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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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Pubblicato uno studio su come gli allucinogeni interagiscono con i neuroni nel SNC

fonte: Neuron

01-02-2007 Sulla rivista Neuron è stato pubblicato uno studio che svela come gli allucinogeni, tra i quali gli acidi, LSD, la mescalina e i funghi magici esercitino i loro effetti sul nostro sistema nervoso centrale. Stuart Sealfon della Mount Sinai School of Medicine di New York spiega come queste sostanze interagiscano con un’intensita smisurata sugli stessi neuroni con cui agisce il neurotrasmettitore del buonumore, la serotonina.
Per leggere l'articolo in lingua originale cliccare qui.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Pubblicato Norme di viaggio e soggiorno per le persone sieropositive nel mondo.

fonte: LILA

24-01-2007 All'interno della sezione Pubblicazioni è stata inserita l'indagine della Ong Deutsche AIDS-Hilfe e.V, che descrive le norme di viaggio e soggiorno che vengono messe in atto verso le persone sieropositive. Emerge che in 106 paesi (su 170) esistono norme speciali contro le persone sieropositive. La traduzione è a cura di Lila - Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids
Le versioni in francese, tedesco e inglese del presente testo sono attualmente disponibili su http://www.aidsnet.ch/linkto/immigration ma verranno presto trasferite su www.eatg.org/hivtravel

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Ateneo Siena e Novartis contro Aids

fonte: Ansa
24-01-2007 (ANSA) - SIENA, 23 GEN - La Commissione Europea ha stanziato 15 milioni e mezzo di euro per un progetto finalizzato alla prevenzione dell'Hiv. Tra gli ideatori e i promotori del progetto figurano l'Universita' di Siena e Novartis Vaccines and Diagnostics. Il progetto ha l'obiettivo di favorire l'interazione di ricercatori, nel campo dell'Hiv/Aids, appartenenti a 32 istituzioni, incluse universita', istituti di ricerca governativi in 10 Paesi dell' Unione tra cui Italia, Gran Bretagna e Spagna.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Selenio efficace contro l’HIV

fonte: Le Scienze

23-01-2007 Una supplementazione alimentare di selenio sembra incrementare il livello ematico nel sangue e inibire la progressione del carico virale in pazienti affetti da HIV. È questo il risultato riportato in un articolo della rivista “Archives of Internal Medicine”. Com’è noto, i progressi ottenuti negli ultimi anni nel campo della terapia antiretrovirale (ART) ha dato ai soggetti infetti una aspettativa di vita molto maggiore. Tuttavia, per tenere sotto controllo il virus occorre una stretta aderenza alla terapia. Oltre a ciò, essa comporta un certo rischio di effetti tossici e di disfunzioni metaboliche. Barry E. Hurwitz e colleghi dell’Università di Miami, hanno condotto uno studio randomizzato in doppio cieco e placebo-controllato sull’integrazione alimentare con selenio in 262 pazienti con HIV. I parametri clinici utilizzati per la valutazione sono stati i livelli ematici di selenio, il conteggio dei CD4 (che misurano lo stato del sistema immunitario e il rischio di sviluppare patologie secondarie), la carica virale dell’HIV (il numero di copie del virus nel sangue) e lo screening per l’epatite C. Dopo nove settimane 174 pazienti hanno completato il test. Nel gruppo di trattamento il livello medio di selenio era aumentato, così come il conteggio dei CD4, mentre la carica virale era diminuita. "L’esatto meccanismo con cui il selenio influenza la replicazione virale dell’HIV-1 non è noto, sebbene nella letteratura vengano proposte diverse possibilità”, scrivono gli autori. “Un’ipotesi è che le proprietà antiossidanti del selenio possano riparare il danno indotto alle cellule immunitarie dall’ossigeno, che viene prodotto in quantità maggiori dall’organismo di un paziente con HIV. Tuttavia occorreranno ulteriori ricerche per confermare questa spiegazione.” Una conclusione positiva si può comunque trarre: il risultato suggerisce la supplementazione con selenio come metodo semplice, sicuro e poco costoso per supportare la terapia.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Aumenta la nicotina nelle sigarette

fonte: Le Scienze

19-01-2007 La ricerca ha riguardato le sigarette delle maggiori marche vendute nello Stato del Massachusetts, negli Stati Uniti tra il 1997 e il 2005. La verifica delle quantità di nicotina in esse contenute ha dato risultati piuttosto inquietanti, che indicano un costante incremento di circa l’1,6 per cento ogni anno, per una percentuale complessiva sui nove anni dell’11 per cento. Ad affermarlo sono i ricercatori dell’Harvard School of Public Health (HSPH) nel rapporto "Trends in Smoke Nicotine Yield and Relationship to Design Characteristics Among Popular U.S. Cigarette Brands" presentato oggi nella sede dell’istituto e disponibile online. Le analisi sono state effettuate da un gruppo di ricerca del Tobacco Control Research Program del HSPH coordinato da Howard Koh, che così ha commentato i risultati: "le sigarette sono dispositivi di somministrazione di farmaci attentamente calibrati, progettati per perpetuare la pandemia del fumo di tabacco. Le informazioni precise su questi prodotti sono tenute in segreto, nascoste al pubblico. Ma le richieste di una più stringente normativa su questo argomento potrebbe in futuro cambiare le cose”.
Secondo le stime che riguardano il mercato nordamericano, il fumo di sigaretta causa circa 438.000 morti premature ogni anno negli Stati Uniti. Nello stesso arco di tempo circa 900.000 persone diventano dipendenti dal fumo, principalmente per il contenuto di nicotina delle sigarette.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Pubblicata la guida BMA per il trattamento della gambling addiction

fonte: Addiction
19-01-2007 Pubblicata la guida della British Medical Association (BMA) sul gioco d'azzardo e il trattamento della sua dipendenza: Gambling addiction and its treatment.
Per scaricarla visitare il sito Addiction o andare alla sezione Pubblicazioni del portale Dronet.org

Staff Dronet

CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Nuovo rapporto UNICEF su infanzia e HIV/AIDS

fonte: UNICEF

17-01-2007 Un anno fa, l'UNICEF e i suoi alleati hanno lanciato la campagna "Uniti per i bambini, Uniti contro l'AIDS" per sottolineare che i bambini sono il volto nascosto di questa pandemia. Il nuovo rapporto "Children and AIDS - A stocktaking report" ("Bambini e AIDS - un bilancio"), lanciato oggi dall'UNICEF, evidenzia i risultati raggiunti da alcuni paesi nella prevenzione della trasmissione da madre a figlio dell'HIV e nella disponibilità di trattamenti farmacologici per i bambini con portatori di HIV/AIDS. «È urgente aiutare i bambini colpiti dall'HIV/AIDS», ha dichiarato il Direttore esecutivo dell'UNICEF Ann Veneman. «La campagna "Uniti per i bambini. Uniti contro l'AIDS" si concentra sull'assicurare cure ai bambini sieropositivi, prevenire la trasmissione madre-figlio e assistere i bambini rimasti orfani a causa dell'HIV/AIDS. Dobbiamo potenziarne l'impatto per raggiungere risultati positivi per i bambini.»
Prevenzione della trasmissione madre-figlio
Prevenire la trasmissione dell'HIV da madre a figlio ed evitare il contagio delle madri è della massima importanza. Secondo le stime, nel 2006 sono 530.000 i casi di nuovo contagio tra i bambini sotto i 15 anni, dovuti soprattutto alla trasmissione madre-figlio; e senza trattamenti, il 50% dei bambini colpiti morirà prima di aver compiuto due anni. Il bilancio tracciato dal Rapporto UNICEF, tuttavia, segnala notevoli progressi. Alcuni paesi ad alta diffusione, nell'Africa meridionale e orientale, hanno raggiunto risultati significativi nella prevenzione della trasmissione del virus da madre a figlio. In Namibia, la percentuale di donne in gravidanza affette dall'HIV che ha ricevuto antiretrovirali per prevenire la trasmissione dell'HIV ai propri figli è aumentata dal 6% nel 2004 al 29% nel 2005. In Sudafrica la percentuale è passata dal 22% nel 2004 al 30% nel 2005. Malgrado questi progressi, però, è ancora vergognosamente bassa la percentuale di donne in gravidanza sieropositive che ricevono terapie antiretrovirali. Nel 2005, si stima che soltanto il 9% delle donne sieropositive in gravidanza, nei paesi a reddito medio-basso, abbia ricevuto terapie antiretrovirali per prevenire la trasmissione ai propri figli, rispetto al 3% nel 2003.
Accesso alle terapie
Il rapporto sottolinea il consistente aumento nella fornitura di trattamenti farmacologici per i bambini con HIV/AIDS, risultato ottenuto grazie al maggior numero di test effettuati, al miglioramento della professionalità del personale medico-sanitario, all'abbassamento dei prezzi dei farmaci e a formulazioni più semplici. Diversi paesi - tra cui Botswana, India, Ruanda, Sud Africa e Thailandia - sono riusciti ad aumentare la diffusione della terapia antiretrovirale per i bambini, integrandola nei programmi e nei luoghi di cura per gli adulti. A livello globale, soltanto un bambino ogni 10 che avrebbero bisogno della terapia antiretrovirale ne può disporre, e soltanto il 4% dei bambini nati da madri sieropositive riceve una terapia profilattica per prevenire infezioni opportunistiche che possono essere fatali. I prezzi dei farmaci antiretrovirali per i bambini sono drasticamente calati durante gli scorsi 12-18 mesi. La Clinton Foundation HIV/AIDS Initiative ha negoziato una riduzione del costo degli antiretovirali pediatrici a meno di 0,16 dollari al giorno (60 dollari l'anno), cercando di stimolare una competizione nello sviluppo di formulazioni pediatriche.
Prevenire nuove infezioni
Il rapporto evidenzia una rinnovata attenzione, nelle strategie di prevenzione, alla necessità di concentrarsi sugli adolescenti e i giovani più a rischio, un gruppo che comprende anche le giovani donne. A livello globale, il numero di giovani donne contagiate è più alto rispetto agli uomini. In Costa d'Avorio e in Kenia, per esempio, la proporzione è di un ragazzo contagiato per ogni 5 ragazze. Nuove prove raccolte indicano che il declino della diffusione dell'HIV in Kenia, nelle aree urbane della Costa d'Avorio, nel Malawi e nello Zimbabwe, e nelle aree rurali del Botswana, è dovuto all'adozione di comportamenti sessuali più sicuri da parte dei giovani. In più di 70 paesi esaminati, il ricorso ai test e ai servizi di consultorio è passato da circa 4 milioni di persone nel 2001 a 16,5 milioni nel 2005.
Sostegno agli orfani e ai bambini a rischio
La disparità fra orfani e non orfani nell'accesso all'istruzione è stata significativamente ridotta in molti paesi, secondo il rapporto, anche grazie all'abolizione delle tasse scolastiche. Il rapporto evidenzia che raccogliere e disaggregare i dati per genere e gruppo di età è una delle più essenziali, semplici ed efficaci vie per inserire i bambini nell'agenda sull'AIDS. Il rapporto utilizza per la prima volta una linea di riferimento con cui confrontare i dati nuovi e acquisiti, per individuare trend chiari per quanto concerne i bambini e l'HIV/AIDS.
Informazioni sul Rapporto
Il rapporto "Children and AIDS" riassume i progressi ottenuti su questa problematica da quando la campagna "Uniti per i bambini, Uniti contro l'AIDS" è stata lanciata, nell'ottobre 2005, dalle Nazioni Unite sotto la guida dell'UNICEF. La campagna "Uniti per i bambini. Uniti contro l'AIDS" è incentrata sui bisogni dei bambini in quattro aree: prevenire la trasmissione dell'HIV da madre a figlio; provvedere alle cure pediatriche; prevenire il contagio tra gli adolescenti e i giovani; proteggere e aiutare i bambini colpiti dall'HIV/AIDS.
Per scaricare il rapporto cliccare qui

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Gioco d'azzardo: allarme dipendenza fra giovani e donne in Inghilterra

fonte: Addiction

16-01-2007

A nation of gambling addicts, un paese di dipendenti da gioco d'azzardo. E' il tema che campeggia questa settimana sulla copertina dell'Independent on Sunday.
Un servizio esclusivo sull'allarme lanciato dai medici britannici sulla preoccupante diffusione del gioco d'azzardo e delle patologie a esso correlate fra teenager e donne del Regno Unito annuncia una ricerca che verrà presentata alla stampa domani dalla British Medical Association (BMA).


Diamo anticipazione di alcuni numeri del rapporto; in UK:

  • si stimano in 300.000 i dipendenti da gioco d'azzardo
  • il 75% dei giovani fra i 12 e i 15 anni gioca alle slot machines
  • sono 26.000 i punti vendita di biglietti di lotterie e scommesse
  • nel 2006 i centri di aiuto hanno ricevuto 40.000 telefonate
  • ammonta a 40 miliardi di sterline il business annuale del gioco.

Ma "i numeri sono destinati a crescere rapidamente a causa della liberalizzazione del gioco e della proliferazione delle scommesse anche tramite i cellulari", ha dichiarato all'Independent il prof. Mark Griffiths, direttore dell'International Gaming Research Unit alla Nottingham Trent University e coautore del BMA report.



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CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Cancro & cocaina e ecstasy

fonte: ECPLANET Quotidiano tecnologico e scientifico

16-01-2007 Cancro e mutazioni genetiche: ecco i danni provocati da cocaina ed ecstasy. Agiscono sul Dna, provocandone delle mutazioni, e il loro utilizzo aumenta il rischio di cancro. Sono l’ecstasy e la cocaina, le droghe più diffuse tra giovani e atleti. È la sensazionale scoperta dei ricercatori dell'Ibba – Cnr di Pisa dopo uno studio, unico al mondo, durato oltre tre anni L'ecstasy e la cocaina, ovvero le droghe più diffuse e consumate soprattutto dai giovani e dagli sportivi, specie del settore amatoriale, oltre a essere tossiche e creare dipendenza agiscono direttamente a livello del Dna trasformandolo e provocandone delle mutazioni. A scoprire la genotossicità di queste droghe sono stati i ricercatori del reparto di Mutagenesi e differenziamento della sezione di Pisa dell'Ibba - Cnr, Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio nazionale delle ricerche.
Lo studio, durato oltre tre anni e oggetto delle tesi di laurea di Dinuccio Dinucci e Giuseppe Mauceli, è stato realizzato in collaborazione con Mario Giusiani, tossicologo dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Pisa. Giusiani, oltre a fornire il materiale per gli esperimenti, si è occupato della caratterizzazione chimico-analitica. “La cocaina e l'ecstasy si sono rivelate più pericolose di quanto sapevamo”, sottolinea Giorgio Bronzetti, responsabile scientifico del reparto dell'Ibba - Cnr. “Queste droghe, infatti, oltre a tutti gli aspetti tossicologici, aggrediscono il Dna provocandone delle mutazioni, cioè alterando il materiale ereditario.
Ciò solleva molte preoccupazioni sugli effetti che si possono avere nelle generazioni future. Inoltre”, continua Bronzetti, “se consideriamo la stretta relazione tra mutagenesi e cancerogenesi, si può affermare che tali droghe possono essere causa di neoplasie”. In base ai risultati ottenuti su sistemi submammiferi, i ricercatori dell'area San Cataldo di Pisa hanno inoltre dimostrato la stretta dipendenza che esiste tra dose ed effetto. In altre parole, l'assunzione prolungata nel tempo aumenta il danno a livello del Dna. Un pericolo questo sottovalutato dai consumatori di droghe e dai tanti atleti impegnati in sport che, necessitando una prolungata resistenza come per esempio il ciclismo, utilizzano dopanti contenenti cocaina.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Tabagismo e TBC

fonte: Le Scienze

16-01-2007 Sono ancora 2 milioni i decessi annui che si verificano nel mondo a causa della tubercolosi, la maggior parte dei quali nei quali nei paesi in via di sviluppo. Sempre in questi paesi vivono circa 900 milioni degli 1,1 miliardi di fumatori del mondo, e la circostanza non è casuale, stando a quanto affermano i ricercatori della Harvard School of Public Health (HSPH) sulla rivista online PloS Biology.
Da una sistematica meta-analisi dei dati epidemiologici volta a valutare l’associazione tra fumo, fumo passivo, inquinamento degli ambienti chiusi e tubercolosi è stata infatti rilevata una significativa correlazione statistica. Tutte queste condizioni, in sostanza, rappresenterebbero fattori di rischio per l’insorgenza della malattia.
"I dati raccolti suggeriscono che in confronto con i non fumatori, i fumatori hanno un rischio di contagio doppio. Le implicazioni santarie a livello globale sono serie e perciò da tenere in considerazione”, ha spiegato Megan Murray, docente di epidemiologia della HSPH. "Da quando il tabagismo è aumentato nei paesi in via di sviluppo, una considerevole parte della prevalenza della tubercolosi è da attribuire a tale fattore. In tutto il mondo le campagne contro il fumo di sigaretta avranno un motivo in più per essere avviate e sostenute."

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

 
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