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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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La nicotina non cura l'Alzheimer

fonte: Le Scienze on - line

12-02-2005 In uno studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", un gruppo di ricercatori dell'Università della California di Irvine riferisce che l'esposizione cronica alla nicotina fa peggiorare alcune delle anormalità cerebrali associate al morbo di Alzheimer, contraddicendo precedenti ricerche che suggerivano invece un effetto benefico. Alla malattia di Alzheimer sono associate due distinte patologie cerebrali: le placche dovute ai depositi di proteina beta-amiloide e i grovigli neurofibrillari contenenti ammassi di proteine tau alterate. Per determinare se la nicotina avesse un effetto preventivo sugli accumuli di beta-amiloidi o di tau, Frank LaFerla e colleghi hanno somministrato il farmaco in acqua potabile a topi geneticamente modificati per sviluppare entrambe le patologie. I ricercatori hanno scoperto che l'esposizione cronica alla nicotina incrementava l'aggregazione di tau, mentre non aveva alcun effetto significativo sui livelli di beta-amiloidi. A differenza di precedenti ricerche che riferivano di effetti benefici della nicotina, questi risultati suggeriscono dunque che l'esposizione cronica alla nicotina può in realtà peggiorare alcune patologie cerebrali del morbo di Alzheimer. Gli autori sottolineano l'importanza di studiare eventuali terapie contro la malattia in modelli animali che presentano entrambi i tipi di patologia.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Dura offensiva di The Lancet nei confronti dell’industria del tabacco

fonte: Ministero della Salute
09-02-2005 La documentazione rinvenuta negli archivi “on line”di alcune industrie del fumo rivela come i loro vertici, prima ancora del 1966, siano stati al corrente del potere cancerogeno delle sigarette.
Nel 1966 la prestigiosa rivista Science ha pubblicato il famoso studio di Denissenko e coll. inerente all’effetto mutageno indotto in vitro dal benzo[a]pyrene sul gene soppressore tumorale p53.
La ricerca di Denissenko ha aperto la strada ad una serie di studi che hanno dimostrato inequivocabilmente l’effetto cancerogeno del fumo di sigaretta.
Da parte loro, le industrie del tabacco ed i ricercatori alle loro dipendenze hanno posto in essere ogni sforzo per screditare il nesso di causalità tra fumo e cancro.
Quanto sopra è riportato in uno studio del professor Stanton Glantzt, direttore del Center for Tobacco Control Research and Education dell’ Università della California, pubblicato da The lancet nel numero del 29 gennaio.
Il professor Glantzt ed i suoi colleghi invocano la necessità di applicare criteri di controllo più rigorosi nei confronti della ricerca biomedica tali da assicurare che gli autori degli studi in via di pubblicazione non siano in alcun modo influenzati da interessi di parte.
Per avere maggiori informazioni clicca qui

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Teen Drug Use Declines 2003-2004

fonte: NIDA
08-02-2005 Sul portale NIDA - National Institute on Drug Abuse - è stata pubblicato lo studio "Teen Drug Use Declines 2003-2004" . Per leggere i risultati della ricerca clicca qui

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Inhalant Abuse: Research Report

fonte: NIDA
04-02-2005 E' possibile scaricare dall'area "Pubblicazioni " la nuova scheda sintetica pubblicata sul sito NIDA con dati aggiornati al 2003.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Aggiornamento del sito invia articolo
 

"Cristallina", nuova sostanza particolarmente pericolosa

fonte: Redattore Sociale
31-01-2005 Francia, Italia, Olanda, Belgio: segnalata una nuova droga particolarmente pericolosa denominata sul mercato "Cristallina". Oltralpe l'allarme per i casi di intossicazione localizzati in alcune Regioni del Nord in particolare Pas-de-Calais, Lorena e Ile de France; 18 i casi di intossicazione grave di persone tossicomani registrati nel solo mese di dicembre; il primo caso risale all'8 dicembre. Casi di intossicazione sono stati segnalati anche in Olanda (20 casi), Belgio (21 casi in 6 differenti città). In Italia il numero di casi a metà gennaio ammonta a 16 di cui un paziente deceduto. Attivato In Italia il sistema d'allerta sulle nuove droghe. Riccardo Gatti, responsabile Sert Asl di Milano: "Registriamo anche noi questo problema dell'atropina mista a cocaina, registriamo un decesso forse direttamente legato all'assunzione di questa sostanza. I casi in Lombardia circoscritti all'area di Milano e Cinisello e poi di Bergamo dove alcune persone sono finite in rianimazione. Non sappiamo se sia un errore nella preparazione della sostanza o sia una nuova richiesta dal mercato. Sono già in allerta tutti i servizi sanitari". Anche il ministero francese per la Salute ha attivato il dispositivo d'allerta nazionale per fronteggiare l'emergenza da intossicazioni legate al consumo di una mistura di sostanze stupefacenti potenzialmente mortali. La sostanza è composta dal 60 per cento di cocaina e dal 30 per cento da Atropina. "Ignoriamo la provenienza del prodotto. Ipotizziamo che provenga dal Nord Europa", dichiarano dall'Osservatorio francese sulle Tossicodipendenze. L'atropina è un prodotto che, ad alte dosi, induce un'accelerazione del ritmo cardiaco, confusione mentale e allucinazioni, induce stato comatoso per deficit respiratorio. La molecola è utilizzata in medicina per curare alcune sintomatologie cardiache o come antidoto per alcune intossicazioni (oltre ad essere il farmaco che instillato nell'occhio induce la dilatazione della pupilla). Teodora Macchia dell'Istituto Superiore di sanità: "Sulla Cristallina è stata diffusa all'inizio di dicembre un'allerta rapida da parte dell'Osservatorio sulle droghe di Lisbona. Nelle stesso periodo delle segnalazioni ai referenti dei 25 Paesi dell'Unione hanno iniziato ad essere segnalati problemi di persone nelle cui urine è stata rilevata la presenza di cocaina e atropina. Sono 19 i casi segnalati sul territorio nazionale e tutti al momento solo in Lombardia dove si registra il decesso di un ragazzo nelle cui urine sono state identificate le sostanze; noi sappiamo che le due sostanze insieme possono portare ai sintomi registrati".

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Pubblicati nuovi Convegni nell'area "Masterplan congressi"

fonte: Ce. Do. S. T. Ar
31-01-2005 Pubblicati nell'area "Masterplan congressi" due nuovi convegni:
Progetto alcol e lavoro: dalle esperienze regionali al progetto nazionale che si terrà a Firenze il 25-26 febbraio presso il Centro Convegni CISL.
Gioco d’azzardo patologico. Teoria e pratica. Padova 3-4 febbraio. Per informazioni www.ceref.it.

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno invia articolo
 

Aggiunto link al portale Extasy.it

fonte: Staff Dronet
28-01-2005 All'interno della sezione "Link selezionati" tra le "Organizzazioni Varie" è possibile trovare il link al portale Extasy.
Questo portale nasce da un progetto di prevenzione all'uso di droghe e di promozione alla guida sicura dell’Azienda USL di Ravenna, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna (L. 309/90). L'obiettivo principale di EXTASY è la promozione di uno svago sano e sicuro, libero dall'uso di droghe ed alcool, ed è realizzato in collaborazione col mondo della notte, il volontariato ed il privato: l'ideazione viene da un gruppo di lavoro composto da psicologi, sociologi, infermieri, giornalisti, esperti di immagine e comunicazione, dj, e gestori di locali, riuniti per identificare il mezzo più idoneo a raggiungere la platea formata dai giovani, adolescenti e preadolescenti.

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Aggiornamento del sito invia articolo
 

Resistenza all'HIV con la terapia genica

fonte: Le Scienze on line

18-01-2005 Un singolo cambiamento in un gene umano potrebbe impedire ai pazienti infetti da HIV la progressione verso l'AIDS conclamato. Lo affermano i ricercatori del National Institute of Medical Research di Londra, in uno studio pubblicato sulla rivista "Current Biology" che fornisce nuovi indizi sull'origine dell'AIDS e sulla possibile terapia genica. Gli scienziati hanno scoperto una differenza cruciale, fra un gene negli esseri umani e il suo corrispettivo nei macachi resi, che blocca l'infezione del virus negli animali. Se il gene fosse lo stesso anche negli esseri umani, secondo i ricercatori, forse non esisterebbe l'epidemia di AIDS che attualmente colpisce 40 milioni di persone in tutto il mondo. Gli scienziati sapevano già che, negli esperimenti di laboratorio, per l'HIV è molto più difficile infettare le cellule delle scimmie che quelle degli uomini. Questo suggeriva che ci fosse qualcosa di differente nelle cellule degli animali, in grado di bloccare l'infezione. In seguito è stato scoperto un gene, chiamato Trim 5 alpha, che ne era il motivo: nelle scimmie, ma non negli esseri umani, arresta la replicazione del virus. Il virologo Jonathan Stoye e colleghi hanno studiato le differenze nei prodotti di questo gene nelle scimmie e negli uomini, individuando uno specifico cambiamento in una proteina chiave nel blocco dell'infezione da HIV. Sostituendo una proteina umana con una derivata dalle scimmie, i ricercatori hanno scoperto di poter rendere le cellule umane resistenti al virus. "Questa scoperta - ha dichiarato Stoye all'agenzia Reuters - presenta significative implicazioni per lo sviluppo di una terapia genica efficace contro l'AIDS".

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Una salvia contro il vizio del bere

fonte: La Repubblica

12-01-2005 ROMA - Potrebbe venire dalla natura il rimedio per combattere l'alcolismo. Secondo alcuni ricercatori dell'istituto di neuroscienze del Cnr di Cagliari, le radici secche della Salvia Miltiorrhiza, potrebbero avere effetti benefici per chi è alle prese con l'alcolismo. Gli studi, per adesso solo sui ratti acolisti, dimostrano infatti che che questa specie di salvia (una pianta originaria della Cina, che appartiene alla famiglia delle Labiatae da tempo largamente usate nella medicina popolare cinese per curare alcune malattie del sangue, le cardiopatie, le epatiti, le emorragie, i disturbi mestruali, l'edema e l'insonnia), riduce il consumo volontario di alcol. I ratti alcolisti, appartenenti ad un ceppo noto per la sua propensione al bere, sono stati trattati con estratti di salvia prima di consentire loro di bere nuovamente dopo un periodo di astinenza di sette giorni. E i risultati sono stati incoraggianti. Gli estratti di Salvia hanno ritardato la voglia di bere nei ratti che erano stati precedentemente esposti all'alcol. Non solo. La salvia ha ridotto il consumo di alcol in ratti che ne avevano raggiunto un consumo stabile e, infine, sopprimevano l'aumento del consumo di alcol dopo un periodo di deprivazione'. Un aspetto, quest'ultimo, che è collegato alle ricadute dopo un periodo di astinenza. Spesso infatti gli alcolisti che cessano di bere per un determinato periodo, una volta che ricadono nel consumo, assumono grandi quantità di alcoool. Bene, nei ratti, questa "voglia" è ridotta dall'assunzione della salvia. L'estratto di salvia dunque potrebbe aiutare l'alcolista che, avendo deciso di smettere di bere, potrebbe apprezzare un bicchiere di vino senza sentire il bisogno di bere tutta la bottiglia. Per il momento, sono i ratti alcolisti a diventare astemi. Ma, visti i risultati, le prospettive sembrano incoraggianti anche per gli uomini. "Attualmente - dice Giancarlo Colombo - stiamo facendo le prove tossicologiche. Se saranno favorevoli potrà partire la sperimentazione".

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Vivo apprezzamento per la legge a tutela della salute dei non fumatori

fonte: MInistero della Salute
12-01-2005 Il Commissario europeo alla Salute e alla tutela dei consumatori Markos Kyprianou ha espresso al Ministro per la Salute Girolamo Sirchia "il più vivo apprezzamento" per la scelta legislativa in materia di contrasto al tabagismo e di tutela della salute dei non fumatori Questa scelta, si legge nella lettera inviata al Ministro, è "suscettibile di cambiare in maniera rilevante e positiva i costumi e le abitudini dei cittadini, non solo per il contributo che questa legge porta alla tutela della salute individuale contro i danni del fumo, ma anche perché stimola una maggior coscienza circa gli spazi di libertà di ciascuno nei luoghi aperti al pubblico". La Commissione ritiene "essenziale - precisa ancora Kyprianou - condurre la lotta contro i danni del fumo anche sul piano dell'educazione, e in questo senso appoggia ogni misura tesa a limitare i danni del fumo passivo nei locali pubblici". Bruxelles "incoraggia pertanto ogni azione di questo tipo intrapresa dagli Stati membri". Lo stesso Commissione lancerà alla fine dell'estate una nuova campagna di informazione da 72 milioni di Euro contro gli effetti nocivi del fumo destinata in primo luogo ai giovani.

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