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Redazione a cura dello Staff DRONET.
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Colesterolo e HIV. Alcuni farmaci già disponibili potrebbero rallentare l'infezionefonte: LE SCIENZE
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23-11-2001 Un gruppo di ricercatori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases statunitense ha scoperto che l'HIV ha bisogno di aderire a regioni della membrana cellulare ricche di colesterolo per poterle infettare. La ricerca suggerisce anche che i vari farmaci attualmente disponibili per abbassare il livello del colesterolo potrebbero servire a rallentare l'infezione anche negli esseri umani, come è stato dimostrato usando cellule in coltura. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sui "Proceedings of the National Academy of Sciences".
Tra le strutture presenti sulla membrana cellulare, vi sono alcune piccole aree ricche di colesterolo.
Eric Freed e i suoi colleghi hanno stabilito che prima della riproduzione del virus all'interno della cellula una proteina virale chiamata Gag deve attaccarsi alla superficie interna della membrana, proprio in corrispondenza delle regioni ricche di colesterolo. Nella seconda parte dello studio il colesterolo è stato distrutto grazie ad alcuni composti chimici, dimostrando che in questo modo si riduce notevolmente la capacità del virus di riprodursi e portare avanti l'infezione.
Ora resta da dimostrare ancora se l'interazione fra il virus e il colesterolo possa essere interrotta con una opportuna terapia farmacologica.
staff evelink/dronet
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Combattere la dipendenza da nicotinafonte: Le Scienze
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15-11-2001 Ancora da verificare la possibilità di sfruttare il risultato dello studio per la lotta al tabagismo.
Secondo gli studi, la nicotina crea dipendenza nei fumatori perché eleva il livello di alcune sostanze che nel cervello sono associate a sensazioni di piacere. Ora uno studio condotto sui topi presso il Brookhaven National Laboratory ha mostrato che un nuovo farmaco contro le convulsioni può bloccare alcuni dei cambiamenti della chimica del cervello stimolati dalla nicotina. I risultati dello studio, guidato da Wynne Schiffer, verranno pubblicati il primo di dicembre sulla rivista "Synapse".
I ricercatori del laboratorio Brookhaven hanno studiato la dipendenza dalla nicotina per quasi due decenni, alla ricerca di farmaci che permettessero di combatterla. Gli studi precedenti sono stati concentrati su farmaci in grado di ridurre l'attività della dopamina, ma nuove teorie suggeriscono anche interazioni diverse con l'organismo. Per esempio, con altri neurotrasmettitori come la noradrenalina e la serotonina.
Durante lo studio, a due gruppi di topi è stata somministrata una dose di nicotina associata, rispettivamente, a una soluzione salina e alla molecola anticonvulsioni. È stato così possibile osservare che i topi che hanno ricevuto la nicotina e la soluzione salina hanno mostrato un aumento significativo di dopamina, noradrenalina e serotonina. Nei topi del gruppo di controllo con il nuovo farmaco, l'aumento dei livelli di questi neuromodulatori è risultato completamente assente. Ovviamente, come è ormai quasi sempre il caso, bisognerà ora verificare in quale misura questi risultati siano validi per gli esseri umani.
staff evelink/dronet
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Contro l'HIV; trovato il modo di bloccare i recettori CCR5 necessari all'infezione delle cellulefonte: Le Scienze
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07-11-2001 Un gruppo di scienziati del National Institute of Child Health and Human Development e dell'Ospedale San Raffaele di Milano ha scoperto che un virus umano molto comune che è innocuo negli adulti impedisce la riproduzione di una forma dell'HIV in colture di tessuti umani
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ANTRACE, SPERIMENTATO VACCINOfonte: italiasalute.it
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06-11-2001 Nella lotta accanita che si sta combattendo in tutto il mondo, dal punto di vista medico una lusinghiera notizia giunge dalla Francia, dove è stato sperimentato con successo un nuovo vaccino contro il carbonchio. Lo hanno messo a punto i ricercatori dell'Istituto Pasteur di Parigi che hanno testato il farmaco sui topi. "Abbiamo individuato un composto - ha detto uno dei responsabili della ricerca, Michel Mock in un'intervista ripresa dall'ADN Kronos - che offre una buona protezione agli animali da laboratorio".
E anche se al momento siamo solo alla fase sperimentale (lontani perciò da un'applicazione clinica), con studi ristretti allo screening su animali, non per questo occorre sentirsi spiazzati dalla possibilità di una sperimentazione sull'uomo, vera e propria tappa di partenza per poi indirizzarsi verso la somministrazione mirata. Non solo. Il nuovo vaccino, contrariamente a quelli già utilizzati in veterinaria, non e' realizzato con batteri vivi. Si tratta di un composto "elaborato - continua Mock - a partire da una proteina, che si trova nelle tossine del batterio del carbonchio, alla quale vengono aggiunti alcuni componenti delle spore". La ricerca ora continuerà su due diverse strade. Si cercherà infatti di sviluppare sia un vaccino 'migliorato' per gli animali (portatori della malattia) che un composto utile a proteggere l'uomo a lungo e senza effetti collaterali.
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Influenza, pochi farmaci, soprattutto ai bambinifonte: CNN Italia Salute redazione Kata Web Salute
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06-11-2001 Qualche linea di febbre, pochi gorni di riposo a casa. Quest'anno, nella maggior parte dei casi, l'influenza si risolverà così.
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Fumare dentro l’auto è come chiudersi in una camera a gasfonte: Il Corriere della Sera
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06-11-2001 Quando si accende una sigaretta all'interno dell'auto la concentrazione di particelle ultrafini presenti nel fumo (dannosissime per bronchi e polmoni) supera perfino di 20 volte quella dell’inquinamento da traffico. Il dato è stato presentato ieri, seconda giornata nazionale per i diritti dei non fumatori, dall’Istituto dei Tumori di Milano e dalla Lega italiana contro il cancro. E se n’è data dimostrazione.
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FUMO, LE MADRI INCOLPANO I PADRIfonte: italiasalute.it
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02-11-2001 Fumo e gravidanza diventano termini che si contraddicono a vicenda valutando dannoso il rischio sia per la madre che per il bimbo.
Ricercatori francesi sostengono che sia colpa del marito se, dopo la gravidanza, le neo-mamme impostesi di non fumare in vista del parto riprendono il vizio. Oggetto dell'indagine 1.300 donne, intervistate durante la gravidanza e a distanza di cinque-sei mesi dal lieto evento. Di costoro, circa il 40% era fumatrice e oltre la metà continuava a fumare anche durante la gestazione. Ma di quelle che rinunciavano alla sigaretta, ben il 55% riprendeva sei mesi dopo il parto. Responsabile di tale mutamento comportamentale la vicinanza di un partner, ovviamente fumatore. I ricercatori transalpini, riconoscendo che per le fumatrici la gravidanza è una buona occasione per smettere, hanno inteso indagare sulla capacità di mantenere questo buon proposito. Hanno quindi passato in rassegna una serie di fattori - alcuni dei quali moto dissimili tra di loro - e hanno scoperto che l'elemento più determinante per il 'ritorno alle cattive abitudini era proprio il fatto che il partner fosse fumatore.
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Test in discoteca sulle pillole di ecstasyfonte: Il Corriere della Sera
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02-11-2001 L’Osservatorio europeo: sono utili per escludere quelle più pericolose. Il controllo sulla pericolosità delle pasticche di ecstasy, realizzato in modo informale direttamente nelle discoteche, ai concerti o nei rave party, inizia a essere considerato un metodo efficace per ridurre almeno il pericolo di morte.
staff evelink/dronet
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La Guerra (alla droga?) in Afghanistanfonte: fuoriluogo.it
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31-10-2001 L'Afghanistan è il maggior produttore di oppio del mondo: i dati sono chiari, il 72% della produzione mondiale di eroina proviene dai campi di papaveri afghani. In questo speciale trovate riorganizzati alcuni materiali già presenti nelle pagine del sito fuoriluogo.it, nonchè materiali originali di analisi ed approfondimento.
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Strategia di governo contro la drogafonte: L'Arena
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28-10-2001 Berlusconi illustra il progetto del dipartimento. Sirchia: i Sert non si toccano
staff dronet
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