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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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Ad Amsterdam primo centro disintossicazione da videogiochi

fonte: Addiction
28-07-2006 Apre ad Amsterdam il primo centor europeo per la disintossicazione da videogiochi. Nonostante la loro apparente innocenza, i videogiochi possono condurre a dipendenza tanto quanto il gioco d'azzardo e le sostanze, ha dichiarato alla stampa Keith Bakker della Smith & Jones Addiction Consultants, promotore dell'iniziativa. Il trattamento, della durata fino a 8 settimane, è destinato a giovani che hanno perso il contatto con la realtà e risultano deprivati di relazioni sociali a causa della dipendenza da videogiochi. Come tutti i dipendenti - dice Bakker - questi soggetti cercano di sfuggire ai problemi della vita quotidiana: nel bel mezzo di un videogioco il loro cervello produce endorfine, procurando loro un'euforia simile a quella di chi assume sostanze o di chi gioca d'azzardo. Compiti e test somministrati a questi soggetti danno risultati simili a quelli degli alcolisti.
Il testo:
An addiction centre is opening Europe's first detox clinic for video game addicts, offering in-house treatment for people who can't leave their joysticks alone, according to AP. Video games may look innocent, but they can be as addictive as gambling or drugs - and just as hard to kick, said Keith Bakker, director of Amsterdam-based Smith & Jones Addiction Consultants. Bakker already has treated 20 video game addicts, aged 13 to 30, since January. Some show withdrawal symptoms, such as shaking and sweating, when they look at a computer. His detox program begins in July. It will run four to eight weeks, including discussions with therapists and efforts to build patients' interests in alternative activities. "We have kids who don't know how to communicate with people face-to-face because they've spent the last three years talking to somebody in Korea through a computer," Bakker said. "Their social network has completely disappeared." Like other addicts, Bakker said, gamers are often trying to escape personal problems. When they play, their brains produce endorphins, giving them a high similar to that experienced by gamblers or drug addicts.

Staff Dronet

CATEGORIA: Europee TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Droga: trattare dipendenti risparmiando soldi e preservando la comunita' dal crimine i "principi" del NIDA

fonte: Addiction
27-07-2006 Il National Institute on Drug Abuse (NIDA) pubblica il rapporto scientifico Principi di trattamento della dipendenza da sostanze per la popolazione carceraria. All’interno del rapporto sono analizzate le modalità di trattamento efficaci per risparmiare risorse e ridurre la criminalità legata allo stile di vita che la dipendenza comporta in molti casi. In USA il 70% dei detenuti è dipendente da sostanze. L'intervento, secondo il NIDA, deve partire dall'interno del carcere e prevedere un percorso di progressivo reinserimento sociale della persona, preservandola da patologie correlate all'uso di sostanze (HIV, epatite, ecc.) e ricadute, preservando di conseguenza la comunità da sprechi di risorse e dai danni collaterali della cronicità. La disintossicazione in carcere non è sufficiente - dice Nora Volkov, direttore del NIDA -: quello che serve è un trattamento in comunità terapeutiche.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Nicotina: un nuovo farmaco speriemntale per smettere di fumare

fonte: Journal of the American Medical Association
27-07-2006 Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association dimostra che la vareniclina può aiutare i dipendenti da nicotina a smettere di fumare. Lo studio riporta che il 43,9% dei pazienti che hanno assunto il farmaco promosso commercialmente da Pfizer questo mese, hanno smesso di fumare nell'arco di 12 settimane, mentre i risultati ottenuti con bupropione sono inferiori (29,8%).
Il testo dello studio:
New research shows that the smoking-cessation drug varenicline may help certain smokers quit, although some say the findings are tempered by the fact that most of the researchers have financial relationships with drug maker Pfizer. The Wall Street Journal reported that Pfizer is planning to start marketing varenicline this month under the brand name Chantix. Three new studies have found that users of the drug were more likely to successfully quit smoking, but the findings were limited by the fact that people with depression, alcohol or other drug dependence, and diabetes were excluded from the study. A study from the University of Wisconsin found that 43.9 percent of Chantix patients were able to quit smoking by the latter third of a 12-week study period, compared to 29.8 percent taking bupropion (Zyban or Wellbutrin) and 17.6 percent of those taking a placebo. Other research found that about 10 percent more Chantix patients remained abstinent after a year compared to a placebo group. Critics noted that the majority of researchers involved in the study took consulting fees, honoraria, or research grants from Pfizer, but the researchers involved said the studies were all peer-reviewed. The studies were published in the July 2006 issue of the Journal of the American Medical Association.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

UK: alcol e' droga; a due mesi dal rapporto alcolismo commissione europea

fonte: Addiction
25-07-2006 Per il parlamento britannico alcolici e tabacco devono essere considerati droghe. A due mesi dalla pubblicazione del rapporto sull'alcolismo della Commissione Europea. I parlamentari chiedono una riclassificazione delle sostanze in funzione dei danni che queste causano sull'organismo. Nella lista A sono incluse le sostanze più pericolose per le quali sono previste le sanzioni più pesanti; la cannabis va nella lista C delle sostanze leggere; alcol e sigarette verrebbero inclusi nella lista B. Questo il link al rapporto parlamentare Download drugsreport_20060731.pdf , in lingua inglese

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CATEGORIA: Europee TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Age at Drinking Onset and Alcohol Dependence

fonte: Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine
20-07-2006 La rivista medica Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine pubblica uno studio sulle abitudini alcoliche degli adolescenti nei secoli. Non sono soltanto i giovani d’oggi che si ubriacano di birra o di cocktails per strada o in discoteca. Già nell’America prima della Guerra d’Indipendenza i giovani lavoratori o apprendisti venivano alimentati con la birra. Il problema di scoraggiare le bevute tra i giovanissimi c’era già nelle scuole dell’800. L’abuso di alcol e gli effetti devastanti della dipendenza dunque affliggono da secoli l’esistenza umana. Ma quella che è sempre stata una questione sociale o morale, potrebbe diventare una questione neurobiologica. La scoperta permette di spiegare come mai proprio le persone che iniziano a bere in giovane età diventano alcolisti da grandi. Secondo un’indagine svolta su 43,093 adulti, il 47% di coloro che ha iniziato a bere prima dei 14 anni è diventato un alcolista, contro il 9% di quelli che non hanno iniziato prima dei 21 anni.
Per leggere lo studio in versione integrale cliccare qui

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Fumo, un vizio poco democratico

fonte: Le Scienze

17-07-2006 La notizia viene da “Lancet” e sembra essere l’ennesima conferma della nocività del fumo di sigaretta: questa abitudine sarebbe infatti responsabile almeno in parte della differenza di mortalità che si registra negli individui maschi di classi sociali differenti. Secondo lo studio, condotto dai ricercatori dell'Università di Toronto, in Canada, gli uomini delle classi sociali più basse e con minore scolarità hanno un rischio di morte doppio rispetto a quelli di classe sociale più elevata, e il tabagismo renderebbe conto di almeno metà di questo dato. Lo studio si è basato su una coorte di uomini di età compresa tra 35 e 69 anni, e ha stimato il numero di decessi attribuibili al fumo in tre fasce sociali utilizzando i dati della mortalità a partire dal 1996 riferiti al Regno Unito, Canada, Stati Uniti e Polonia. Da ciò è risultato che la differenza nel rischio di morte tra la classe sociale più alta e quella più bassa è stato in media del 19 per cento, con significative differenze da un paese all’altro: 21% contro 43% nel Regno Unito; 20% contro 37% negli Stati Uniti; 21% contro 34% in Canada; 26% contro 50% in Polonia. Circa metà della differenza, 12% in media, era dovuta al rischio di essere uccisi dal fumo: 4% contro 19% nel Regno Unito, 4% contro 15% negli Stati Uniti; 6% contro 13% in Canada; 5% contro 22% in Polonia.

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Sintesi del Congresso Cocaina 5-6 giugno 2006

fonte: Osservatorio Regioanle sulle Dipendenze Regione Veneto
17-07-2006 All'interno della sezione COCAINA è stata inserita la sintesi del congresso a cura di Giovanni Serpelloni, Direttore dell’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Regione del Veneto.
per leggere la sintesi cliccare qui

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia - 2005

fonte: Ministero della Solidarietà Sociale
14-07-2006 All'interno della sezione Pubblicazioni è stata inserita la Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia - 2005
Dalla ricerca emerge che aumenta diffusione e consumo di droghe illegali nella popolazione, nonostante che l'uso di eroina e di cocaina sia disapprovato e percepito come rischioso. Maggiore tolleranza si rileva invece rispetto ai consumi di cannabis. Circa 9 milioni di persone approvano l'utilizzo di cannabis e lo ritengono non dannoso per la salute. Si stima che, nel 2005, 3.800.000 Italiani abbiano fatto uso di cannabis (contro i 2.000.000 del 2001), fra questi mezzo milione ha fra i 19 ed i 21 anni.
Secondo il rapporto raddoppiano anche i consumatori di cocaina che passano da 350.000 stimati nel 2001 a 700.000 stimati nel 2005. Diminuiscono invece gli utilizzatori di eroina. Tabacco e alcol sono le sostanze di iniziazione per la maggioranza dei consumatori di droghe. In crescita negli ultimi anni il fenomeno dell'uso combinato di sostanze.
Alcol, tabacco e psicofarmaci sono le sostanze legali utilizzate in combinazione con quelle illegali. Si stima che oltre 2.000.000 gli Italiani hanno fatto uso associato di più sostanze illegali nel 2005. Ogni anno 29.000 persone iniziano ad abusare di eroina e 9.000 di cocaina. I soggetti che fanno un utilizzo delle sostanze tale da richiedere un intervento terapeutico sono circa 200.000 per gli oppiacei e 150.000 per la cocaina. Nel 2005 sono deceduti per overdose 603 soggetti (dato sottostimato). La causa del decesso è stata attribuita nella maggior parte dei casi all'eroina. Si muore di overdose prevalentemente nella propria abitazione. Umbria e Lazio sono le regioni dove si registrano il maggior numero di decessi per overdose, Perugia e Roma le province più a rischio. Per quanto riguarda le patologie infettive, quelle più diffuse fra i soggetti in carico nei servizi pubblici sono l'epatite C (61,4% ) l'epatite B (41,7%) e l'HIV (13,8%). Negli ultimi 5 anni si è evidenziata una generale diminuzione del costo unitario di alcune sostanze. Si osserva una progressiva diminuzione del prezzo della cocaina nel corso del quinquennio, passando dai 99 euro al grammo del 2001 agli 87 euro del 2005 e dell'eroina nera, che dai 69 euro al grammo del 2001 passa ai 54 euro nell'ultimo anno.

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Pubblicato il manuale "World Drug Report 2006"

fonte: UNODC
13-07-2006 Circa 200 milioni di persone, o il 5% della popolazione con età compresa tra i 15 e i 64 anni ha utilizzato sostanze illecite negli ultimi 12 mesi. Ancora più persone sono coinvolte nella produzione e nel traffico di sostanze illecite, e ancora di più sono coinvolte dai costi sociali e dalle devastazioni economiche causate dai problemi legati alla droga. Il rapporto 2006 sulla droga nel mondo tenta di chiarire questi numeri. Fornisce una completa descrizione delle tendenze nell’utilizzo di sostanze illecite a livello internazionale. In più presenta un capitolo speciale sulla canapa, la sostanza di gran lunga più prodotta e venduta nel mondo L'analisi delle tendenze, alcune che risalgono anche apiù di dieci anni fa, è presentata nel volume 1. Le statistiche dettagliate sono presentate nel volume 2. questi volumi forniscono la visione più aggiornata in termini di situazioni illecite di abuso droga.
Per scaricare il manuale cliccare qui

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Pubblicati i risultati di una ricerca europea sull'utilizzo di alcol

fonte: European Commision
12-07-2006 Sul sito della Commissione Europea è stato divulgato un rapporto sull’impatto sociale, sanitario ed economico dell’alcol in Europa.
Da questa indagine emerge che l’Europa è il continente con più alto consumo di bevande alcoliche nel mondo. Le conseguenze di ciò sono piuttosto gravi. L’alcol è causa di circa 60 patologie differenti e situazioni a rischio, può portare all’insorgenza di problemi mentali e comportamentali ed è implicato nel 7,4% di morti premature. Rilevanti sono le conseguenze di quello che può essere definito “alcol passivo”. L’assunzione di alcol in gravidanza danneggia i bambini e provoca nascite sottopeso, problemi relativi all’alcol in un membro di una famiglia hanno ripercussioni sugli altri membri ed in particolare sui bambini, costretti a vivere in un ambiente spesso violento e a subire una carenza affettiva e nelle cure.
Il rapporto della Commissione Europea vuole porre le basi per i prossimi interventi da realizzare in quanto è stato evidenziato che le campagne educative non bastano. Fra le proposte vi è il rendere più duri e incisivi gli interventi in caso di guida in stato di ebbrezza, l’aumento del prezzo delle bevande alcoliche e della difficoltà al loro reperimento e, soprattutto, il controllo delle pubblicità e sponsorizzazioni. Le pubblicità hanno un grande ruolo infatti nel veicolare l’immagine secondo la quale consumare bevande alcoliche è alla moda e persino adulto e responsabile.

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