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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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Guido con Prudenza. Zero alcool tutta vita

fonte: Governo Italiano

09-08-2005 Uno speciale braccialetto di gomma blu consegnato, all'ingresso delle discoteche, al ragazzo scelto dal proprio gruppo come la persona che non berrà alcolici per tutta la serata così da riaccompagnarli a casa in tutta sicurezza. Sul braccialetto la scritta: "Io sono Bob, tu 6 in mani sicure".
E' questa la novità della seconda edizione della campagna sulla sicurezza stradale "Guido con Prudenza. Zero alcool tutta vita". Realizzata dalla Polizia di Stato insieme alla Fondazione Ania per la sicurezza stradale e al Silb, l'associazione degli imprenditori dei locali da ballo.
L'iniziativa ha come obiettivo quello di favorire comportamenti più corretti alla guida da parte dei giovani che spesso, all'uscita dalle discoteche, rimangono vittime di incidenti stradali. Un fenomeno che, per essere contrastato, ha bisogno di misure di controllo importanti soprattutto sul fronte della prevenzione.
Oltre alla diffusione di materiale informativo magliette colorate, cartoline ironiche e palloncini per i test dell'alcool negli stand allestiti fuori dalle discoteche che adericono all'iniziativa, quest'anno c'è anche il Bob di turno, il giovane che decide di non bere per riaccompagnare a casa i propri amici. Sarà riconosciuto dagli agenti con uno speciale braccialetto di gomma blu e verrà premiato a fine serata se avrà mantenuto il proprio impegno.
Tutti i ragazzi che risulteranno negativi alla prova dell'etilometro, riceveranno dalla Polizia stradale un ingresso omaggio in una delle 22 discoteche che aderiscono alla campagna.
Per leggere la lista delle località aderenti all'iniziativa, i documenti correlati con i dati della Campagna 2004 cliccare qui .

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Anche una sola dose di metamfetamine incide sullo sviluppo del feto

fonte: University of Totonto
09-08-2005 Da una ricerca condotta dall’Universita’ di Toronto e’ emerso che una dose di metamfetamine e’ sufficiente per causare problemi, a lungo termine, nello sviluppo del nascituro. Questa nuova scoperta conferma la necessita’ di educare gli adolescenti e le famiglie sui pericolosi effetti di queste sostanze.
Per leggere la versione integrale dello studio cliccare qui .

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

L'abuso di farmaci in gravidanza

fonte: Le Scienze

08-08-2005 Secondo alcuni ricercatori dell'Università di Toronto, una singola dose prenatale di metamfetamina potrebbe essere sufficiente a causare disturbi a lungo termine nello sviluppo neurale nei neonati. Nello studio, pubblicato sul numero di agosto della rivista "Free Radical Biology and Medicine", il farmacologo Peter Wells e colleghi hanno scoperto che anche una sola esposizione di topi in gravidanza alla metamfetamina, un potente stimolante che provoca dipendenza, può condurre alla nascita di prole con disturbi dello sviluppo, per esempio con una ridotta coordinazione motoria. "Sapevamo già che l'abuso di metamfetamina durante la gestazione è associato con un peso inferiore alla nascita, con la schisi del palato e con altre malformazioni, - afferma Wells - ma per la prima volta abbiamo dimostrato che anche una singola esposizione a una dose bassa può provocare danni a lungo termine. Si tratta di una scoperta importante, visto il crescente uso di droghe fra le giovani donne in età da gravidanza". Il feto sembra essere vulnerabile ai danni del DNA prodotti dall'esposizione alla metamfetamina perché non ha ancora sviluppato gli enzimi che lo proteggono dai radicali liberi. Questa vulnerabilità perdura dallo stadio embrionale fino al successivo periodo fetale, quando si sviluppano le strutture organiche e le funzioni mentali. "Di solito - commenta Wells - si tende a pensare che le funzioni cerebrali siano più suscettibili ai danni negli ultimi tre mesi della gravidanza, ma noi abbiamo dimostrato che il cervello può essere danneggiato dalla metamfetamina anche nel precedente periodo embrionale".

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

“HELP – Per una vita senza tabacco”: L’UE lancia una nuova campagna antifumo

fonte: Europa - Il portale dell'Unione Europea
28-07-2005 I giovani, i non fumatori e tutti quelli che vogliono smettere possono essere aiutati a vivere senza tabacco grazie a una nuova campagna antifumo da 72 milioni di euro lanciata oggi dell’UE. Il Commissario UE alla salute e alla tutela dei consumatori, Markos Kyprianou, ha inaugurato la campagna dal palazzo di Berlaymont, a Bruxelles, sede centrale della Commissione europea, svelando lo slogan della campagna: “HELP: per una vita senza tabacco” svettante su una gigantesca struttura gonfiabile che farà il giro di tutte e 25 le capitali dell’UE. La nuova campagna è stata concepita per la Commissione europea da un consorzio di operatori sanitari e delle PR (per informazioni, v. MEMO/05/68). Alla tournée seguirà una campagna pubblicitaria estiva “HELP” (cine+TV). “Le malattie e i decessi da fumo costano ai paesi UE 100 miliardi all'anno” – sostiene il commissario Kyprianou – “Le campagne di prevenzione e informazione come “HELP” sono un investimento in un futuro più sano e prospero per i nostri cittadini. Oltre a promuovere presso i giovani stili di vita senza fumo, la campagna evidenzierà anche i pericoli del fumo passivo e aiuterà a tenere i luoghi pubblici al riparo dal fumo.” Per la nuova campagna, la Commissione europea ha stanziato 72 milioni di euro fino al 2008. Il suo principale target saranno gli adolescenti (15 - 18 anni) e i giovani adulti (18 - 30 anni). “Otto persone su dieci iniziano a fumare nell’adolescenza” – afferma Markos Kyprianou, Commissario europeo per la salute e la tutela dei consumatori – “Una volta presa, sarà per molti un’abitudine prematuramente fatale. Ogni anno, 650.000 cittadini della UE muoiono di malattie legate al tabacco. Sono ben deciso a fare il possibile per evitare che i giovani comincino a fumare e per aiutare i giovani fumatori a disabituarsi prima di rovinare la propria salute. Voglio assistere a una rivoluzione nella nostra società, in cui il non fumare sia la regola e i tabagisti una minoranza in diminuzione. Se tutti i paesi UE seguissero l’esempio di Irlanda, Italia e Malta e bandissero il fumo dai locali pubblici, sarebbe un notevole passo avanti nella giusta direzione”. “HELP” è la seconda grande campagna antifumo in tutta l'UE della Commissione, basata sull’esperienza raccolta dalla prima (“Libero di dire NO”) avvenuta tra il 2002 e il 2004 e che ha avuto 1 miliardo di contatti tra i giovani di tutta l’UE (v. IP/04/1284). La campagna “HELP” consiste in una tournée di pubbliche relazioni a carattere pubblicitario e nell’animazione di un sito Web con suggerimenti su come smettere di fumare. Un Osservatorio europeo della comunicazione sul tabacco raccoglierà e analizzerà sistematicamente la comunicazione antifumo europea nei media. La campagna “HELP” è stata concepita da un consorzio di esperti sanitari e società di comunicazione che lavorano insieme a ONG e ad enti di sanità pubblica riuniti nella rete europea per la prevenzione del fumo (European Network for Smoking Prevention - ENSP). La loro strategia ha ricevuto impulsi decisivi da un comitato consultivo di esperti presieduto dal professor Gerard Hastings del Centre for Tobacco Control Research presso l’università di Stirling. Il consorzio ha vinto il contratto per la nuova campagna UE dopo una gara pubblica d’appalto indetta dalla Commissione nel 2004.
Per avere maggiori informazioni cliccare qui

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CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Primi bilanci sull'HIV nei bambini

fonte: Tempo Medico
27-07-2005 Nel mondo sono circa due milioni e mezzo i bambini contagiati dal virus dell'AIDS per trasmissione materno-fetale e ogni giorno a questa popolazione si aggiungono in media 1.700 nuovi casi. Gli antiretrovirali possono cambiare le sorti di questi neonati, ma l'opportunità di somministrarli già nei primi mesi di vita e in bambini ancora asintomatici sul piano immunologico e clinico rimane materia controversa. Uno studio del California Pediatric HIV Study Group segna un punto a favore della precocità dell'intervento farmacologico, pur lasciando aperta la questione degli esiti a lungo termine di questa scelta. "Prima dello sviluppo delle terapie antiretrovirali, dal 20 al 30 per cento dei neonati infettati era destinato a passare alla malattia conclamata entro il primo anno di vita e con manifestazioni a prognosi infausta quali la polmonite da Pneumocistis Jiroveci (PCP) o l'encefalopatia. Oggi, i protocolli terapeutici più innovativi aprono a molti di loro la strada della cronicizzazione, con un buon controllo della viremia e la conservazione delle difese immunitarie, se non addirittura quella della negativizzazione sierologica" premettono gli studiosi californiani. "Diversi studi indicano che quanto più tempestivo è l'inizio delle terapie tanto migliori sono le aspettative di sopravvivenza, ma per vari motivi, tra cui i possibili effetti indesiderati dei farmaci antiretrovirali, non vi sono ancora indicazioni certe su quale sia il momento migliore per instaurare il trattamento nei più piccoli". L'obiettivo del team pediatrico, facente capo alla Stanford University, è stato quello di confrontare le storie cliniche di neonati con infezione da HIV di origine materna sottoposti a vari regimi di trattamento - profilassi anti-PCP da sola oppure associata a diversi schemi di terapia antiretrovirale - e in tempi differenti - entro il secondo mese di vita oppure a partire dal terzo-quarto mese - seguendoli fino ai tre anni di età e prendendo come parametro di riferimento la progressione alla malattia conclamata. "La terapia antiretrovirale combinata, la forma più avanzata di trattamento, ha ritadato la progressione alla fase conclamata in modo considerevole" riferiscono i ricercatori. In generale, tutti i piccoli trattati hanno ottenuto un miglioramento della prognosi: solo il 28 per cento ha avuto una progressione alla fase conclamata, contro il 62 per cento di quelli non trattati, e ha comunque avuto un esordio tardivo della sintomatologia e un tasso di sopravvivenza a tre anni del 50 per cento. I differenti protocolli terapeutici hanno però dimostrato efficacia diversa: la profilassi anti-PCP ha spostato la diagnosi di malattia soltanto da quattro a otto mesi di età, gli antiretrovrali in monoterapia o a schema doppio hanno consentito di guadagnare altri otto mesi, mentre nessuno dei bambini sottoposti allo schema triplo ha sviluppato la malattia entro i tre anni. Inoltre, i trattamenti antiretrovirali, con o senza l'aggiunta della profilassi anti-PCP, hanno ottenuto una maggiore riduzione o un maggiore differimento dei casi di progressione se iniziati entro i due mesi di età. Pur non nascondendone alcuni limiti - in particolare la natura osservazionale e la ristrettezza del campione, di soli 200 bambini - gli autori dello studio sottolineano che una percentuale superiore al 60 per cento di mancate progressioni e una buona sopravvivenza anche in caso di malattia conclamata sono risultati che devono ispirare ulteriori studi sul trattamento precoce dei neonati sieropositivi. "Le perplessità riguardo la somministrazione dei farmaci antiretrovirali nei primi mesi di vita sono svariate" precisa Ram Yogev, del Children's Memorial Hospital di Chicago in un editoriale. "Tra queste la difficoltà di stabilire i dosaggi idonei per questa fascia di età, in cui le funzioni epatica e renale subiscono rapidi cambiamenti in seguito ai processi di maturazione degli organi, oppure ostacoli pratici come quelli legati alle somministrazioni frequenti o alle formulazioni inappropriate per i più piccoli. Ma con ancor più attenzione vanno ponderati altri aspetti, quali la tossicità dei trattamenti, i loro effetti a lungo termine, la possibilità che si instaurino fenomeni di farmacoresistenza". A fare da specchio a questi dubbi, sullo stesso numero di JAMA, è un altro studio statunitense condotto dal PACTG 219C Team, che ha valutato l'evoluzione dei trattamenti nei casi di infezione perinatale da HIV dal 1987 al 2003, trovando uno sfasamento tra l'identificazione dei nuovi protocolli antiretrovirali e la loro adozione da parte della comunità pediatrica, nonché frequenti modificazioni degli schemi in corso di terapia. Modificazioni che sarebbero tanto più probabili quanto più precoce è l'età di inizio del trattamento.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Valori intermittenti di viremia si possono riscontrarein soggetti in terapia antiretrovirale e non sono associati a fallimento virologico.

fonte: Pub Med
27-07-2005 Valori intermittenti di viremia possono essere riscontrati in soggetti in terapia con inibitori delle proteasi non in fallimento virologico. Gli autori del presente studio hanno valutato lo stesso tipo di rischio per i pazienti in terapia con un regime basato su farmaci NNRTI. E’ stata verificata l’emergenza di “ blips” ( un valore di viremia > di 50 copie con un conseguente valore <50 copie/ml) ed è stato analizzato il livello di questi blips, il loro effetto sul valore dei CD4 e una correlazione con un eventuale fallimento virologico in pazienti trattati con NNRTI. 8 soggetti su 43 hanno avuto un episodio di “blips” durante il follow-up (mediana 350 copie/ml). I pazienti con blips avevano un livello più basso di CD4a 12-18 mesi, rispetto ai soggetti che non presentavano aumenti della viremia ; tuttavia non vi era associazione con fallimento virologico. La concentrazione plasmatica di NNRTI era adeguata sia prima, sia durante e sia dopo il blips. Questi risultati indicano che blips di viremia possono verificarsianche in pazienti in terapia con NNRTI e possono incidere sui livelli di CD4 e non essere associati al fallimento virologico dei soggetti

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Prevenire l'uso di droghe tra i bambini e gli adolescenti

fonte: NIDA

26-07-2005 Dalla sezione Pubblicazioni è possibile scaricare la guida per genitori, educatori e amministratori basata sulla ricerca scientifica a cura del National Institute on Drug Abuse. La traduzione è stata curata dall'Osservatorio Regionale sulle Dipendenze della Regione Veneto

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Il 5-7 dicembre la Conferenza nazionale

fonte: Redattore Sociale
22-07-2005 L'annuncio del ministro Giovanardi durante la Consulta degli esperti: dovrebbe svolgersi a Palermo.
Per leggere la notizia integrale visita il sito www.redattoresociale.it

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Convegno tematico nazionale: La prevenzione nei luoghi di aggregazione giovanile

fonte: Ser.T Belluno ULSS 1
21-07-2005 Il 12 e 13 ottobre 2005 ti terrà a Belluno all'Auditorium Comunale Disco Wine Bar "Mister Brown" il convegno "La prevenzione nei luoghi di aggregazione giovanile" organizzato dal Ser.T Belluno ULSS 1.
Per scaricare il programma andare all'area Masterplan congressi del portale Dronet.org

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno invia articolo
 

Corso: Patologie e Problemi Tabacco Correlati (PPTC).

fonte: Mateo Ameglio - USL 7
20-07-2005 Presso l'Università di Firenze verrà presto attivato un corso di perfezionamento post-laurea in Patologie e Problemi Tabacco Correlati (PPTC). Per avere informazioni sul programma e sui docenti scaricare il file allegato in formato pdf.

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Corso di formazione invia articolo
 

 
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