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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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Convegno Nazionale Tabagismo: italiani fumano di più, secondo ISS

fonte: ISS

31-05-2007 L’abitudine al fumo è sempre molto diffusa tra gli italiani. Aumenta inoltre il numero delle sigarette fumate: una in più al giorno a testa. Per questo l’ISS insiste sulla prevenzione e investe, nel contempo, sul progetto MILD per la ricerca di metodi di diagnosi precoce del tumore al polmone. Rimane alto il numero dei fumatori in Italia e sono ancora tanti i giovani col vizio della sigaretta: rispettivamente il 23,5% della popolazione di 15 anni e più e il 20% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Aumenta oltretutto, tra gli adulti, il numero delle sigarette fumate quotidianamente: una in più a testa rispetto allo scorso anno. Lo rivela un’indagine della Doxa, commissionata dall’Istituto Superiore di Sanità, presentata oggi nel corso del IX Convegno Nazionale su Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale in corso all’ISS. “Gli italiani continuano a fumare e, anzi, fumano di più, passando da una media di 13 sigarette al giorno consumate nel 2006 ad una di 14 nel 2007. Il “problema fumo” dunque è ancora presente nel nostro Paese ed è un’ “emergenza” che riguarda 12 milioni di italiani, di cui un milione e 200mila giovani tra i 15 e i 24 anni e ben 130mila giovanissimi tra i 15 e i 17 anni di età – afferma Enrico Garaci, Presidente dell’ISS – La migliore strategia è attualmente la prevenzione, ma sul fronte della ricerca abbiamo deciso intanto di investire, in collaborazione con Alleanza contro il Cancro, un milione di euro circa nel progetto MILD (Multicenter Italian Lung Cancer Detection) condotto dall’Istituto Tumori di Milano che ha attualmente pubblicato i suoi primi risultati su Journal of the American Medical Association (JAMA). Ed è stato proprio valutando questi risultati che abbiamo deciso di estendere questo studio in tutto il Paese con l’obiettivo di arruolare in tre anni 10mila soggetti a rischio per verificare l’efficacia degli screening di massa ai fini di una riduzione della mortalità per carcinoma polmonare”. I dati dell’Osservatorio fotografano la realtà del “problema fumo” sotto diverse prospettive: “In assoluto il fumo di tabacco è la principale causa di malattie e di morti evitabili – dichiara Piergiorgio Zuccaro, direttore dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS – e la dipendenza che provoca è il vero motivo per cui in Italia il 27,9% degli uomini e il 19,3% delle donne sono fumatori. Il fumatore con una sola sigaretta inserisce nel proprio organismo più di 4000 sostanze, molte di queste tossiche e cancerogene (ammine aromatiche, benzene, piombo, cadmio, N-nitrosammine, idrocarburi policiclici aromatici). Per questo motivo possiamo affermare che il fumo è la droga che provoca più morti ed è sempre tagliata male”.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno invia articolo
 

Dipendenze Verona Congress: si abbassa età consumo droghe, aumentano patologie psichiatriche correlate, si allunga il ritardo di accesso ai servizi di trattamento

fonte: ORD Veneto

31-05-2007 VERONA - Si abbassa l'età dei consumatori di droga a 13 – 15 anni; i consumi si orientano alle sostanze stimolanti (cannabinoidi, cocaina, ecstasy), ma allo stesso tempo aumenta l'uso di alcol, usato spesso in poliassunzione con altre droghe; aumentano i consumi nel genere femminile, aumentano le patologie psichiatriche correlate all'uso prolungato di sostanze. Sul versante del trattamento, si osserva un crescente ritardo nell'accesso ai servizi preposti (Sert) a 6 – 9 anni. Sono i dati tendenziali dei nuovi scenari del fenomeno della diffusione di droga e alcol fra i giovani presentati oggi a Verona al congresso nazionale "Dipendenze: nuovi scenari e nuovi approcci", organizzato dal Dipartimento delle Dipendenze dell'Azienda ULSS 20 di Verona nell'ambito del Progetto Regionale Formazione Rete Informatica della Regione del Veneto, con il patrocinio del Ministero della Salute, del Ministero della Solidarietà Sociale e delle Nazioni Unite (Office of Drugs and Crime). “Il mercato della droga assomiglia sempre più al mercato dei prodotti commerciali tradizionali – ha illustrato in apertura il dott. Giovanni Serpelloni, direttore dell'Osservatorio Regionale sulle Dipendenze del Veneto e direttore del Dipartimento Dipendenze ULSS 20 di Verona – Al pari di qualsiasi prodotto commerciale l'acquisto di sostanze è legato alla soddisfazione di bisogni indotti dall'interazione tra singolo e contesto: la droga diventa prodotto, l'offerta viene diversificata dagli spacciatori per rispondere ai diversi bisogni dei consumatori, la dipendenza dalla sostanza non è che un meccanismo di fidelizzazione del cliente. C'è di più: quasi sempre l'iniziazione avviene tramite un conoscente fiduciario che offre gratis il primo assaggio”. “Per queste ragioni – ha proseguito il dott. Serpelloni – ogni intervento di prevenzione deve essere pensato e realizzato nella logica commerciale del marketing e alla comunicazione strategica, discipline che in altri campi si sono mostrate efficaci nel condizionare l'acquisizione di comportamenti positivi e, nel nostro caso, utili alla salute e al benessere delle persone, in modo da proporre ai giovani stili di vita sani e modelli di gratificazione alternativi a droghe e alcol; in altre parole, bisogna costruire e comunicare efficacemente ai clienti una nuova offerta preventiva in grado di competere con quella degli spacciatori e di quanti, in qualche modo, costituiscono ancora lobbies pro-droga a cui è necessario contrapporre lobbies testimoni e promotori di stili di vita sani, cioè contro ogni tipo di droga”. “A Verona, ad esempio, - ha concluso il dott. Serpelloni – stiamo per dare vita a un Consorzio Etico cittadino finalizzato testimoniare e promuovere stili di vita sani alternativi a droghe e alcol, a cui stanno già aderendo personaggi di spicco del mondo dell'industria e dello spettacolo, che con la loro fattiva partecipazione hanno deciso di farsi portavoce di questo messaggio nei rispettivi ambiti del loro operare”.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno invia articolo
 

31 maggio: giornata mondiale senza tabacco; ISS presenta a Roma rapporto nazionale 2006 su fumo; a Verona si apre il congresso nazionale sulle Dipendenze

fonte: ISS

30-05-2007 Domani è la giornata mondiale senza tabacco. A Roma si terrà presso l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) il IX Convegno nazionale su "Tabagismo e Servizio sanitario nazionale". L'incontro è organizzato dal Ministero della Salute, dall'ISS, dall'Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri" e dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori. Durante il convegno l'Osservatorio Fumo Alcol e Droga (OSFAD) dell'ISS presenterà il rapporto nazionale 2006 sul fumo in Italia. Sempre domani a Verona si apre il congresso nazionale su "Dipendenze: nuovi scenari e nuovi approcci", organizzato dal Dipartimento delle Dipendenze dell'Azienda ULSS 20 di Verona nell'ambito del Progetto Regionale Formazione Rete Informatica della Regione del Veneto, con il patrocinio del Ministero della Salute, del Ministero della Solidarietà Sociale e delle Nazioni Unite (Office of Drugs and Crime). Maggiori informazioni e materiali del congresso al link Dronet Dipendenze.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Le tecniche di neuroimmagine nello studio delle dipendenze: rassegna NIDA su Perspectives

fonte: NIDA

29-05-2007 Risonanza magnetica strutturale (MRI), risonanza magnetica funzionale (fMRI), risonanza magnetica spettroscopica (MRS), tomografia a emissione di positroni (PET), tomografia computerizzata a emissione di singolo fotone (SPECT). Sono le tecniche di neuroimmagine che oggi vanno per la maggiore nel campo delle neuroscienze grazie alla loro indiscutibile utilità nello studio in vivo di strutture e funzioni cerebrali. Con la MRI si può "mappare" il cervello per morfologia e composizione dei tessuti; con la fMRI si possono visualizzare i cambiamenti di ossigenazione e di flusso sanguigno associati all'attività cerebrale; con la MRS si possono misurare metabolismo e processi fisiologici; con la PET si possono quantificare i processi biochimici e farmacologici, incluso il metabolismo del glucosio, distribuzione e cinetica delle sostanze, l'interazione recettori - ligandi; con la SPECT si possono rilevare le funzioni fisiologiche, i processi biochimici e farmacologici, misurare l'interazioni recettori - ligandi. L'ultimo numero di Perspectives, periodico del NIDA, dedica un ampio articolo (“Imaging the addicted human brain”) alle tecniche di neuroimmagine applicate allo studio delle dipendenze. Sono state proprio queste metodologie non invasive di indagine a fornire negli ultimi 25 anni le prove scientifiche principali del fatto che la dipendenza è una malattia cronica, consentendo ai ricercatori di osservare sia l'effetto delle droghe nel momento stesso in cui agiscono sul SNC sia le conseguenze persistenti di un loro uso ripetuto, che porta il soggetto alla dipendenza. Gli studi di neuroimmagine hanno esteso la conoscenza sugli effetti neurobiologici delle sostanze spiegando inoltre le cause e i meccanismi della vulnerabilità di alcuni soggetti nei confronti delle droghe. “Un giorno – dice Nora Volkov, direttore NIDA e coautore dell'articolo – potremo usare questi strumenti di indagine anche in ambito clinico per diagnosticare lo stato di dipendenza dei pazienti, indirizzarli alle strutture di cura più appropriate, monitorare periodicamente la risposta dell'organismo alle diverse terapie”.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Giovani e alcol: nuove guide di prevenzione per famiglie, educatori e comunità pubblicate dal Dipartimento Salute USA

fonte: US Dept. of Health

28-05-2007 A distanza di pochi mesi dal Call to Action per rchiamare l'attenzione sulla preoccupante diffusione dell'alcol fra i giovani americani, il Surgeon General americano Kenneth Moritsugu (Dipartimento Salute USA) ha pubblicato un manuale per la prevenzione e la riduzione dell'alcolismo giovanile in ter versioni: una per le famiglie, una per gli educatori, una per le comunità. Dopo una breve rassegna dei dati sulla prevalenza del fenomeno (10,8 milioni di giovani fra i 12 e i 20 anni in USA hanno problemi con l'alcol, che consumano più di tabacco e altre droghe) e i pericoli dell'assunzione di alcol per la salute propria e altrui, nei manuali vengono date indicazioni per l'attuazione di una prevenzione continuativa, integrata, in cui tutti gli attori devono impegnarsi, ciascuno nel proprio ambito di "competenza" rispetto al minore.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Cannabis: se assunta in gravidanza può danneggiare cervello feto

fonte: University of Aberdeen

25-05-2007 Un gruppo di ricerca scozzese - parte di un team internazionale impegnato nello studio dello sviluppo del cervello umano coordinato da Tibor Harkany del Karolinska Institute di Stoccolma - ha scoperto che se una donna assume cannabis durante la gravidanza rischia di danneggiare il cervello in via di costruzione del feto. I ricercatori dell'Istituto di Scienze Mediche della Aberdeen University hanno infatti scoperto, come riporta una nota stampa della stessa unievrsità, che gli endocannabinoidi (molecole presenti naturalmente nel cervello umano) hanno un ruolo nel controllo dello sviluppo del sistema nervoso dell'embrione; per questo ritengono che se una donna in gravidanza fuma marijuana rischia di compromettere seriamente questo processo estremamente complesso e delicato, in quanto il THC può interferire con i segnali che vengono usati per “cablare i circuiti” nella modalità corretta nel cervello del feto. Nello sviluppo ulteriore del cervello potrebbero verificarsi problemi funzionali e danno cerebrale. Lo studio è pubblicato sull'ultimo numero di Science.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Dipendenza e disturbi mentali: a San Diego NIDA dà lezioni a psichiatri americani

fonte: NIDA

25-05-2007 Lo stato dell'arte su dipendenza e disturbi mentali. E' quello che si è visto illustrato in un programma di ricerca di tre giorni all'interno del 160° meeting annuale degli psichiatri americani dell'APA, conclusosi oggi nella città di San Diego. Il titolo? “The science of addiction: translating new insights into better psychiatric practice”. Ovviamente promosso dal National Insitute on Drug Abuse (NIDA), il cui direttore, Nora Volkov, esortando (da psichiatra che si occupa di dipendenze) la comunità degli psichiatri ad approfondire le loro conoscenze in merito alla relazione frequente in un unico soggetto di patologie da uso e dipendenza da sostanze e disturbi mentali, ha sentenziato: “la ricerca ci ha dimostrato che la dipendenza è una malattia che può essere curata con successo, ma questo non può accadere se i problemi non vengono diagnosticati”. Il contributo del Nida al meeting APA ha fatto principalmente riferimento alla recente pubblicazione dell'Istituto “The Science of Addiction”, in cui vengono messe in luce le ragioni scientifiche che spingono le persone ad assumere droghe, il perché alcuni soggetti diventano dipendenti altri no, i meccanismi di azione delle droghe nel cervello, come la dipendenza può essere curata. Fra gli argomenti relazionati alla tre giorni: interazioni tra fattori genetici e ambientali nello sviluppo umano, variabili genetiche nella risposta allo stress, comportamenti compulsivi e dipendenza, assunzione di cannabis e psicosi negli adolescenti, obesità e dipendenza, categorie e dimensioni nel contesto clinico e di ricerca della classificazione diagnostica per il DSM-V (la cui pubblicazione è prevista per il 2010), ricerca attraverso neuroimaging, promesse farmacologiche per il trattamento della dipendenza da cocaina, trattamento della dipendenza nel sistema carcerario, assessment strutturale e funzionale dell'adolescente, esposizione prenatale alla nicotina, innovazioni nel trattamento del disturbo da uso di sostanze nell'adolescente. Si attendono con estremo interesse gli atti di questa tre giorni, che vi proporremo a stretto giro non appena disponibili.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Endocannabinoidi: nuova ricerca alla Buffalo's

fonte: Uni. Buffalo RIA

23-05-2007 Una nuova ricerca sugli endocannabinoidi (“the brain's own marijuana”) e la loro funzione nella regolazione dello stress, dei comportamenti stress-relati e dell'ansia è stata attivata alla University at Buffalo's Research Institute on Addictions (RIA), con grant quinquennale di 1,7 milioni di USD da parte del National Institute of Mental Health (NIMH). Secondo Samir Haj Dahmane, neuroscienziato direttore della ricerca, “è noto che una delle motivazioni principali dell'assunzione di marijuana è quella di alleviare lo stress, ma dato che la marijuana può creare dipendenza non può venire usata nel trattamento dei disturbi dell'umore tipo stress e ansia; una strategia alternativa può essere quella di puntare sugli endocannabinoidi”. Il successo di una strategia di questo tipo – spiegano i ricercatori della Buffalo – richiede una maggiore comprensione di come gli endocannabinoidi moderano i comportamenti stress-relati e come lo stress e i cd. “ormoni dello stress” attivano il sistema degli endocannabinoidi. I risultati della nuova ricerca, basata sull'integrazione dell'approccio elettrofisiologico, farmacologico e neurochimico, potranno consentire lo sviluppo di una migliore farmacoterapia dei disturbi dell'umore.

Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

E' scomparso il professor Carlo Vetere

fonte:
22-05-2007 Si è spento ieri a Roma un caro amico: il professor Carlo Vetere, direttore responsabile del Bollettino per le Farmacodipendenze e l'Alcoolismo. Nel ricordarLo con affetto e sincera commozione, ci uniamo al dolore della famiglia e di quanti lo hanno conosciuto. Noi tutti ricordiamo con stima e riconoscenza il suo instancabile lavoro di aggiornamento e ricerca che da sempre condivideva con generosità ed entusiasmo con tutti gli operatori delle dipendenze. Un grande grazie per tutto quello che ci ha insegnato e donato in questi anni, con modestia e spirito di servizio, ricordandolo sempre per la sua intelligente simpatia oltre che professionalità.

Giovanni Serpelloni

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Nuove dipendenze: in USA 10% giovani abusa di medicinali per la cura della tosse; prevenzione interattiva CHPA con “FiveMoms.com”

fonte: Boston University

17-05-2007 Nuovo allarme lanciato dalla Consumer Healthcare Products Association (CHPA), l'associazione americana dei produttori di farmaci da banco. Riguarda il crescente abuso da parte dei giovani americani di medicinali per la cura della tosse. Secondo Partnership for Drug-Free America, il fenomeno riguarderebbe un giovane su 10, con assunzioni dalle 25 alle 50 volte superiori rispetto alle dosi terapeutiche. Il problema è che sono farmaci da banco, sciroppi, tavolette, capsule in gel che non necessitano di prescrizione medica. L'abuso di questi medicinali, che hanno come principio attivo il destrometorfano (DXM), può causare seri problemi cognitivi, quali psicosi, ideazione paranoide, trance e stati dissociativi. CHPA ha lanciato in questi giorni “FiveMoms.com”, campagna di prevenzione innovativa che fa perno su un blog curato da 5 madri le cui famiglie sono state toccate dal problema, che contiene utili raccomandazioni e informazioni su come individuare segni e sintomi comportamentali dell'abuso di questi farmaci da parte dei figli. “Il problema, sottolinea Shannon Miller, professore di psichiatria della University of Cincinnati – come riporta Join Together, newsletter della Boston University -, è che ad oggi non è stata ancora messa a punto una terapia farmacologica né forme di intervento specifiche per il trattamento di questa patologia”.

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