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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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Europa: guida sotto effetto droghe e consumi minori 15 anni; anticipazioni sulla Relazione annuale EMCDDA 2007

fonte: EMCDDA

05-11-2007 Appuntamento giovedì 22 novembre alle ore 10.00 presso la Sala Stampa del Parlamento europeo di Bruxelles per la presentazione della Relazione annuale sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa 2007 dell'Agenzia europea sulle droghe di Lisbona (EMCDDA). Contemporaneamente verranno messi in rete tutti i documenti del rapporto ai seguenti link: http://...annualreport.cfm oppure al feed RSS http://...nnodeid=19049. La relazione e la cartella informativa per la stampa saranno disponibili in 23 lingue (21 UE più norvegese e turco) e corredati da tre Questioni specifiche in inglese. Alcune anticipazioni: quest’anno gli approfondimenti riguarderanno la guida sotto l’effetto della droga, il consumo di droga e i problemi correlati tra i minori di 15 anni, l’impatto del consumo di cocaina e crack sulla salute pubblica. Contemporaneamente, l’OEDT pubblicherà il Bollettino statistico 2007, una pubblicazione in rete che riporta oltre 400 tavole e grafici statistici, a sostegno di gran parte delle analisi della relazione di quest’anno. I Profili dei dati a livello nazionale completeranno il quadro, fornendo una sintesi grafica degli aspetti principali della situazione della droga nei vari paesi. Saranno altresì disponibili le Relazioni nazionali (in inglese) dei punti focali della rete Reitox — tra le fonti principali della Relazione annuale 2007 — che presentano un’immagine generale del fenomeno della droga nei singoli paesi. La Relazione annuale sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa presenta dati raccolti nei 27 Stati membri dell’UE, in Norvegia e Turchia. I singoli capitoli dedicati ciascuno ad un determinato tipo di droga presentano una panoramica europea aggiornata della prevalenza e dei modelli di consumo, offerta e disponibilità, nonché dei tipi di trattamento e altri interventi. Detti capitoli sono corredati da ulteriori sezioni concernenti: tendenze nuove ed emergenti in materia di droga; misure politiche e legislative; modalità di intervento in risposta ai problemi della droga; malattie infettive e decessi droga-correlati.

Staff Dronet

CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Cocaina: l'hanno provata 12 milioni di europei

fonte: EMCDDA

29-10-2007 Il 3,5% degli europei assumono o hanno assunto nella loro vita la cocaina per un totale di 12 milioni di persone. Sono i dati che si leggono sull'ultimo numero di Drugs in Focus, bollettino dell'European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA). Solo nell'ultimo anno hanno assunto cocaina 4,3 milioni di europei (1,3%). Allo stesso tempo negli utlimi 10 anni sono cresciute la vendita di cocaina, l'uso e i problemi ad esso collegati, parallelamente al suo drastico calo di prezzo. Vi sono però delle differenze significative del trend nei diversi paesi europei. In Italia, Spagna e Gran Bretagna i consumi sono cresciuti di molto, rispetto agli altri Paesi. Sul versante della cura della dipendenza, si rileva una crescita anche delle richieste di trattamento per cocaina. EMCDDA sottolinea la necessità di definire un trattamento specifico per la dipendenza da cocaina che tenga in considerazione le tre tipologie di consumo, da parte rispettivamente dei soggetti socialmente integrati, degli assuntori di oppioidi, dei marginalizzati consumatori di crack. Questi tre gruppi differiscono infatti per modalità d'assunzione (pattern), condizioni di salute e stili di vita.

Staff Dronet

CATEGORIA: Europee TIPO: Scientifiche invia articolo
 

ONU: Consorzio Etico Città di Verona "modello vincente" contro le droghe

fonte: Consorzio Etico

23-10-2007 “L'approccio basato sul coinvolgimento coordinato di tutte le componenti della comunità locale appare vincente nel prevenire le forme di disagio giovanile più a rischio per l'uso di droghe, l'abuso di alcolici e lo sviluppo delle dipendenze da sostanze. In particolare, sento il dovere di sottolineare l'importanza nel progetto del coinvolgimento attivo dei giovani e del lavoro con le famiglie al fine di promuovere stili di vita salutari”. Sono le parole con le quali Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell'United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), ha motivato la concessione del patrocinio ONU al Consorzio Etico Città di Verona per la salute dei giovani contro tutte le droghe e l'abuso di alcol, esprimendo apprezzamento nei confronti dell'iniziativa e formulando gli auguri per una “piena riuscita del programma”. “Il patrocinio dell'ONU al Consorzio Etico – ha dichiarato il direttore del Dipartimento delle Dipendenze dell'ULSS 20 di Verona, ideatore e promotore del Consorzio Etico, Dott. Giovanni Serpelloni – è un riconoscimento importante. Ringrazio quanti hanno condiviso con noi l'idea contribuendo sin dalle prime fasi di studio del progetto alla nascita di questa community, finalizzata a proporre ai giovani stili di vita sani liberi da alcol e droghe. Il Consorzio Etico, per l'ONU modello di prevenzione innovativo e vincente, può essere replicabile anche in altre città italiane. A tale proposito inviteremo a breve i Sindaci delle maggiori città a farsi parte attiva nella promozione di una rete di community contro le droghe in tutto il Paese”. Il Consorzio Etico Città di Verona per la salute dei giovani contro tutte le droghe e l'abuso di alcol è una community contro tutte le droghe nata nel 2007 e formata da opinion leader che intendono testimoniare il valore di stili di vita sani e gratificanti senza l'uso di sostanze e l’abuso di alcol, facendosi parte attiva nella diffusione dei Principi della Dichiarazione etica contro l’uso di sostanze stupefacenti della Regione del Veneto. Ideato e coordinato dal Dott. Giovanni Serpelloni, è promosso dal Dipartimento Dipendenze ULSS 20 in collaborazione con il Comune di Verona.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Metadone e Buprenorfina: attenzione all'uso improprio; i risultati di uno studio australiano

fonte: OfSubstance

11-10-2007 Metadone e buprenorfina si sono dimostrati validi farmaci nel trattamento della dipendenza da eroina, ma possono diventare pericolosi per la salute se usati impropriamente, ad esempio se iniettati, oppure se assunti da persone a cui non sono stati prescritti. Il numero di ottobre di OfSubstance, periodico dell'Australian National Council on Drugs (ANCD), richiama l'attenzione sul possibile uso improprio di questi farmaci da parte di pazienti o di persone non in trattamento, anticipando i contenuti di uno studio in via di pubblicazione sull'International Journal of Drug Policy a firma di Winstock & Sheridan, "Prevalence of diversion and injection of methadone and buprenorphine among clients receiving opioid treatment at community pharmacies in New South Wales, Australia". Il problema della "diversion" di questi farmaci è maggiore nel caso della buprenorfina in quanto la somministrazione supervisionata di metadone (in forma liquida) è relativamente veloce e impegna l'operatore per breve tempo, mentre la buprenorfina in tavolette sublinguali, oltre a richiedere mediamente 10 minuti a somministrazione, è proprio per la sua forma in compresse maggiormente "trasferibile". Winstock & Sheridan hanno studiato questo fenomeno su un campione di un migliaio di pazienti in trattamento presso cliniche pubbliche e comunità australiane e hanno analizzato i comportamenti dei pazienti durante le somministrazioni mettendo in luce che circa il 90% dei pazienti cercava di rimuovere la buprenorfina dalla bocca per nasconderla in mano, circa l'80% tentava di nascondersi se osservato, circa il 78% tentava di allontanarsi dalla clinica prima dell'ispezione buccale, il 50% si relazionava in modalità anomala con altre persone dentro e fuori il luogo di somministrazione, circa il 45% sputava la compressa per terra o nel cestino, circa il 50% ingoiava la compressa, circa il 25% la rigirava nella bocca senza alcuna ragione clinica.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Adolescenti e prevenzione: mutuo aiuto più efficace di programmi tradizionali

fonte: USC-HS

10-10-2007 Programmi di prevenzione destinati ad adolescenti ad alto rischio condotti da loro coetanei consentirebbero una riduzione dell'uso di droghe del 15%. E' il risultato di uno studio della University of Southern California Health Sciences (USC-HS) che sarà pubblicato su Addiction. "Molti programmi di prevenzione disseminano informazione sugli effetti dannosi delle droghe e insegnano tecniche comportamentali di fronteggiamento senza però considerare quanto è forte l'influenza dei coetanei in particolare in questo frangente" ha dichiarato Thomas Valente, Ph.D., assistente alla cattedra di medicina preventiva della Keck School of Medicine della USC. "Il nostro studio - prosegue Valente - dimostra che una prevenzione a rete può essere molto efficace nell'ottenimento di cambiamenti comportamentali di lungo periodo negli adolescenti". Nello specifico, lo studio ha comparato i risultati ottenuti con il programma tradizionale Project Towards No Drug Abuse (TND) condotto da un educatore adulto o un insegnante con una versione dello stesso programma condotta da adolescenti. La ricerca, che ha coinvolto 14 scuole "alternative" USA per un anno, è stata condotta su un campione di 550 studenti con età media di 16 anni, assegnati casualmente ai due gruppi (sperimentale e di controllo). E' stato verificato l'uso di tabacco, alcol, marijuana e cocaina. Lo studio ha anche evidenziato l'importanza, oltre al setting del programma di prevenzione, dell'ambiente in cui i giovani sono quotidianamente inseriti: infatti gli adolescenti che hanno partecipato al programma innovativo mantenendo però relazioni strette al di fuori della scuola con amici e coetanei regolari assuntori di droghe, non hanno ottenuto benefici significativi dall'intervento.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Europa: Risoluzione 1576 per una politica comune di promozione della salute pubblica in materia di droghe

fonte: Council of Europe

09-10-2007 L'Assemblea Parlamentare del Consiglio Europeo lo scorso 3 ottobre nella 33ma seduta ha deliberato la Risoluzione per una politica comune di promozione della salute pubblica nell'ambito delle droghe (Resolution 1576 / 2007), di cui al rapporto del Social, Health and Family Affairs Committee (Doc. 11344) adottato dall'Assemblea il 3 ottobre 2007. (segue)

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CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Legge in materia di sostanze stupefacenti: incontro pubblico a Verona con Luigi D'Onofrio

fonte: PFT

08-10-2007 Visto l'elevato interesse manifestato nei confronti delle tematiche trattate nel master Clinical Governance dei Dipartimenti delle Dipendenze e per dare la possibilità a tutti gli interessati di assistere alla relazione del Dott. Luigi D'Onofrio della Guardia di Finanza sulla "Legge in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope" in via del tutto eccezionale la Direzione Scientifica del master ha deciso di rendere pubblico il 7° incontro che si terrà giovedì 25 ottobre p.v. a Verona presso la sede del Dipartimento delle Dipendenze ULSS 20 in Via Germania 20. Si ricorda che in tale occasione verrà fatto il punto anche sullo stato dell'arte della normativa relativa al trattamento dei dati (L. sulla privacy) e alle procedure sulla sicurezza (L.626) a cura dell'Avv. Ernesto Mancini. Il Master, realizzato all'interno del Piano di Formazione Territoriale della Regione Veneto, ha avuto inizio il 10 maggio 2007 ed è composto da 8 moduli formativi con partecipazione a numero chiuso. La partecipazione all’intero ciclo di incontri dà diritto a 30 crediti formativi ECM. Per partecipare all'incontro pubblico del 25 ottobre è necessario inviare il modulo di iscrizione allegato al fax 0458076272 o tel 0458076206-56 o per mail a pft@dronet.org. A fine giornata sarà rilasciato un attestato di partecipazione, non valido ai fini ECM.

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CATEGORIA: Nazionali TIPO: Corso di formazione invia articolo
 

Corso interattivo su trattamento alcoldipendenza realizzato da Boston University

fonte: Boston University

02-10-2007 Un corso interattivo sulla dipendenza da alcol e il suo trattamento (An Introduction to Medication for Alcohol Dependence) è stato messo in rete oggi dalla Boston University School of Public Health. La serie, di cui questo corso rappresenta il primo modulo formativo, si chiamerà "Helping You to Help Your Patient". I nuovi trattamenti farmacologici possono dare ottimi risultati in termini di outcome soprattutto se affiancati da counseling e sostegno psicologico durante e dopo il periodo di intervento. Il corso, realizzato con tecnologia flash, è destinato a tutti gli operatori delle dipendenze. Rigorosamente in inglese e gratuito, il corso fa una panoramica sulle più recenti scoperte in materia di alcoldipendenza, focalizzandosi in particolare sugli aspetti epidemiologici e sugli effetti dell'assunzione di alcol sul cervello; presenta inoltre le opzioni farmacoterapeutiche più efficaci, spiegando come queste agiscano sui meccanismi cerebrali coinvolti nell'alcoldipendenza e quale ruolo possono avere in un programma terapeutico integrato. Il corso è diviso in tre parti: Parte 1 (effetti, eidemiologia, diagnosi, farmacoterapie); Parte 2 (intervento psicosociale, astinenza, motivazione al cambiamento); Parte 3 (casi studio). Da non perdere.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

Prevenzione alcol e droghe a scuola: risultati e raccomandazioni da indagine su insegnanti

fonte: Boston University

01-10-2007 La ricerca del 2006 Monitoring the Future aveva mostrato che il 73% degli studenti americani nel lasso di tempo dall'inizio della scuola all'ultimo anno delle superiori (12 grade) avevano assunto alcolici e il 48% aveva usato droghe. Comunque, come evidenzia la Boston University nel nuovo rapporto sulla prevenzione delle droghe a scuola (Prevention Education in America's Schools: Findings and Recommendetions from a Survey of Educators, 2007), gran parte dei genitori è all'oscuro del rapporto dei propri figli con alcol e sostanze. Tanto che solo il 12% dei essi risulterebbe a conoscenza dell'uso di droghe da parte dei figli e solo il 45% di alcol. Nella nuova ricerca, frutto di una indagine a tappeto sugli insegnanti delle scuole dell'obbligo in USA, si sottolinea l'importanza e l'efficacia di un approccio “comprensivo” (nel senso di estensione) alla prevenzione dalle droghe che sappia coinvolgere sistematicamente per l'appunto le famiglie, le scuole e l'intera community: “le attitudini sociali, specialmente quelle maturate in famiglia, sono di estrema importanza: i genitori hanno una forte influenza sul comportamento dei propri figli nei confronti di alcol e droghe, attraverso i loro convincimenti espressi in merito alla questione e i loro stessi comportamenti”. In altre parole: il genitore deve essere d'esempio e lavorare quotidianamente al mantenimento del proprio figlio “libero da alcol e droghe”, a tutela della sua salute. Nel rapporto vengono mostrati i numeri della prevenzione nelle scuole americane dell'obbligo: circa il 30% degli insegnanti dedica alla prevenzione più di 10 ore l'anno, il 26% da 6 a 10, il 27% da 2 a 5, il 17% meno di 2 ore; il 77% lo fa direttamente con l'ausilio di slide e letture didattiche, il 53% convocando in classe esperti in materia esterni, il 60% si avvale di filmati e video, il 37% coinvolge gli studenti con attività di role-playing; il 26% ha dichiarato di utilizzare strumenti di prevenzione standardizzati. Veniamo alle “raccomandazioni”: 1. le scuole non devono essere l'unico soggetto deputato alla prevenzione, ma devono giocare il loro ruolo all'interno di un sistema di prevenzione che coinvolga i genitori e l'intera comunità; 2. gli insegnanti devono valutare adeguatamente gli strumenti e le modalità di prevenzione al fine della massima efficacia delle iniziative sugli studenti, tenendo presenti anche costi e tempi dei diversi programmi; 3. le scuole devono investire su programmi di prevenzione che si sono dimostrati “scientificamente” efficaci nella riduzione dei comportamenti di uso di alcol e sostanze fra i giovani; 4. gli insegnanti devono avere facile accesso a tutti gli strumenti di prevenzione sui giovani di cui la ricerca ha mostrato l'efficacia; 5. quando gli insegnanti e gli amministratori scolastici hanno la prevenzione di alcol e droghe quale parte del loro incarico educativo, i risultati in questo frangente di attività dovrebbero fare parte della valutazione formale del loro insegnamento.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

USA: antidolorifici mantengono primato su droghe; in aumento uso ecstasy e stimolanti

fonte: Uni Maryland

20-09-2007 Sebbene l'utilizzo “per la prima volta” di antidolorifici è in costante calo dal 2003, queste sostanze restano ancora nel 2006 le preferite rispetto alle altre droghe. Lo dicono i dati del National Survey on Drug Use and Health (NSDUH 2007) pubblicato nei giorni scorsi dal SAMHSA, come riporta una nota stampa della University of Maryland. Più di 2,1 milioni di persone al di sopra dei 12 anni hanno usato per la prima volta antidolorifici nell'arco del 2006. Gli antidolorifici mantengono il primato dal 2002, quando hanno superato la marijuana, che ha invece visto una calo significativo di nuovi assuntori dalle 3 milioni di unità del 2000 a 2 milioni del 2006. Aumenta vertiginosamente poi la percentuale di chi per la prima volta usa ecstasy (da 615.000 unità del 2005 a 860.000 nel 2006) e farmaci stimolanti a prescrizione usati in modalità non terapeutica (da 647.000 a 845.000). “Ricerche precedenti - si legge nello studio - hanno dimostrato che cambiamenti nei livelli di iniziazione sono spesso validi indicatori dell'emergere di nuove modalità di consumo di sostanze”.

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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Scientifiche invia articolo
 

 
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