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Redazione a cura dello Staff DRONET.

risultati: 2501 - pag. 199 di 251
 

Legge a tutela dei non fumatori, un anno dall'applicazione

fonte: MInistero della Salute
12-01-2006


In primo piano sul sito del Ministero della Salute i risultati ad un anno dall'applicazione della legge sul fumo:


  • l'indagine multiscopo ISTAT sui comportamenti dei fumatori prima e dopo l'entrata in vigore della legge, i dati Doxa-ISS-OSSFAD sul fumo in Italia, i risultati dello studio PASSI, promosso da CCM, ISS e Regioni, sugli atteggiamenti degli adulti in merito al divieto di fumo.

  • La tutela dal fumo passivo come obiettivo di salute.

  • Gli indicatori indiretti dell'efficacia della legge.

 



Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Dai girasoli nuovi farmaci contro l'AIDS

fonte: CORDIS - Community Research & Development Information Service
12-01-2006 I ricercatori del Centro di biologia molecolare di Bonn (CEMBIO) hanno scoperto come sintetizzare un nuovo tipo di farmaci che auspicabilmente rivoluzionerà la cura per il virus dell'AIDS.
Il nuovo tema di grande attualità nell'ambito della ricerca sull'AIDS concerne il gruppo di farmaci contenente DCQA (acido dicaffeoilquinico). Purtroppo questa sostanza è estremamente rara: essendo contenuta in minuscole quantità in alimenti quali il carciofo e il radicchio, il suo prezzo di mercato è pari a 1 milione di euro al grammo. Indipendentemente dai costi il settore merita comunque di essere esplorato, dal momento che in laboratorio il DCQA ha impedito la riproduzione del virus dell'AIDS.
Un'équipe di ricercatori dell'Università di Bonn ha scoperto quello che potrebbe rivelarsi un nuovo metodo per produrre il DCQA a costi minimi rispetto a quelli attuali. Studiando i girasoli, i ricercatori hanno esaminato come la pianta risponde agli attacchi del fungo all'origine del marciume basale bianco, scoprendo che gli esemplari resistenti alla malattia producono autonomamente il DCQA.
"L'acido dicaffeoilquinico (DCQA) è in grado di prevenire la riproduzione del virus HI, perlomeno nell'ambito delle colture cellulari", spiega Claudio Cerboncini, ora in servizio presso il Centro di ricerca Caesar. "Si tratta di una delle poche sostanze attualmente conosciute in grado di inibire l'integrasi virale, enzima essenziale alla riproduzione dell'agente patogeno".
Questi "inibitori dell'integrasi" rappresentano un'importante scoperta nel campo della ricerca sull'AIDS e sulle relative cure, in quanto tali medicinali avranno meno effetti collaterali rispetto ai cocktail di farmaci attualmente utilizzati che, pur permettendo la sopravvivenza del paziente, risultano debilitanti. I primi test clinici sembrano confermare il potenziale del DCQA.
"È nostra intenzione coltivare cellule di girasole o altre cellule di piante in una soluzione nutriente assieme alla muffa sclerotinia sclerotiorum (marciume basale bianco), per ottenere l'enzima da questo liquido", dichiara Ralf Theisen, ricercatore presso il CEMBIO. "Se le operazioni si svolgeranno come previsto, potremmo produrre DCQA a costi notevolmente ridotti".
Il dott. Theisen è specializzato nelle modalità di attivazione e disattivazione di geni specifici e nei test a gravità zero, attività di ricerca applicabili alla sintesi di DCQA a basso costo. Se la ricerca si svilupperà secondo i piani, il gene di girasole produttore di DCQA sarà identificato, copiato e introdotto "in batteri capaci di produrre l'enzima in grandi quantità. La fase cruciale della sintesi sarebbe quindi estremamente semplice e potrebbe essere effettuata su scala industriale ricorrendo alla tecnologia della fermentazione".

Staff Dronet

CATEGORIA: Europee TIPO: Scientifiche invia articolo
 

I Fumatori in Italia

fonte: Istat.it
11-01-2006 Con l’indagine multiscopo “Condizioni di salute e ricorso ai servizisanitari” si rilevano lo stato di salute della popolazione, il ricorso ai principali servizi sanitari ed alcuni fattori di rischio per la salute tra i quali l’abitudine al fumo. I dati che si presentano oggi hanno l’obiettivo di fornire un quadro della diffusione del tabagismo in Italia, che rappresenta, come è noto, uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative che colpiscono in primo luogo l’apparato respiratorio e quello cardiovascolare. Il campione complessivo dell’indagine comprende circa 60 mila famiglie (vedi nota metodologica). L’ampliamento del campione da 24.000 a 60.000 famiglie, stabilito a seguito di una convenzione cui partecipano Ministero della Salute, Istat e Regioni, è stato possibile grazie al contributo del Fondo Sanitario Nazionale su mandato della Conferenza Stato-Regioni. Ciò al fine di soddisfare i bisogni informativi a livello territoriale e consentire stime regionali e subregionali utili alla programmazione sanitaria locale. Le stime sono ancora provvisorie e si riferiscono alle informazioni rilevate a dicembre 2004 e marzo 2005.
Dal sito Istat.it è possibile scaricare il testo integrale della relazione e la nota metodologica.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Esami di tossicodipendenza sul posto di lavoro

fonte: Garante per la pretezione dei dati personali
10-01-2006 "Gli esami per accertare l'assenza di tossicodipendenza in particolari categorie di lavoratori devono essere compiuti nel rispetto della dignità e della riservatezza delle persone coinvolte, anche per prevenire ingiustificate discriminazioni o emarginazioni nella vita lavorativa e di relazione". Il Garante per la protezione dei dati personali (composto da Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato) ha espresso il proprio parere al Ministero del lavoro e delle politiche sociali su uno schema di regolamento che, in attuazione di un decreto che risale al 1990, individua le categorie di lavoratori da sottoporre all'accertamento dell'assenza di tossicodipendenza perché destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute di terzi. Si tratta di lavoratori dei trasporti, della sanità, dell'edilizia e di numerosi altri settori. Nel parere l'Autorità ha sottolineato la necessità che il regolamento eviti formulazioni generiche o non rispettose del principio di proporzionalità rispetto alle finalità dell'esame. Ad esempio, deve essere meglio specificata la previsione che impone gli esami complementari tossicologici, in considerazione della loro invasività. In particolare, deve risultare evidente che questo tipo di esami (successivi alla visita medica) vanno eseguiti solo quando ci si trovi in presenza di sintomi di una "dipendenza" da sostanze stupefacenti e non solo di un loro uso, magari occasionale. "Vanno evitati – commenta Mauro Paissan, relatore del parere – accertamenti generalizzati e non motivati. E i risultati degli esami devono essere utilizzati esclusivamente per le finalità di sicurezza della collettività". Il Garante chiede inoltre che vengano individuati con precisione i casi di incidente sul lavoro che possono imporre tali accertamenti e i conseguenti trattamenti di dati. Nello schema di decreto si prevede, invece, che debbano essere sottoposti all'accertamento dell'assenza di tossicodipendenza tutti i lavoratori comunque coinvolti a qualsiasi titolo in un incidente sul lavoro, anche senza colpa e senza una qualche attinenza a sintomi di tossicodipendenza. L'obbligo di sottoporsi ad esame tossicologico dovrebbe essere invece previsto, ha sottolineato il Garante, solo in presenza di incidenti che, per le loro caratteristiche e in relazione ai comportamenti dei lavoratori coinvolti, possano derivare da una tossicodipendenza. Va infine prevista, come stabilito dal Codice in materia di protezione dei dati personali, un'adeguata informazione ai dipendenti e i dati possono essere conservati solo per un tempo limitato.

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Fumo passivo e cecità

fonte: Le Scienze

28-12-2005 Un team di ricercatori dell'Università di Cambridge, in Inghilterra, ha studiato l'impatto del fumo sulla degenerazione maculare senile, una delle più comuni cause di cecità in età avanzata. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista "British Journal of Ophthalmology", indicano che vivere in compagnia di un fumatore per cinque anni raddoppia il rischio di sviluppare la malattia. Fumare regolarmente, invece, lo triplica. In passato, altre ricerche avevano già dimostrato che il fumo aumenta il rischio di problemi della vista, ma questo studio fornisce le prove più evidenti del fatto che anche il fumo passivo può avere un impatto simile. La degenerazione maculare senile si sviluppa di solito dopo i 50 anni di età: colpisce la parte centrale della retina, lasciando intatta soltanto la visione periferica. Non sempre, comunque, conduce alla cecità. John Yates e colleghi hanno studiato 435 persone affette da degenerazione maculare e 280 persone sane, indagando sulle loro abitudini di fumo e sulle modalità dello sviluppo della malattia. Hanno così scoperto che più una persona fumava, maggiore era il rischio che essa e chi gli stava vicino sviluppasse la malattia. Fumare regolarmente un pacchetto di sigarette o più al giorno per 40 anni può quasi triplicare il rischio, mentre vivere con un fumatore per almeno cinque anni lo raddoppia. Tuttavia, le persone che avevano smesso di fumare da 20 anni o più non presentavano un rischio molto diverso da quello dei non fumatori.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

I postumi da sbornia sono incurabili

fonte: Le Scienze

27-12-2005 Non esistono prove certe dell'efficacia di qualsiasi tipo di intervento - convenzionale o meno - per curare o prevenire i postumi da sbornia. Lo sostiene uno studio di ricercatori britannici e olandesi pubblicato sulla rivista "British Medical Journal".
In Gran Bretagna, i postumi dell'alcool fanno perdere circa due miliardi di sterline l'anno, soprattutto per le assenze dal lavoro. Attualmente sono in offerta un gran numero di cure e rimedi. Max Pittler dell'Università di Exeter e colleghi hanno analizzato i database medici e quelli online, hanno contattato esperti e case farmaceutiche e hanno studiato tutti i trial controllati randomizzati di ogni tipo di intervento medico mirato a prevenire o a curare i postumi da sbornia. Hanno trovato otto studi clinici di otto differenti agenti: propranololo (farmaco beta-bloccante), tropisetrone (farmaco per la nausea e le vertigini), acido tolfenamico (antidolorifico), fruttosio o glucosio, e alcuni supplementi alimentari: borragine, carciofini, fichi d'India, e un preparato a base di lievito. La maggior parte dei trial non riportava alcun effetto benefico, anche se per la borragine, l'acido tolfenamico e il preparato di lievito esistono alcuni dati incoraggianti. "Siamo convinti che la nostra strategia di ricerca abbia individuato tutti gli studi pubblicati su questo argomento", affermano gli autori. "Le nostre scoperte non mostrano alcuna prova certa che suggerisca che questi interventi siano efficaci per curare o prevenire gli effetti postumi della sbornia". Il miglior modo per evitare i sintomi, dunque, sembrerebbe quello di astenersi o moderarsi nel bere.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Corso: IL COLLOQUIO MOTIVAZIONALE, MODULO BASE

fonte: Ser.T. Via F. del Cossa, 18 Ferrara
27-12-2005 Il corso si terrà a Ferrara dal 24 febbraio all' 11 marzo 2006. Per scaricare il modulo con il programma del corso e la scheda di iscrizione cliccare qui
Il Colloquio Motivazionale nasce attorno agli anni 80 negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Si sviluppa rapidamente in molte altre nazioni grazie al suo carattere operativo e interprofessionale. Il Colloquio Motivazionale propone strumenti utili nella promozione della salute, nella prevenzione di patologie derivanti da comportamenti a rischio, quali le dipendenze, nella cura di malattie di lunga durata, nel rendere possibili ed efficaci percorsi di recupero e riabilitazione. Questi strumenti integrano e potenziano le specifiche metodiche professionali di medici, psicologi, operatori sociali e sanitari.

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Pubblicato nuovo rapporto sull'abuso di droga in Irlanda

fonte: Health Research Board
23-12-2005 Pubblicato il nuovo rapporto annuale sull'abuso di sostanze stupefacenti in Irlanda. La cannabis e’ la sostanza piu’ diffusa nel Paese. Infatti, la meta’ della droga sequestrata dalla polizia e’ cannabis, con un aumento, negli ultimi tempi, di cocaina.
Lo studio rivela l’esistenza di un mercato illegale di stupefacenti in continua espansione, pari ad oltre 650 milioni di euro. Il valore della cannabis sequestrata e’ di oltre 37 milioni di euro, quello dell’ecstasy e’ di 129, la cocaina 75, l’eroina 54, le amfetamine 10, le piante di cannabis 4, e il resto riguarda altri tipi di droghe, come LSD. Per maggiori informazioni sul rapporto cliccare qui

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CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Roma 29 novembre - 1 dicembre 2006: XX Congresso AIDS e Sindromi Correlate

fonte: Anlaids
23-12-2005 A Roma il XX Congresso ANLAIDS "AIDS e Sindromi Correlate" dal 29 novembre al 1 dicembre 2006.
Per scaricare l'allegato cliccare qui

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Nuova indagine sugli studenti USA condotta dal National Institute on Drug Abuse sul ricorso a droghe da parte dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni.

fonte: Nida
21-12-2005 Secondo un’indagine condotta dal National Institute on Drug Abuse sul ricorso a droghe da parte dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni gli adolescenti americani fumano di meno e consumano meno sostanze stupefacenti rispetto al 2001. Ma e' preoccupante l'aumento dell'abuso di antidolorifici. Secondo lo studio, il 9,5% degli adolescenti tra i 15 e i 16 anni usano l'analgesico Vicodin e il 5,5% dice di aver assunto, nell'ultimo anno, il piu' forte OxyContin. In aumento anche l'assunzione di sedativi e barbiturici. "Le medicine che richiedono una ricetta sono molto potenti e danno risultati positivi solo se usate sotto la supervisione di un medico", avverte Nora D. Volkow, direttrice dell'Istituto.
Buone notizie, invece, per fumo e droghe illegali: l'abuso di queste ultime tra gli adolescenti e' diminuito, negli ultimi quattro anni, del 19 per cento. L'uso di sigarette e' diminuito del 2% tra i ragazi tra i 13 e 14 anni, del 1,7% tra quelli di 15-16 anni e del 2,8% tra quelli di 17-18 anni, cosi' com'e' diminuita l'assunzione di alcolici.
Per leggere lo studio in versione integrale cliccare qui

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