LOGO DRONET
 Home | Chi siamo | Convegni | News & Comunicazioni | Pubblicazioni | Newsletter | Video Gallery   
informazioni perinformazioni per studenti e giovani informazioni per genitori e insegnantiinformazioni per operatori delle tossicodipendenze
mail to   feed rss

  prime 10 pagine  precedenti 10 pagine   [ 211 ] [ 212 ] [ 213 ] [ 214 ] [ 215 ] [ 216 ] [ 217 ] [ 218 ] [ 219 ] [ 220 ]   successive 10 pagine  ultime 10 pagine

Redazione a cura dello Staff DRONET.

risultati: 2501 - pag. 216 di 251
 

Dissuasione dal fumo - 2004

fonte: MInistero della Salute

11-10-2004 Prosegue anche nel 2004 la campagna sulla dissuasione dal fumo dopo una prima fase partita a gennaio 2003 e proseguita per tutto l’anno sui principali network televisivi e su internet. Si parla di “prima fase” in quanto la strategia di comunicazione relativa al tema della lotta al fumo da tabacco è necessariamente pluriennale dal momento che modificare comportamenti acquisiti e abitudini radicate culturalmente non è pensabile in un solo anno di attività di comunicazione.
Per vedere la Campagna di Comunicazione 2004 dal sito del MInistero della Salute, e quindi gli obiettivi, il target, gli strumenti e i messaggi, clicca qui.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Aggiornamento area "Pubblicazioni"

fonte: Osservatorio Permanente sui Giovani e l'Alcol
05-10-2004 Nella sezione "Pubblicazioni" sono stati pubblicati I giovani italiani abusano meno ,dati presentati nel convegno "I giovani e l'alcool" presentato il 4 ottobre a Roma sul ruolo della vulnerabilità psico-biologica nei comportamenti di abuso, , La vulnerabilità individuale dietro l''alcolismo , che presenta due tipi di alcolismo annunciati da comportamenti predittivi e tratti caratteristici individuali secondo il Prof. Cloninger e I giovani e l''alcool in Europa , Il consumo, l''abuso, le motivazioni, le differenze fra i sessi presentate da L. Com-Ruelle e N. Leymarie a Roma, The Youth Risk Behavior Surveillance System (YRBSS):2003 , presentazione in Power Point del Rapporto sul "Sistema di sorveglianza dei comportamenti a rischio dei giovani: 2003" e la presentazione in Power Point di un'indagine condotta dal NSDUH (National Survey on Drug Use & Health) che riporta i dati dell'uso di tabacco, alcool, sostanze illecite, l'abuso da parte dei giovani, i trattamenti e i problemi mentali che possono insorgere come conseguenza dell'uso di sostanze stupefacenti 2003 National Survey on Drug Use & Health

Staff Dronet

CATEGORIA: TIPO: Aggiornamento del sito invia articolo
 

FRAGIL....MENTE. TOSSICODIPENDENZA E MALATTIA MENTALE: DALL'ADOLESCENZA ALL'ETÀ ADULTA

fonte: Azienda USL 7 Carbonia (Ca)
04-10-2004 Dal 4 all'8 ottobre si terrà a Cagliari il "II° Congresso Nazionale su Disturbi Mentali e Tossicodipendenze". Al Congresso prenderanno parte numerosi clinici e ricercatori italiani e stranieri di comprovata esperienza nel campo della psichiatria, della psicologia, delle tossicodipendenze e della doppia diagnosi. Si segnala, tra gli altri, la dott.ssa Nora Volkow, presidente del National Institute on Drug Abuse (NIDA) e il dott. Giovanni Serpelloni, responsabile scientifico del portale Dronet.org
Per avere maggiori informazioni andare all'area "Masterplan Congressi" del portale Dronet.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Modelli di Intervento per il Gioco d'Azzardo Patologico: dalla prevenzione al trattamento

fonte: Soc. It. di Intervento sulle Patologie Compulsive
29-09-2004 E' possibile scaricare gli atti del convegno che si è tenuto il 12-13-14 settembre a Bolzano sul gioco d'azzardo patologico, cliccando qui.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Gravidanza e cannabinoidi

fonte: Le Scienze on line

24-09-2004 Alcuni ricercatori negli Stati Uniti hanno scoperto che una sostanza chimica naturale, simile ai principi attivi della cannabis, potrebbe avere un ruolo fondamentale nel normale processo di gestazione. Gli esperimenti sugli animali hanno mostrato che le reazioni ai cannabinoidi sarebbero determinanti per il movimento dell'embrione lungo la tuba di Falloppio verso l'utero. In un articolo pubblicato sulla rivista "Nature Medicine", i ricercatori della Vanderbilt University di Nashville sostengono che le loro scoperte potrebbero aiutare a comprendere come mai si verificano gravidanze extrauterine, nelle quali l'embrione comincia a crescere all'esterno dell'utero. Secondo gli scienziati, tuttavia, saranno necessari ulteriori studi per determinare se l'uso di cannabis possa aumentare il rischio di gravidanze extrauterine. Nelle gravidanze normali, le cellule uovo passano dalle ovaie all'utero attraverso la tuba di Falloppio, dove possono essere fertilizzate da uno spermatozoo. Le uova fecondate si impiantano poi nella parete dell'utero e continuano a crescere. Nelle gravidanze extrauterine, invece, le uova fecondate seguono una strada diversa e possono impiantarsi all'esterno dell'utero, spesso nella stessa tuba di Falloppio ma a volte anche nell'ovaia, nell'addome o nel collo dell'utero. Sudhansu Dey e colleghi avevano già scoperto recettori negli embrioni di topo che rispondevano a sostanze di tipo cannabinoide. Ora gli stessi recettori sono stati individuati anche negli uteri di esseri umani. Nel tentativo di capire quale fosse il ruolo di questi recettori, Dey e colleghi hanno bloccato la loro azione nei topi, scoprendo che in questo modo gli embrioni non completavano il proprio viaggio attraverso la tuba di Falloppio fino all'utero. "Questo risultato - ha dichiarato Dey - non è però sufficiente per affermare che l'incidenza delle gravidanze extrauterine sia associata all'uso cronico di cannabinoidi".

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Autorizzata la sperimentazione sull’uomo del vaccino anti-HIV/AIDS basato sul Tat.

fonte: Istituto Superiore di Sanità

22-09-2004 E' autorizzata la sperimentazione sull’uomo del vaccino anti-HIV/AIDS basato sul Tat. Per avere informazioni su come partecipare al progetto come volontari telefonare al numero verde dell'ISS.
Per avere informazioni sul progetto andare al sito dell' Istituto Superiore di Sanità

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Papaveri e morfina

fonte: Le Scienze on - line

20-09-2004 Usando tecniche molecolari, alcuni ricercatori hanno studiato il meccanismo di produzione della morfina del papavero da oppio. La morfina e la codeina, due potenti narcotici, hanno entrambe origine dal papavero officinale. I processi chimici estensivi che conducono alla produzione di morfina sono noti, ma l'esatta collocazione della biosintesi e il flusso di produzione all'interno del papavero erano ancora sconosciuti. Le concentrazioni di morfina sono massime nelle cellule del baccello chiamate lattifere, ma le lattifere da sole non possono produrre morfina. Toni Kutchan dell'Istituto Leibniz di biochimica delle piante e colleghi hanno usato tecniche di analisi molecolare per visualizzare il percorso di produzione della morfina, e hanno scoperto che alla sintesi della morfina partecipano due differenti tipi di cellule. Usando un set di anticorpi fluorescenti, che reagiscono ciascuno a un differente componente della produzione di morfina, i ricercatori hanno studiato le diverse regioni del papavero, compreso il baccello dei semi e le punte delle radici. Gli scienziati hanno così scoperto che le prime fasi della biosintesi della morfina hanno luogo nelle cellule che rivestono il sistema di trasporto della pianta, mentre le fasi finali della produzione e l'immagazzinamento della sostanza avvengono nelle cellule lattifere. I risultati dello studio potrebbero aiutare a regolare a livello genetico la sintesi di altri potenti farmaci.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

COMUNICATO STAMPA: Convegno Internazionale "La flessibilità organizzativa nei Dipartimenti delle Dipendenze. I risultati della ricerca con la Texas Christian University (Institute of Behavioral Research)".

fonte: Servizio Prevenzione delle Devianze Regione Veneto
20-09-2004 E' possibile scaricare dal portale Dronet.org il comunicato stampa in formato pdf sul convegno internazionale "LA FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA NEI DIPARTIMENTI DELLE DIPENDENZE I risultati della ricerca con la Texas Christian University (Institute of Behavioral Research)".
Il convegno si terrà lunedì 20 settembre 2004 a Venezia, presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista.
Per avere, oltre al COMUNICATO STAMPA anche la locandina e il programma del convegno, andare all'area "Masterplan Congressi" della Regione Veneto, da cui è possibile scaricare i file.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Prenatal cocaine: quantity of exposure and gender moderation.

fonte: ANNALS of the New York Academy of Sciences
13-09-2004 Si chiamano baby crack e sono i neonati con difetti congeniti nati da madri esposte in periodo prenatale alla cocaina. Un fenomeno in crescita. I dati parlano, infatti, di un aumento del consumo di cocaina in gravidanza, per lo meno negli Stati Uniti dove circa un milione di bambini, a partire dalla metà degli anni ’80, è nato da madri che consumavano cocaina durante la gravidanza. I numeri italiani sono, invece, scarsi e, con ogni probabilità, sottostimati. Ma anche alle nostre latitudini, benché la percentuale di positività per sostanze stimolanti in gravidanza sia molto inferiore a quella statunitense, il fenomeno sta registrando una crescita esponenziale. Al di là dei numeri quello che è certo è che l’abuso di cocaina e anfetaminici in gravidanza è pericoloso per le madri e per il feto. La gravità dei problemi varia ma, va detto, spesso le donne in gravidanza che usano cocaina fanno ricorso anche ad altre droghe, alcol e tabacco per esempio, così risulta difficile stabilire se il problema sia il singolo stupefacente. Un articolo apparso sul Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics, sostiene, dal canto suo, che la persistente esposizione a cocaina a livello uterino sia associata a un aumentato rischio di iperattività e altri problemi comportamentali negli adolescenti maschi nei primi anni di scuola. Lo studio statunitense: non si sa per certo se l’esposizione materna alla cocaina condizioni l’intelligenza del bambino, non sempre è semplice, infatti, tenere sotto controllo i piccoli esposti nel corso della loro infanzia. I risultati degli studi disponibili, poi, sono contrastanti. Alcuni sembrerebbero suggerire che l’esposizione alla droga prenatale non influisca sullo sviluppo intellettuale. Un dato incoraggiante ma fortemente contrastato da altre ricerche, secondo le quali la cocaina avrebbe effetti sullo sviluppo mentale e in particolare sul quoziente intellettivo. Va in questa direzione lo studio statunitense secondo il quale i bambini, rigorosamente maschi, le cui madri sono risultate positive alla cocaina al momento del parto, sono a rischio di problemi comportamentali. Verrebbero così confermati precedenti studi animali che avevano ipotizzato come il sesso del concepito potesse influenzare gli esiti dell’esposizione alla cocaina. I ricercatori hanno preso in esame 473 bambini dell’area di Detroit, di età compresa tra i 6 e i 7 anni, e hanno raccolto informazioni sul loro comportamento dagli insegnanti. Duecento di questi bambini erano stati esposti alla cocaina a livello uterino. Dai risultati è emerso come i maschi di questo gruppo abbiano evidenziato problemi comportamentali e psicomotori. Sfuggono, peraltro, le cause di questa differenza di genere. Altri studi non hanno, invece, riscontrato sostanziali differenze, anche se i ricercatori continuano a seguire i bambini esposti precocemente alla droga fino all’adolescenza per disporre di una visione a lungo termine. Rimane difficile – sottolineano i ricercatori – tenuto conto degli ambienti di provenienza dei bambini e dell’esposizione anche ad altre sostanze, identificare il grado di responsabilità della singola droga.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Gravidanza e alcol:al futuro bebè neanche un bicchierino

fonte: Panorama

10-09-2004 Che con l'alcol in gravidanza non bisogna esagerare, ogni futura madre lo sa. Quello che molto probabilmente non sa è che di alcol ne basta davvero poco, meno di quanto si pensasse, per provocare possibili problemi al nascituro. Quanto poco? Tre drink la settimana, o comunque meno di un bicchiere al giorno. A sostenere l'incompatibilità tra alcol a dosi anche moderate e gravidanza sono alcuni recenti studi. All'Università di Pittsburgh-School of medicine l'équipe di Jennifer Willford ha condotto un'analisi su 580 bambini, dalla nascita fino ai 16 anni (pubblicata su Alcoholism: clinical and experimental research). Le madri sono state controllate durante ogni trimestre di gravidanza e i figli seguiti nel loro sviluppo a intervalli regolari, e sottoposti a test per valutarne abilità mnemoniche e di apprendimento, nonché abilità verbali e visivo-spaziali. I ricercatori (dopo aver considerato il ruolo di altri fattori ambientali) hanno osservato un'associazione tra il consumo di alcol materno e le prestazioni dei ragazzini. In sintesi, i bambini le cui madri avevano bevuto tre drink la settimana mostravano minori capacità di memoria e apprendimento. «Il nostro studio suggerisce che, se si aspetta un figlio, non esiste una soglia sotto la quale si può bere in tutta sicurezza, specie nei primi tre mesi» ha concluso Willford. Sulla stessa linea è un gruppo di ginecologi francesi di diversi ospedali che, come segnala Le Monde, hanno pubblicato un dossier su una rivista specializzata (La Revue du praticien-Médecine générale), sostenendo l'opzione zero alcol in gravidanza. «Quale che sia la dose, è una sostanza tossica per il feto» ha scritto Damien Subtil, medico di Lille e uno degli autori del dossier. E in Italia? Sui danni dell'alcol in gravidanza ha una posizione meno drastica Ermelando V. Cosmi, direttore del Dipartimento di ginecologia e perinatologia alla Sapienza, per il quale mezzo bicchiere di vino rosso al giorno non fa male. «Più pericolosa è l'associazione alcol-fumo, perché le due abitudini sono spesso legate». «Anche se è difficile stabilire quale sarebbe il coefficiente intellettivo di un bambino con madre astemia rispetto a un altro la cui madre beve, seppure poco, io preferisco sconsigliare il bere moderato» commenta Giorgio Mello, responsabile del servizio di medicina materno-fetale all'Università di Firenze. Una convinzione che si basa su due studi, condotti dallo stesso gruppo di Mello: il primo ha evidenziato che i figli di donne che non bevono sono, alla nascita, il 25 per cento più grandi degli altri. «Con l'amniocentesi, poi, siamo andati a vedere dove va l'alcol una volta ingerito. Normalmente resta in circolo per un certo tempo finché viene eliminato, ma nelle donne incinte, anche se bevono poco, passa nel liquido amniotico e il feto lo assorbe nelle ore successive. La madre lo smaltisce più in fretta proprio perché ad assorbirlo è il feto, esposto a dosaggi maggiori di quanto si pensasse». Con quali rischi? «In esperimenti su animali, si è visto che l'alcol assunto in gravidanza interferisce con la migrazione cellulare nella corteccia cerebrale del feto; c'è da pensare che lo stesso avvenga negli esseri umani. Insomma, potrebbe causare una cattiva organizzazione nel cervello del bambino». Anche per questo vale il principio di cautela: in quei nove mesi, meglio astenersi dagli aperitivi. PER LEGGERE L'ARTICOLO INTEGRALE VAI ALLA URL DELL'ARTICOLO ORIGINALE

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

 
Vai alle categorie delle news   prime 10 pagine  precedenti 10 pagine   [ 211 ] [ 212 ] [ 213 ] [ 214 ] [ 215 ] [ 216 ] [ 217 ] [ 218 ] [ 219 ] [ 220 ]   successive 10 pagine  ultime 10 pagine
Primo Piano

Dipartimento Politiche Antidroga
Presidenza del Consiglio dei Ministri

- Prevention Strategy and Policy Makers (IT, EN, FRA, ESP, ARAB, RUS)
- Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe (IT, EN)
- Accordo di collaborazione scientifica Italia-USA (IT, EN)
- Dichiarazione DPA collaborazioni scientifiche internazionali (IT, EN)

banner Progetto Comuni Italia

 

Vocabolari
VOCABOLARI

- Alcohol and drug terms - WHO
- Terminology & information - UNODC

 


Oggi i giornali parlano di droga





Home | FAQ's | Site Map | Credits | Help | Informativa sull'utiizzo dei cookie | RSS feed rss
N N D Network Nazionale sulle Dipendenze