COS’È
La marijuana, così come l’hashish, è un derivato della Cannabis Sativa o Canapa Indiana, pianta
originaria dell’Asia Centrale. Il suo principio attivo è il tetraidrocannabinolo (THC). Assunta per via
orale o per inalazione del suo fumo provoca cambiamenti dell’umore e della percezione, euforia e allegria, rilassamento e torpore.
QUALI SONO GLI IMPIEGHI IN MEDICINA
Nella pratica clinica la marijuana è stata studiata principalmente come antinausea nel trattamento del vomito indotto da farmaci antitumorali oltre che per ridurre la pressione intraoculare del glaucoma. Rispetto al trattamento con farmaci antiemetici tradizionali non sono stati dimostrati però reali vantaggi derivanti dall’uso di questa sostanza e, poiché la sua azione ha spiccati effetti psicoattivi, non esiste una giustificazione razionale al suo utilizzo.
QUALI SONO GLI EFFETTI RICERCATI NELLO SPORT
La marijuana viene impiegata negli sport di tipo “sociale ricreazionale” per gli effetti inebrianti provocati dal suo fumo. Il rilassamento psichico e la riduzione dell’ansia durante la competizione sono i principali effetti ricercati.
L’uso di questa sostanza infatti, non determina un incremento delle prestazioni sportive. Al contrario, produce un calo della forza muscolare, tremori, alterazioni del coordinamento muscolare
e dell’equilibrio e una diminuzione dei tempi di reazione compromettendo fortemente il rendimento.
QUALI SONO I RISCHI PER LA SALUTE DERIVANTI DALL’USO
La marijuana dà abuso e dipendenza. Gli effetti collaterali che possono derivare dall’uso sono i
seguenti:
- tachicardia, ipertensione arteriosa e aritmie;
- vertigini, alterazioni dell’orientamento spazio-temporale, alterazione della coordinazione motoria, irritabilità, attacchi di ansia, episodi psicotici di natura paranoidea, alterazioni della memoria;
- diminuzione del testosterone e disturbi del comportamento sessuale, per quel che concerne la sfera ormonale.
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