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Redazione a cura dello Staff DRONET.

risultati: 2501 - pag. 203 di 251
 

Convegno: ICT disabilità e diritto Roma 28-29 ottobre 2005

fonte: CGT CircoloGiuristi Telematici
13-10-2005 Convegno di studi sulle problematiche che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione creano in relazione alla indubbia capacità di fornire un supporto qualificato alle persone con handicap.
Il tema è strettamente connesso ai requisiti d'accessibilità divenuti obbligo per i software delle Pubbliche Amministrazioni
Informazioni più dettagliate al link http://www.convegnoroma.giuristitelematici.it

Ermanno Ancona

CATEGORIA: TIPO: Altro invia articolo
 

Pubblicazione del manuale "Treatment Episode data Set (TEDS) 2002 "

fonte: Substance Abuse and Mental Health Services Administration
13-10-2005 Per scaricare il manuale a cura del Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA), e di Office of Applied Studies (OAS), sui servizi per disintossicazione dalle sostanze d'abuso andare alla sezione Pubblicazioni del portale Dronet.org

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Aggiornamento del sito invia articolo
 

Oltre il vaccino anti AIDS

fonte: Tempo Medico
11-10-2005 Sono passati 21 anni dall'identificazione del virus HIV e ancora non è stato messo a punto un vaccino: niente di strano, se si pensa che tra la scoperta delle cause e l'ottenimento del vaccino sono trascorsi 105 anni per il tifo, 47 per la polio e 16 per l'epatite B. Eppure quando per la prima volta è stato isolato il virus HIV, nel lontano 1984, l'allora ministro della sanità statunitense Margaret Heckler aveva promesso, con eccessivo ottimismo, che la sperimentazione del primo vaccino contro l'AIDS sarebbe partita nel giro di due anni.
Ancora oggi il virus HIV colpisce ogni giorno quasi quindicimila persone, soprattutto giovani, ma, nonostante circa trenta vaccini anti-AIDS siano stati inseriti in sperimentazioni più o meno promettenti, "sappiamo che dovremo aspettare almeno una decina di anni per poter avere un vaccino efficace e sicuro". Lo ha dichiarato a Science nelle scorse settimane Helene Gayle, a capo del programma per l'HIV della Fondazione Bill e Melinda Gates.
Due gli ostacoli maggiori nella strada verso la messa a punto del vaccino, secondo una revisione apparsa sul New England Journal of Medicine: la difficoltà nell'arruolamento di volontari per le sperimentazioni (secondo un recente sondaggio solo il 29 per cento della popolazione statunitense incoraggerebbe un amico o un parente a offrirsi come volontario) e la mancanza di coinvolgimento delle grandi aziende farmaceutiche. "I finanziamenti per la ricerca del vaccino contro l'AIDS vengono quasi interamente dai National Institutes of Health" afferma Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases statunitense, che però sottolinea come "prima o poi anche le industrie farmaceutiche dovranno entrare in campo". Non solo: negli Stati Uniti gli investimenti dedicati alla lotta contro l'AIDS sono solo l'1 per cento della spesa totale in ambito sanitario.
La ricerca intanto sta esplorando nuove strade: fallite molte strategie per ottenere il classico vaccino preventivo da somministrare a persone sieronegative, alcuni gruppi di scienziati si stanno concentrando sulla messa a punto di vaccini terapeutici. Questi vaccini (due sono già entrati nella seconda fase di sperimentazione) non impediscono l'infezione ma, agendo sui linfociti T che devono individuare e uccidere le cellule infettate da HIV, limitano la replicazione del virus e rallentano l'avanzare della malattia. Purtroppo non esistono a oggi casi documentati di pazienti che, dopo avere contratto il virus HIV, siano riusciti a debellarlo.
Per un efficace contenimento della malattia, è importante l'individuazione dei principali canali di contagio: studi recenti, condotti da Lawrence Corey dell'Università di Washington, sembrano suggerire che le mucose intestinali siano uno dei primi siti in cui avviene la replicazione del virus. Oltre il 90 per cento dei pazienti, infatti, ha contratto l'infezione attraverso rapporti sessuali: il virus attraversa probabilmente le mucose presenti nel tratto genitale e nel retto. Intervenendo sull'intestino potrebbe essere possibile bloccare l'infezione nelle prime due settimane dal contagio ed evitare così la diffusione del virus da parte di persone che ancora non sanno di avere contratto il virus.
In attesa che nuove strade vengano esplorate, numerosi gruppi di ricerca - molti finanziati proprio dalla Fondazione Gates - si stanno concentrando sull'individuazione di altre possibilità di prevenzione al contagio da HIV. Da uno studio condotto in Uganda da Bertran Auvert dell'Università di Versailles, per esempio, è emerso che la circoncisione garantisce una protezione dal contagio efficace al 65 per cento in caso di rapporti sessuali con una donna sieropositiva. Un risultato incoraggiante che in Italia è passato quasi sotto silenzio: i dati sono stati resi pubblici a una conferenza internazionale in estate. La circoncisione, che pure avrebbe il vantaggio di essere effettuata una sola volta nella vita, proprio come un vaccino, ha un ovvio limite: si può applicare solo alla popolazione di sesso maschile.
Per fortuna le alternative non mancano: anche l'utilizzo del diaframma come anticoncezionale per la donna o di gel antimicrobici per l'igiene intima potrebbero essere, secondo studi in corso, mezzi efficaci per limitare il contagio da AIDS attraverso un rapporto sessuale. Alcuni scienziati hanno poi trovato una relazione tra l'infezione da HIV e l'infezione da Herpes simplex virus-2: Connie Celum dell'Università di Washington sta verificando l'efficacia del trattamento con una dose giornaliera dell'antivirale acyclovir per prevenire le recidive erpetiche e limitare le infezioni da HIV.
Attenzione però, avvertono gli psicologi: non è tutto oro quello che luccica. Se le persone che adottano gli stili di vita consigliati per la prevenzione si sentissero troppo sicure, potrebbero lasciarsi coinvolgere in rapporti sessuali non sicuri e in comportamenti scorretti e allora le probabilità di contrarre l'HIV aumenterebbero enormemente. A parte la circoncisione, poi, tutti gli altri interventi preventivi devono essere ripetuti più volte e consapevolmente dal soggetto a rischio e questo richiede un grande sforzo di responsabilizzazione.
Insomma, in attesa di un improbabile vaccino è importante non abbassare la guardia.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

AIDS, durante la gravidanza rischio di infezione più alto

fonte: The Lancet
05-10-2005 Lo studio, la cui versione integrale è scaricabile dal sito The Lancet dimostra come Il rischio di contrarre l’HIV è più alto durante la gravidanza e l’allattamento che in altri momenti della vita di una donna.Un team di ricercatori capitanato da Ronald Gray della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health ha confrontato il tasso d’infezione di 2188 donne HIV negative durante il periodo della gravidanza con quello di 8473 donne né incinte né in allattamento. Come fattori di rischio sono stati calcolati anche i comportamenti sessuali delle donne e dei rispettivi mariti durante il periodo dell’indagine. Dai risultati è emerso che la percentuale di infezione è maggiore durante la gestazione che non durante l’allattamento o altri periodi: il 2,3 per cento contro l’1,3 e l’1,1 per cento. secondo dr Grey è improbabile che questo sia dovuto ad un aumento di comportamenti rischiosi da parte della donna, ma piutttosto che avvengano cambiamenti strutturali della mucosa del tratto genitale, o reazioni immunologiche che incrementano la sensibilità all’attacco del virus.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

L’aumento del livello di cellule T CD4+ dopo la somministrazione di una terapia antiretrovirale è un indice predittivo di una migliore progressione clinica della malattia da HIV anche in pazienti con persistente replicazione virale.

fonte: Pub Med
05-10-2005 In questo trials sono stati presi in considerazione gli outcome clinici (eventi AIDS-correlati ) in un gruppo di soggetti che presentavano un persistente livello di HIV-RNA sopra le 400 copie/mL,nonostante i soggetti effettuassero tutti terapia antiretrovirale. Sono stati presi in analisi 228 soggetti come parte di un trial più esteso. Dopo 12 mesi di follw-up i pazienti presentavano un diverso grado di risposta. I soggetti che presentavano un incremento delle cellule T CD4 presentavono ancheun migliore situazione clinica ed una riduzione della progressione della malattia anche se la carica virale era ancora sopra i livelli di rilevabilità Lo studio pone l’accento sull’importanza del valore di CD4 post terapia come indice predittivo in ogni caso, di efficacia della terapia antiretrovirale.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

I danni del fumo leggero

fonte: Le Scienze

03-10-2005 Un vasto studio pubblicato sulla rivista "Tobacco Control" rivela che fumare anche solo da una a quattro sigarette al giorno può quasi triplicare il rischio di malattie cardiache e di tumore dei polmoni. L'impatto è più forte per le donne e contraddice l'idea che chi fuma poco possa evitare i gravi problemi di salute che affliggono i fumatori accaniti. I ricercatori norvegesi K. Bjartveit e A. Tverdal hanno analizzato la salute e i tassi di mortalità di circa 43.000 fra uomini e donne, seguendoli dalla metà degli anni settanta fino al 2002. Tutti i partecipanti avevano un'età compresa fra i 35 e i 49 anni all'inizio dello studio, quando sono stati esaminati per scoprire l'eventuale presenza di disturbi cardiovascolari e diabete. Nonostante una porzione significativa dei fumatori leggeri abbia aumentato il proprio consumo giornaliero di tabacco, questo non ha mai superato le 9 sigarette al giorno. E coloro che nel corso dello studio hanno smesso di fumare sono stati tanti quanti quelli che hanno aumentato il numero di sigarette consumate al giorno. Anche tenendo conto dei fattori di rischio che avrebbero potuto influenzare i risultati, i dati rivelano che il fumo leggero danneggia la salute. Il rischio maggiore si verifica proprio quando si fumano fino a quattro sigarette al giorno. Rispetto a chi non ha mai fumato in vita sua, questi fumatori hanno quasi tre volte più probabilità di restare vittime di una malattia alle arterie coronarie o di un tumore dei polmoni (valore che sale a cinque volte per le donne).

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Il virus HIV si sta indebolendo

fonte: Le Scienze

03-10-2005 Il virologo molecolare Kevin Ariën dell'Istituto di Medicina Tropicale di Anversa, in Belgio, ha studiato campioni di HIV-1 dei periodi 1986-1989 e 2002-2003. Il loro confronto avrebbe mostrato che i virus recenti sono più deboli di quelli vecchi. I "nuovi" virus si moltiplicherebbero meno bene e sarebbero più sensibili ai farmaci. Con le dovute precauzioni, da questi risultati si può dedurre che il virus HIV è in fase di attenuazione. Il fenomeno sarebbe dovuto all'adattamento del virus agli esseri umani, allo stesso modo con cui il virus SIV (immunodeficienza simiana) si è adattato alle scimmie. Questa tendenza verso l'attenuazione è un processo complicato osservato anche in altri virus dopo che si trasferiscono da una specie a un'altra (nel caso dell'HIV, dalle scimmie all'uomo). Tuttavia, l'attenuazione osservata non giustifica un calo delle misure preventive, come l'uso dei preservativi. La possibilità che la virulenza dell'HIV stia diminuendo dall'inizio della pandemia apre nuovi scenari sull'evoluzione dell'HIV/AIDS. Come risultato della pressione tanto da parte del sistema immunitario umano quanto dalle trasmissioni consecutive da persona a persona, il virus HIV ha dovuto adattarsi continuamente. I risultati dello studio sono stati pubblicati il 29 settembre sulla rivista "AIDS" (Vol. 19, No. 15, pp. 1555-1564

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

XIX CONGRESSO NAZIONALE SIA - ALCOL TRA SALUTE, BENESSERE E SICUREZZA.

fonte: Società Italiana di Alcologia
28-09-2005 Dal 10 al 12 novembre 2005 si terrà a Vibo Valentia il XIX CONGRESSO NAZIONALE SIA - ALCOL TRA SALUTE, BENESSERE E SICUREZZA.
Per scaricare il programma preliminare, l'abstract form e la scheda di iscrizione e registrazione alberghiera andare alla sezione Masterplan Congressi

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno invia articolo
 

Dietary Phytoestrogens and Lung Cancer Risk

fonte: Jama

28-09-2005 Meno sigarette e una dieta ricca in fitoestrogeni potrebbero ridurre, secondo due studi pubblicati su Jama, il rischio di tumore al polmone. La prima delle due ricerche, condotta in Danimarca, ha monitorato 19714 pazienti lungo un periodo di 31 anni. Quelli che hanno ridotto il consumo di tabacco da 20 a 10 sigarette al giorno hanno evidenziato un rischio di tumore al polmone ridotto del 27% rispetto ai fumatori incalliti. I soggetti che, invece, fumavano poche sigarette hanno ridotto il rischio del 56% mentre, infine, quelli che hanno smesso del tutto hanno avuto una riduzione del 50%. Una ulteriore conferma che smettere di fumare è la migliore prevenzione possibile. Nel secondo studio, invece, è stato dimostrato che tra i pazienti con tumore al polmone erano bassi i consumi in fitoestrogeni. Un effetto protettivo che vale in particolare per chi non ha mai fumato.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

A Roma il 5 ottobre, un concerto live per informare i giovani sui rischi dell'abuso di alcol

fonte: Ministero della Salute
28-09-2005 Oltre due ore di grande musica con tanti artisti italiani, uniti per dire il loro no all’abuso di alcol e per sensibilizzare i giovani sul valore della vita. È questo l’obiettivo del primo concerto live “IL RITMO DELLA VITA”, promosso dal Ministero della Salute, che si terrà il 5 ottobre prossimo al Palalottomatica di Roma. Irene Grandi, Francesco Renga, Paola e Chiara, Dj Francesco, Luca Dirisio, Marco Masini, Dolcenera, Simone, Flaminio Maphia, L’Aura, Massimo di Cataldo, Pago, Max de Angelis, Daniele Stefani, La Differenza, Pier Cortese, Jimmy, Andrea e Barbara, Neo accenderanno il Palalottomatica con le loro canzoni e la forza delle parole all’insegna del divertimento e dell’impegno sociale. A loro appello si uniranno con un videomessaggio tanti altri personaggi dello sport e dello spettacolo tra cui, Fiorello, Giancarlo Fisichella, Tosca D’Aquino, Claudio Amendola. Con questa iniziativa, il Ministero ha voluto coinvolgere il mondo della musica, da sempre interlocutore privilegiato dei giovani, per trasmettere un importante messaggio di informazione sui rischi legati dell’abuso di alcol e per promuovere comportamenti che tutelino la loro salute e sicurezza. L’appuntamento live rientra nella campagna del Ministero che, come sottolineato oggi dal Sottosegretario alla salute avv. Cursi nel corso della conferenza stampa, “è contro l’abuso di alcol, non è una campagna per criminalizzare gli alcolici”.
Nelle prossime settimane, sono previste anche altre iniziative:
il 30 settembre si terrà un concerto a Napoli di Gigi D’Alessio, testimonial della campagna del Ministero con lo slogan “Non c’è vita da buttare”;
per tutto il mese di ottobre, uno spot registrato da Gigi D’Alessio che invita i giovani a non abusare con l’alcol e a non guidare in stato di ebbrezza andrà in onda sulle emittenti televisive MTV, MUSIC BOX, ALL MUSIC e sulle principali emittenti radiofoniche nazionali

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