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Redazione a cura dello Staff DRONET.
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L'alcool in Italia. I nuovi dati presentati per l'APD 2004fonte: ISS OSSFAD Osservatorio Fumo, Droga Alcool
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09-06-2004 E' possibile scaricare dal nostro sito, o andando direttamente al sito dell'ISS l'indagine "L'alcool in Italia. I nuovi dati presentati per l'APD 2004".
L'indagine è pubblicata anche all'interno dell'area "Pubblicazioni" "Nazionali", al link "Alcool" "Ricerca"
Staff Dronet
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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo |
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Rischi per i fumatori di pipafonte: Le Scienze
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04-06-2004 Uno studio pubblicato sul numero del 2 giugno della rivista "Journal of the National Cancer Institute" sostiene che chi fuma esclusivamente la pipa corre un rischio di sviluppare malattie legate al tabacco approssimativamente uguale a quello di chi fuma il sigaro.
Negli Stati Uniti, fra tutti i consumatori di tabacco quelli che usano la pipa sono la netta minoranza e il loro numero è in continuo calo, dal 14 per cento del 1965 al 2 per cento del 1991. Tuttavia i fumatori di pipa sono ancora molto comuni tra alcune popolazioni, come negli Indiani d'America, e dal 1999 la pipa è tornata di moda anche fra gli studenti delle scuole medie e delle superiori. Anche se i legami fra il fumo e i tumori o altre malattie sono ben studiati, poche ricerche si sono incentrate sulle persone che fumano esclusivamente la pipa.
Per stimare meglio il rischio di questo tipo di consumo di tabacco, Jane Henley dell'American Cancer Society di Atlanta e colleghi hanno analizzato i dati raccolti nel corso di 18 anni sui 138.307 pazienti coinvolti nel Cancer Prevention Study II, 15.263 dei quali erano fumatori o ex fumatori di pipa. I ricercatori hanno determinato la probabilità di sviluppare nove tipi di tumore (della vescica, del colon, dell'esofago, dei reni, della laringe, dei polmoni, dell'orofaringe, del pancreas e dello stomaco) e altre malattie cardiache, cerebrovascolari e polmonari, per i fumatori di pipa rispetto ai non fumatori.
I risultati indicano che il fumo di pipa risulta associato con un incremento del rischio per sei dei nove di tipi di tumore, oltre che per le altre malattie. Il maggior aumento di rischio è quello per il tumore della laringe, dei polmoni e dell'orofaringe. I rischi sono inferiori a quelli associati con il fumo di sigaretta, ma simili a quelli associati con il fumo di sigaro.
Staff Dronet
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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo |
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Il batterio che blocca l'HIVfonte: Le Scienze on - line
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31-05-2004 Alcune varietà di batteri che si trovano naturalmente nella bocca umana sarebbero in grado di intrappolare il virus HIV e addirittura le cellule da esso infettate. Lo sostiene un gruppo ricercatori dell'Università dell’Illinois di Chicago (UIC), il cui studio è stato presentato a un convegno dell'American Society for Microbiology.
Durante alcuni test di laboratorio, gli scienziati hanno scoperto che il batterio si attacca allo zucchero che copre il rivestimento della particella di virus, bloccando così l'infezione. Il batterio si lega inoltre agli zuccheri che rivestono le cellule immunitarie, spingendole a raggrupparsi: una caratteristica che renderebbe le cellule portatrici di HIV incapaci di infettare altre cellule.
"Questa scoperta - ha dichiarato Lin Tao del College of Dentistry dell'UIC, direttore dello studio - apre la strada verso un possibile metodo di prevenzione della trasmissione di HIV da madre a figlio durante l'allattamento". Ogni anno, in tutto il mondo, questo tipo di trasmissione del virus provoca 800.000 nuove infezioni.
Tao e colleghi hanno esaminato centinaia di batteri orali estratti da campioni di saliva di volontari sani, prima di identificare sei varietà di Lactobacillus che producevano proteine in grado di legarsi al tipo particolare di zucchero che riveste l'HIV (il mannosio). Ulteriori indagini hanno identificato due varietà capaci di intrappolare i virus vivi legandosi ai recettori gp120 delle glicoproteine che impediscono a HIV di essere riconosciuto dalla risposta immunitaria.
Staff Dronet
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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo |
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31 maggio giornata mondiale senza tabaccofonte: Ministero della Salute
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28-05-2004 Sabato 29 e domenica 30 maggio volontari della Lilt nelle principali piazze d'Italia per distribuire opuscoli informativi e i foulard con le 77 firme più prestigiose della moda. Per approfondire la notizia visita il sito del Ministero della Salute.
Staff Dronet
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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo |
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Stili di vita: il fumo e le donnefonte: Ministero della Salute
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26-05-2004 Calano i fumatori ma non le fumatrici, questo è quanto emerge dalle ultime indagini sul fumo. Sul sito del MInistero della Salute è possiblie leggere uno speciale dedicato alle donne, e fare un test
test per scegliere salute e bellezza in modo consapevole. Dedicato alle donne.
Staff Dronet
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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo |
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Un gene associato all'alcolismofonte: Le Scienze on-line
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25-05-2004 L'alcolismo tende ad essere ereditario, il che suggerisce che la dipendenza, almeno in parte, possa avere alla base una causa genetica. Ora alcuni ricercatori dell'Università dell’Illinois di Chicago hanno scoperto un gene associato alla dipendenza dall'alcol. I topi di laboratorio privati di questo gene consumano quantità eccessive di alcol, preferendo l'etanolo all'acqua e manifestando un comportamento estremamente ansioso se sottoposti ai test nei labirinti. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul numero del 26 maggio della rivista "Journal of Neuroscience".
Il gene che i ricercatori hanno studiato produce una proteina chiamata CREB, nota per regolare le funzioni cerebrali durante lo sviluppo e l'apprendimento. "Si tratta della prima dimostrazione diretta - spiega lo psichiatra Subhash Pandey - di un legame fra una deficienza nel gene CREB e l'ansia e i comportamenti dovuti al consumo di alcol".
Quando il gene CREB è attivato, esso regola la produzione di una proteina nel cervello chiamata neuropeptide Y. In uno studio precedente, gli scienziati avevano scoperto che bassi livelli di CREB attivo, o di neuropeptide Y, risultano correlati con sintomi di ansia ed eccessivo consumo di alcol.
Nello studio attuale, i topi con una sola copia del gene CREB producevano livelli inferiori al normale di proteina CREB, di neuropeptide Y e di un altro composto nel cervello associato al consumo di alcol (il fattore neurotrofico di derivazione cerebrale). Questi topi consumano circa il 50 per cento di alcol in più e mostrano forti comportamenti ansiosi.
Staff Dronet
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CATEGORIA: TIPO: Scientifiche invia articolo |
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New Avenues of Research Explore Addiction's Disrupted and Destructive Decision Makingfonte: NIDA
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21-05-2004 Questo studio è stato pubblicato sul sito NIDA all'interno delle pubblicazioni, nelle NIDA NOTES. E' possibile andare direttamente all'articolo cliccando qui, oppure è possibile scaricare il file qui allegato in formato pdf.
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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo |
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Diminuiscono fumatori e sigarette vendutefonte: Ministero della Salute
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21-05-2004 In vista della Giornata mondiale contro il fumo, il 31 maggio, i dati della Federazione italiana tabaccai prima e un’indagine dell’Istituto superiore di sanità poi annunciano un sensibile calo dei consumi di sigarette in Italia, che segue le campagne di comunicazione promosse dal Ministero della Salute. “Un piccolo passo - ha detto il Miinistro Sirchia – un segno che gli Italiani cominciano a capire”,
Secondo la Fit, infatti, c’è stata una diminuzione di 65 milioni di pacchetti da 20 sigarette nel 2003 rispetto al 2002, pari all’1,2 per cento degli oltre 5 miliardi di pacchetti venduti ogni anno. Mentre l’indagine realizzata nel periodo marzo-aprile 2004 dalla Doxa per l’Iss, in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), sottolinea che nel 2003 i fumatori sono il 26,2% della popolazione adulta contro il 27,6% del 2003 e il 35,4% del 1957. Si tratta della percentuale più bassa registrata negli ultimi 47 anni e accompagnata, per la prima volta negli ultimi 20 anni, dalla riduzione della vendita di sigarette.
Secondo l’indagine Doxa, la riduzione di fumatori ha riguardato maggiormente gli uomini, passati dal 33,2% del 2003 al 30% dell’anno corrente, mentre l’abitudine al fumo risulta, tra le donne, stabile. Aumentano, contemporaneamente, gli ex-fumatori, passati dal 16,6% del 2003 al 17,9% del 2004, con un aumento più deciso fra gli uomini (dal 22,5 a 24,8%). I fumatori si dividono in tre gruppi secondo il consumo medio quotidiano di sigarette: l’11,7% dichiara di fumare meno di 15 sigarette al giorno, il 12,1% di fumare 15-24 sigarette al giorno; mentre i forti fumatori, coloro cioè che fumano 25 o più sigarette al giorno, sono una stretta minoranza: appena il 2,4% degli italiani adulti. Dall’indagine risulta, inoltre, che l’85% dei fumatori è favorevole al fatto che il divieto di fumare sul posto di lavoro venga esteso a tutte le aziende e che l’87% è favorevole alla creazione di spazi per fumatori nei locali pubblici.
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Linee guida cliniche per promuovere la cessazione dell’abitudine al Fumofonte: ISS - Istituto Superiore di Sanità
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19-05-2004 L' Istituto Superiore di Sanità, l'OSSFAD, Osservatorio Fumo Alcol Droga ha pubblicato le "Linee guida cliniche per promuovere la cessazione dell’abitudine al Fumo". E' possibile scaricare il file in formato pdf allegato qui sotto o andando direttamente al sito dell'ISS
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Meno infarti quando il fumo è vietatofonte: MInistero della Salute
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17-05-2004 Lo conferma una ricerca condotta sulle emergenze cardiovascolari in un ospedale del Montana e pubblicata su Bmj del 24 aprile. Per leggere gli approfondimenti sull'articolo clicca qui
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Primo Piano Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri |
- Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe ( IT, EN)
- Accordo di collaborazione scientifica Italia-USA ( IT, EN)
- Dichiarazione DPA collaborazioni scientifiche internazionali ( IT, EN)
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Oggi i giornali parlano di droga |
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