li hanno utilizzati per periodi molto lunghi. L'abuso prolungato di inalanti può causare un utilizzo compulsivo e portare ad un lieve caso di sindrome di astinenza.
Altri sintomi osservati in persone che hanno abusato di inalanti per lungo tempo, sono perdita di peso, debolezza muscolare, disorientamento, mancanza di attenzione e coordinazione, irritabilità e depressione.
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Quali sono le conseguenze mediche dell'abuso di inalanti?
Coloro che abusano d’inalanti corrono il rischio di soffrire di tutta una serie di conseguenze mediche devastanti. L'inalazione prolungata di composti chimici altamente concentrati che si trovano nei solventi o aerosol può indurre aritmia che può provocare un arresto cardiaco e la morte in pochi minuti. Questa sindrome, conosciuta come "morte istantanea per inalazione", può essere provocata anche da una singola assunzione di inalanti. La morte immediata per inalazione si associa principalmente con l'abuso del butano, propano e le sostanze chimiche degli aerosol. Anche l'abuso di inalanti può causare la morte nelle seguenti maniere:
· Asfissia -da inalazioni ripetute che portano ad alte concentrazioni di fumi inalati che sostituiscono l'ossigeno disponibile nei polmoni;
· Soffocamento-bloccando l'entrata di aria nei polmoni quando si inalano i vapori da una borsa di plastica messa sulla testa.
· Soffocamento da vomito-inalando il vomito prodotto dopo avere usato inalanti
· Ferita mortale-per incidenti, includendo le morti per incidenti automobilistici causati da intossicazione.
Le osservazioni realizzate su animali ed esseri umani mostrano come gli inalanti siano altamente tossici. Forse l'effetto nocivo più significativo dell'esposizione abituale agli inalanti è il danno estensivo e di lunga durata al cervello e ad altre parti del sistema nervoso. Per esempio, ricerche su animali e studi su patologie umane mostrano che l'abuso abituale di solventi volatili come il toluene, danneggia la zona protettiva attorno a certe fibre nervose nel cervello e nel sistema nervoso periferico. Questa distruzione estensiva delle fibre nervose è clinicamente simile a quella che si può vedere in malattie neurologiche come la sclerosi multipla.
Gli effetti neurotossici dell'abuso prolungato di inalanti includono sindromi neurologiche che riflettono danni del cervello in zone che includono il controllo cognitivo, motorio, visivo ed uditivo. Le anormalità cognitive possono andare da un lieve deterioramento fino ad una demenza severa. Altri effetti possono includere difficoltà nel coordinare i movimenti, spasticità e perdita di sensibilità dell’udito e della vista.
Gli inalanti sono molto tossici anche per altri organi. L'esposizione cronica può produrre danni significativi al cuore, polmoni, fegato e reni. Benché alcuni dei danni prodotti dagli inalanti al sistema nervoso, come a quello di altri organi, possono essere più o meno reversibili quando cessa l'abuso degli inalanti, molte altre sindromi causate dall'abuso ripetuto o prolungato sono irreversibili.
L'abuso degli inalanti anche durante la gravidanza può aumentare il rischio per i bambini di soffrire di qualche deterioramento nel loro sviluppo. Studi su animali, progettati per simulare i modelli umani di abuso di inalanti, suggeriscono che l'esposizione prenatale al toluene o il tricloruro di etilene può produrre un peso natale più basso, occasionalmente anomalie scheletriche, e uno sviluppo neuro-comportamentale ritardato. Alcune relazioni di casi mostrano anomalie in neonati le cui madri abusavano abitualmente di solventi ed è documentato un successivo deterioramento nello sviluppo in alcuni di questi bambini. Tuttavia, non si è portato a termine uno studio ben controllato di prospettive sugli effetti su esseri umani dell'esposizione prenatale ad inalanti e, pertanto, non è possibile legare l'esposizione prenatale ad una specifica sostanza chimica con uno determinato difetto di nascita o problema di sviluppo.
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Glossario
Anestetico: Agente che causa perdita di sensazione sostanza avente la proprietà di togliere o diminuire per un determinato tempo la sensibilità, soprattutto al dolore.
Demenza: condizione di deterioramento mentale. in psichiatria, forte indebolimento delle facoltà psichiche
Dopamina:
Catecolamina che negli animali superiori svolge importanti funzioni di neurotrasmettitore nel sistema nervoso centrale e la cui carenza nell'uomo e causa del morbo di Parkinson. La dopamina è il neurotrasmettitore implicato nel sistema di gratificazione.
Epidemiologia: somma dei fattori che controllano la presenza o assenza di una malattia o condizione. disciplina medica che si occupa delle malattie infettive in genere
Sindrome di astinenza:
Varietà di sintomi che si verificano dopo la riduzione o l'eliminazione dell'uso di droga
Sistema nervosa centrale: Il cervello ed il midollo spinale.
Tossico: Che causa effetti temporanei o permanenti che sono dannosi per il funzionamento di un organo o di un gruppo di organi del corpo.
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Bibliografia
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Primo Piano Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri |
- Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe ( IT, EN)
- Accordo di collaborazione scientifica Italia-USA ( IT, EN)
- Dichiarazione DPA collaborazioni scientifiche internazionali ( IT, EN)
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