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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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Rapporto COA: aggiornati i dati italiani sulla diffusione dell’Hiv/Aids

fonte: Istituto Superiore di Sanità
04-12-2006 Sono quasi 60.000 i casi di Aids segnalati in Italia dall'inizio dell'epidemia fino ad oggi. Di questi quasi 40.000 hanno causato un decesso. Circa 3.500, invece, i nuovi casi di infezione ogni anno, mentre le persone sieropositive viventi sono circa 100.000-130.000. Contemporaneamente aumentano le persone che convivono con una diagnosi di AIDS. Sono, infatti, più di 22.000 le persone che grazie all'effetto delle terapie antiretrovirali combinate sopravvivono alla malattia. E' quanto emerge dall'aggiornamento dei dati effettuato dal Centro Operativo AntiAids (COA) dell'ISS relativamente alla diffusione dell'epidemia nel nostro Paese. L'incidenza dei nuovi casi di Aids è diminuita progressivamente nel corso degli anni. Soprattutto a partire dal 1996 quando, dopo un picco nel 1995 con più di 5.600 casi in un anno, si sono registrati poco più di 5000 casi per arrivare ai 1400 verificatisi nel 2005, passando per un dato medio di quasi 2000 casi nel 2000. Per il 2006 invece, i dati parziali, disponibili fino a novembre, indicano sinora la presenza di 758 casi. Si modificano, inoltre, le caratteristiche delle persone affette da AIDS. In particolare, aumenta l'età media alla diagnosi, che è ora di 43 anni per gli uomini e di 39 per le donne. Similmente a quanto riportato per i casi di AIDS, anche tra le nuove diagnosi di infezione da HIV si osserva un aumento dell'età media al momento della diagnosi di infezione da HIV, passata dai 25 anni nel 1985 ai 35 anni nel 2004.
Un cambiamento analogo si registra nelle categorie di trasmissione: diminuiscono drasticamente i casi riscontrati nei tossicodipendenti, con una quota che scende dal 74,3% nel 1985 al 14,6% nel 2004, mentre aumenta purtroppo quella risultante da una trasmissione sessuale, sia etero che omosessuale, che nello stesso periodo è salita dal 9,1% al 69%. Infine, aumenta la proporzione di casi diagnosticati in stranieri e il numero di persone che scoprono tardi essere sieropositive, mostrando così di sottovalutare il rischio di contrarre l'infezione.
I dati disponibili provengono dai sistemi di sorveglianza delle nuove infezioni da HIV già attivi in 8 Regioni e Province italiane, che vengono accorpati e analizzati a livello centrale. Le regioni che, ad oggi, hanno istituito un sistema di sorveglianza sono Lazio, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Trento, Bolzano, Liguria e la Provincia di Modena. Questi dati, seppure non comprensivi dell'intera realtà nazionale, rappresentano il 21,4% della popolazione italiana totale.
Dal 1985 fino al 2004, l'ultimo anno per cui si hanno dati disponibili, sono state riportate nelle 8 Regioni/Province 34.136 nuove diagnosi di infezione da HIV, di cui quasi 25.000 riguardano gli uomini e poco più di 10.000 le donne. Il numero delle nuove diagnosi, che ha visto un picco di segnalazioni nel 1989, è diminuito dal 1990 in poi, per stabilizzarsi dopo il 1999. Nel 2004 sono state segnalate 1215 nuove diagnosi di infezione da HIV, dato leggermente in flessione rispetto al 2003, quando ammontavano a quasi 1400. La proporzione di donne è aumentata progressivamente negli anni: il rapporto maschi/femmine che era di 3,4 nel 1985 è di 2,2 nel 2004.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Come la nicotina altera il cervello

fonte: Le Scienze

01-12-2006 Per la prima volta un gruppo di ricercatori dell'Università di Bonn, in Germania, è riuscito a realizzare uni studio di imaging cerebrale che correla metaboliti cerebrali e dipendenza da nicotina. I ricercatori hanno sfruttato la spettroscopia magnetica nucleare a protoni, che è in grado di misurare il metabolismo cerebrale a livello cellulare e di fornire dati dettagliati sui metaboliti cerebrali.
I risultati – presentati al convegno delldell’Associazione radiologica del Nord America in corso a Chicago - hanno mostrato che le persone nicotino-dipendenti hanno concentrazioni significativamente più basse dell’amminoacido N-acetilaspartato (NAA) nella regione della corteccia del cingolo anteriore, un’area coinvolta nella gestione dei processi cerebrali legati al piacere e al dolore. L’entità di tale dimunzione, inoltre, è risultata correlata con il numero di sigarette mediamente fumate all’anno.
“Bassi livelli di NAA sono stati considerati indicatori di una disfunzione neuronale o assonale” ha osservato Christian G. Schütz, uno degli autori, che ha ricordato come essi si riscontrino anche in disturbi dell’umore, in altre patologie psichiatriche e in casi di deipndenza da altre sostanze da abuso.
Anche le concentrazioni di colina risultavano inferiori alla norma nella corteccia del cingolo anteriore e in misura più marcata nelle fumatrici che nei fumatori. La colina ha un ruolo di primaria importanza nel mantenimento di un corretto metabolismo della membrana cellulare, e livelli eccessivamente bassi di esssa possono preludere alla rottura della membrana stessa.
Per contro nei lobi frontali dei fumatori la concentrazione di creatina totale (tCr) appariva superiore a quella dei nicotino-dipendenti che stavano utilizzavando cerotti alla nicotina; anche in questi peraltro, livelli superiori di tCr si sono dimostrati predittivi di una ricaduta.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

1 dicembre 2006 - Giornata mondiale contro l'AIDS

fonte: LILA - Lega Italiana per la Lotta all'AIDS

01-12-2006 Il 1° dicembre, come ogni anno, si rinnova l’attenzione su scala mondiale al problema Hiv/Aids. L’istituzione più importante a livello internazionale nella lotta all'Aids, l’UNAIDS (Joint United Nations Programme on Hiv/Aids), dal 2004 ha adottato lo stesso slogan per celebrare questa data:
STOP AIDS. KEEP THE PROMISE
che durerà fino alla fine del 2010, anno in cui si dovrebbe “misurare” quanto è stato raggiunto in riferimento alla “Dichiarazione per l’Accesso Universale ai trattamenti nella risposta mondiale per la lotta contro l’Hiv/AIDS”.
Benché lo slogan sarà lo stesso da qui al 2010 ogni anno vi sarà una nuova parola chiave che indicherà il focus dell’anno. Per il 2007 la parola chiave è “ACCOUNTABILITY”

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Bere da giovani danneggia cervello

fonte: Ansa

01-12-2006 (ANSA) - PARIGI, 29 NOV - Bere alcol gia' da adolescenti potrebbe danneggiare irrimediabilmente il cervello, secondo studiosi francesi. Da una ricerca realizzata tra il 2003 e il 2006 su 31 uomini tra i 30 e i 50 anni ben inseriti socialmente e consumatori di 2 litri di vino al giorno, e' emerso che tra i consumatori abituali e' presente una diminuzione del 20% della materia grigia nel lobo frontale. Piu' alcol si consuma in adolescenza meno il cervello riesce a terminare la maturazione.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

AIDS Epidemic Update: December 2006

fonte: UNAIDS
01-12-2006 Dalla sezione Pubblicazioni è possibile scaricare la versione in lingua inglese a cura dell'UNAIDS relativa ai dati epidemiologici sulla diffusione dell'AIDS nel mondo.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Giornata mondiale Aids 2006, Ministro Turco: un piano in quattro punti

fonte: Ministero della salute

01-12-2006 Presa in carico, attenzione alla persona, nessuna ipocrisia, ricerca. Il Ministro della Salute Livia Turco indica con questi quattro punti il programma del Governo nella lotta all’Aids. “Presa in carico, perché ormai l'Aids è una malattia dei poveri; non solo terapia ma attenzione alla persona con integrazione socio-sanitaria e promozione della continuità assistenziale; nessuna ipocrisia, soprattutto nella prevenzione da fare con i giovani; ricerca, l'Italia vanta un profilo di eccellenza a partire dal vaccino''.
La situazione epidemiologica in Italia, con 3500 nuovi infetti da Hiv ogni anno di cui la gran parte scopre in ritardo l’infezione, e quella drammatica nei paesi in via di sviluppo impongono, come ha dichiarato il ministro Turco, ''di tornare a occuparci seriamente di questo tema, coinvolgendo da protagonisti i giovani, le istituzioni e la società civile, come dimostra anche il programma della giornata del 1° dicembre, cui parteciperà il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con le associazioni di volontariato e ospiti musicali". A livello internazionale, in particolare, “il filo conduttore di tutta questa nostra attività - ha aggiunto Turco - sarà quello di dare sostegno ai Paesi dell'Africa e dell'Europa orientale, dove la malattia è più diffusa e si sta espandendo a ritmi sempre più veloci. A tal fine il Centrosinistra ha già presentato al Parlamento un disegno di legge per risolvere il problema del debito dell'Italia con il Global Fund e perché sia garantito che le risorse stanziate per l'aids con la cooperazione siano davvero finalizzate e spese in tal senso''

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AIDS, una delle principali cause di morte nel 2030

fonte: Le Scienze

29-11-2006 Nel 1993, la Banca Mondiale finanziò uno studio, il Global Burden of Disease Project, che – condotto da ricercatori della Harvard University e dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) – fornisse una stima complessiva globale dei casi di morte e malattia classificati per età, sesso e causa. Di quello studio ora sono state aggiornate le proiezioni, che vengono pubblicate sull’ultimo numero di Plos Medicine.
Le proiezioni contemplano tre possibili scenari, in relazione allo sviluppo socio-economico mondiale: uno scenario di riferimento, uno scenario pessimistico che presuppone un più basso tasso di sviluppo, e uno ottimistico in cui tutti gli indicatori mostrano un rapido miglioramento. In tutti e tre gli scenari, da qui al 2020 la speranza di vita media aumenterà in tutto il mondo, mentre diminuirà la mortalità infantile dei bambini al di sotto dei cinque anni. Anche il numero di morti per malattie infettive diminuirà, con l’eccezione dell’AIDS, il numero delle cui vittime continuerà ad aumentare, così come quello dei morti per patologie non infettive, patologie cardiache e tumori in primo luogo, tanto che nel 2015 il numero di decessi correlati a patologie indotte dal fumo supererà del 50 per cento quello dei decessi da AIDS.
Nello scenario pessimistico nel 2030 le prime tre singole e specifiche cause di morte dovrebbero essere AIDS, depressione e infarto, mentre quello ottimistico prevede che al terzo posto si piazzino, spodestando l'infarto, gli incidenti stradali il cui numero potrebbe salire sensibilmente proprio in seguito ai progressi socio-economici.

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Il segreto della resistenza dell'HIV

fonte: Le Scienze

28-11-2006 Secondo stime recenti dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo il numero di soggetti infetti da HIV è arrivato a 39,5 milioni. Lo sperma rimane il maggiore veicolo di propagazione, sebbene la terapia antiretrovirale HAART (highly active antiretroviral therapy) riesca a sopprimere il virus nel sangue. La persistenza del virus HIV-1 nelle cellule dei testicoli, infatti, è tale da resistere anche alle terapie antiretrovirali più efficaci. Ma ora si è scoperto perché. I ricercatori hanno dimostrato la replicazione dell’HIV all’interno delle cellule immunitarie residenti nei testicoli.
Il gruppo guidato da Nathalie Dejucq-Rainsford dell’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (INSERM) che ha sede a Rennes, in Francia, ha esaminato il tessuto di testicoli alla ricerca di recettori per l’HIV. Si è così trovato che tutti i recettori cellulari necessari – CD4, CXCR4, CCR5, and DC-SIGN – erano presenti nelle cellule dei testicoli e in particolare nei macrofagi. Un’ulteriore conferma di ciò si è avuta dalle colture delle stesse linee cellulari. I tessuti testicolari che in vitro mantenevano la stessa architettura di quelli in vivo e continuavano a secernere testosterone erano in grado di supportare l’infezione da HIV-1. Il virus prodotto dalla coltura si è poi dimostrato pienamente funzionale.

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MINISTRO LIVIA TURCO PRESENTA GIORNATA MONDIALE AIDS E ULTIMI DATI SULLA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA

fonte: Ministero della Salute
27-11-2006 Lunedì 27 novembre alle ore 11, presso l’Auditorium del Ministero della Salute – Lungotevere Ripa, 1 - si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della “Giornata Mondiale Aids 2006” che si celebrerà il 1 dicembre. Nel corso della Conferenza saranno illustrati gli ultimi dati sulla diffusione dell’infezione e della malattia in Italia. Interverranno il Ministro della Salute Livia Turco, il Prof. Enrico Garaci, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il dott. Vincenzo Spadafora, Vice presidente vicario Unicef Roma, e la dott.ssa Francesca Racioppi dell’Oms Europa.

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Convegno: LE VIE D'USCITA DAL FUTURO. MONDI PROBABILI, PERSONE POSSIBILI

fonte: Dipartimento Dipendenze , Asl Città Di Milano
24-11-2006 L' 11 e 12 dicembre p.v. si terrà a Milano il convegno nazionale rivolto all’opinione pubblica e ai professionisti che si occupano di programmazione, progettazione e intervento nell'area delle dipendenze e delle attività socio-sanitarie correlate, con l’obiettivo di contribuire all’elaborazione di un rinnovato quadro concettuale sul fenomeno “droga”, delineando poi le sue possibili ricadute sulla progettazione e sulla programmazione delle strategie di prevenzione e di intervento.
Nella prima giornata qualificati Relatori, competenti in diverse discipline del sapere (Filosofia, Economia, Politica, Bio-Ingegneria, Mass Media, Urbanistica, Scienze Umane e Scienze Naturali), presenteranno contributi di riflessione in merito agli scenari ipotizzabili per il prossimo futuro e alle relative implicazioni sociali.
Nella seconda giornata all’interno di una più ampia riflessione sul futuro del sistema di intervento nel campo delle dipendenze - saranno illustrati riferimenti teorici, metodologia ed esiti della ricerca-studio “Prevo.Lab. Previsione dell’evoluzione dei fenomeni di abuso” e saranno presentati pubblicamente i risultati previsionali dell’andamento del consumo di sostanze per il triennio 2006-2009, nella popolazione generale del nostro Paese.
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