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Redazione a cura dello Staff DRONET.

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Ricerca: Nanotecnologie per la cura della dipendenza da droghe

fonte: Buffalo University

01-04-2009
Un nuovo trattamento basato sulle nanotecnologie potrebbe risultare efficace per la cura della dipendenza da droghe, secondo i recenti risultati di una ricerca condotta presso il Dipartimento dello Institute for Lasers, Photonics and Biophotonics dell’Università di Buffalo, New York.
I ricercatori sono riusciti a sviluppare una nanoparticella stabile in grado di silenziare o rendere inattivo il DARP-32, un gene che riveste un ruolo critico nella dipendenza da droghe, rivela la ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. La proteina DARP-32 infatti svolge un ruolo importante per lo sviluppo di comportamenti additivi, poiché innesca una cascata di segnali coinvolti nella dipendenza da droghe.
La produzione di questa proteina può essere fermata grazie a siRNA (RNA interferente breve), una molecola in grado di inibire l’espressione di singoli geni, prevenendo quindi la dipendenza da droghe. “Rendendo silente questo gene, il craving causato dalla dipendenza verrebbe ridotto” ha commentato la dottoressa Boniou, che ha preso parte alla ricerca, ma questo approccio potrebbe essere impiegato anche nella cura di un’ampia tipologia di disturbi psichiatrici e neurologici.


Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

ESPAD Italia: cresce uso psicofarmaci tra gli studenti

fonte: Consiglio Nazionale delle Ricerche

30-03-2009
Cresce l’uso di tranquillanti e sedativi senza prescrizione medica tra gli studenti italiani (10%): un dato preoccupante che colloca l’Italia al quarto posto su 35 Stati europei. Lo rivelano gli ultimi dati elaborati dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa per ESPAD (European School Project on Alcohol and Other Drugs), l’indagine scolastica a livello europeo sull’uso di alcol e droghe tra studenti di età compresa tra 15 e 16 anni.
Le studentesse sono le principali utilizzatrici di psicofarmaci, in media l’8% rispetto al 5% dei coetanei, mentre in Italia la percentuale femminile è pari circa al doppio di quella maschile (13% vs. 7%). La prevalenza d’uso di farmaci senza prescrizione medica, osservata tra gli studenti italiani, registra un trend in crescita rispetto alla rilevazione precedente del 2003 (6%), toccando frequenze riscontrate a metà degli anni ’90 (11% nel 1995). Un altro comportamento piuttosto diffuso è quello di mescolare bevande alcoliche a farmaci, praticato dal 6% degli studenti a livello europeo e dal 4% degli studenti italiani.
Anche il fenomeno del binge drinking, il consumo episodico di quantità elevate di alcol, risulta sempre più diffuso nel nostro paese passando dal 34% del 2003 al 38% del 2007. L’aumento interessa soprattutto le ragazze, passate dal 35% al 42% nello stesso periodo, riducendo ulteriormente il divario tra i generi. I trend di consumo di sostanze illecite sembrano stabilizzarsi rispetto alle precedenti indagini: la maggioranza degli studenti che ha provato droghe (18%) dichiara di avere utilizzato cannabis, il cui uso una tantum è riferito dal 19% degli studenti (l’Italia è al 14esimo posto con il 23%), mentre il 7% ha provato una o più sostanze tra anfetamine, cocaina, cocaina crack, ecstasy, LSD ed eroina (Italia 12esima con il 9%).


Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Nuovo rapporto ESPAD sull’uso di sostanze tra gli studenti europei

fonte: ESPAD

27-03-2009
L’uso di sostanze illecite tra gli studenti sembra arrestarsi, soprattutto quello di cannabis, con una contrazione pari al 3% rispetto alla rilevazione precedente del 2003, secondo gli ultimi dati pubblicati dell’indagine europea ESPAD.
Sono il 23% dei ragazzi e il 17% delle ragazze della popolazione studentesca europea tra i 15 e i 16 anni ad aver provato almeno una volta nella vita una sostanza illegale, in prevalenza cannabis. Il consumo episodico di quantità elevate di alcol (binge drinking) continua a crescere, registrando un +9% nel periodo 1995 – 2007 spiegato in gran parte dalle crescenti prevalenze d’uso tra le studentesse. Si osserva invece, nello stesso periodo, una forte riduzione dei consumi complessivi di sigarette negli ultimi 30 giorni.
Il principale obiettivo dell’indagine ESPAD (European European School Project on Alcohol and Other Drugs) è quello di raccogliere dati confrontabili per monitorare il fenomeno dell’uso di droghe tra gli studenti europei di 15 – 16 anni. Nel 2007 l’indagine ha coinvolto 35 paesi e sono stati intervistati più di 100mila studenti, con un’età media di 15,8 anni. Nove le variabili chiave esaminate per ciascun paese: uso di bevande alcoliche ed episodi di ubriacatura negli ultimi 12 mesi, quantità di alcol consumata nell’ultima occasione, sigarette fumate negli ultimi 30 giorni, uso nella vita di marijuana/hashish, di altre sostanze illegali ad esclusione della cannabis, di inalanti, di tranquillanti e sedativi senza prescrizione medica e di alcol associato a farmaci.


Staff Dronet

CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Voci di donna – esperienze e percezioni di donne che affrontano problemi di droga

fonte: Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze

25-03-2009
Gli studi epidemiologici raccolgono dati quantitativi sulle differenze di genere e l’uso di droghe, ma raramente vengono approfonditi gli aspetti qualitativi dell’uso problematico di droghe declinato al femminile. Un tossicodipendente su quattro che entra in trattamento è donna, e un morto per droga su cinque è di sesso femminile. Tuttavia il modello della maggior parte dei servizi per le tossicodipendenze si basa su tossicodipendenti di sesso maschile, poiché rappresentano l’utente prevalente.
In quest’ottica Voci di donna attraverso testimonianze raccolte in otto differenti paesi europei, fornisce un approfondimento ricco di dettagli ed esperienze che non possono essere dedotti dai soli numeri. Le testimonianze raccolte non pretendono di essere rappresentative della situazione di tutte le donne tossicodipendenti in Europa; queste si focalizzano principalmente attorno a donne nel ruolo di madri, prostitute o prigioniere e alla loro vulnerabilità a causa dell’abuso fisico e sessuale che subiscono.
La richiesta che emerge è quella di percorsi di trattamento specifici e mirati, la necessità di interventi olistici per donne tossicodipendenti che forniscano loro un adeguato supporto psico-sociale. Riprendendo una citazione: ”Politiche e programmi declinati secondo le esigenze femminili non cadono dal cielo, ma sono legati al principio Niente per noi senza di noi, che richiede un’inclusione sistematica di donne tossicodipendenti nella progettazione, pianificazione, implementazione, controllo e valutazione delle politiche, delle strategie e dei programmi”.


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CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Tossicodipendenza e depressione

fonte: SAMHSA

23-03-2009
Il Samhsa ha pubblicato un nuovo manuale dedicato ai medici e agli operatori che lavorano nell’ambito delle tossicodipendenze, per la gestione dei pazienti ammessi in trattamento che soffrono di depressione (Managing Depressive Symptoms in Substance Abuse Clients During Early Recovery).
Le linee guida si articolano in tre aree principali: la prima approfondisce i concetti di base, la natura e la gravità dei sintomi depressivi, una descrizione dei principali approcci di counseling, l’individuazione dei pazienti a rischio e dei sintomi premonitori. La seconda parte è dedicata invece all’organizzazione e all’implementazione di nuove pratiche cliniche, le fasi programmatiche per introdurre la terapia di counseling, le ragioni e l’importanza di curare la depressione durante il trattamento. Infine il manuale si chiude con una rassegna aggiornata della letteratura scientifica sui disturbi depressivi.
La depressione è un disturbo piuttosto frequente tra i consumatori cronici di sostanze psicoattive, e spesso le donne mostrano una maggiore vulnerabilità alla comorbilità psichiatrica e all’abuso di sostanze rispetto agli uomini. I sintomi depressivi possono insorgere a causa degli effetti diretti dell’alcol e delle sostanze illegali sul sistema nervoso centrale, o a causa dell’astinenza. I più comuni sintomi di astinenza sono un umore depresso, scarsa concentrazione, ansia, irritabilità, paranoia e psicosi.
I Protocolli di perfezionamento dei trattamenti (TIPs), a cura del Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA), sono linee guida che si basano sulle best practice per la cura della tossicodipendenza. Rappresentano il frutto di un’attenta valutazione delle più recenti scoperte scientifiche in ambito clinico e dei servizi di assistenza.


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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

SAMHSA: Libro Bianco Uso di droghe e suicidio

fonte: Substance Abuse and Mental Health Services Administration

20-03-2009
L’abuso di droghe rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio di suicidio. Il SAMHSA (Substance Abuse and Mental Health Services Administration) ha pubblicato un Libro Bianco dedicato al tema "Substance Abuse and Suicide Prevention: Evidence and Implications", che descrive gli aggiornamenti e i progressi in ambito scientifico compiuti negli ultimi dieci anni.
Solo negli Stati Uniti i suicidi provocano la morte di più di 32.000 persone ogni anno, una morte per suicidio ogni 16 minuti circa. Le persone affette da disturbi psicologici gravi corrispondono a circa 24 milioni nel 2007, ma poco meno della metà, 10,9 milioni (44%), ha ricevuto un trattamento e la percentuale più ampia (18%) riguarda i giovani di età compresa tra i 18-25 anni.
Un crescente numero di evidenze scientifiche indica che l’uso di sostanze psicoattive, sia alcol che droghe, è associato a disturbi psichici e che tale collegamento può essere bidirezionale: la depressione, ad esempio, può associarsi ad un crescente utilizzo di droghe e l’uso cronico di droghe può essere un fattore scatenante della depressione o di altri disturbi dell’umore.
Emerge inoltre la necessità di una maggiore collaborazione tra i professionisti nell’ambito delle tossicodipendenze e della salute mentale, al fine di aumentare le conoscenze e la consapevolezza in merito alla correlazione tra uso di sostanze, disturbi psichici e rischio di suicidio. I clinici devono considerare i disturbi concomitanti come una prospettiva realistica piuttosto che un’eccezione, che necessitano di trattamenti specifici e simultanei per ottenere risultati più efficaci.


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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Professore fuma marijuana con studenti, rischia condanna

fonte: AGI
20-03-2009
Rischia una condanna a un anno e dieci mesi per aver fumato marijuana con i suoi studenti in gita scolastica e nei bagni della scuola. L’episodio risale a marzo del 2007: durante una gita scolastica a Londra un professore del liceo artistico di Bergamo avrebbe acquistato marijuana e l’avrebbe ceduta ai suoi studenti.
Al momento il professore non solo e' accusato di cessione di sostanze stupefacenti, ma anche di tentata violenza privata: avrebbe infatti prospettato possibili bocciature se i ragazzi avessero confermato di aver fumato con lui nei bagni del liceo.


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CATEGORIA: TIPO: Focus Educatori invia articolo
 

Famiglia: il migliore fattore protettivo per la prevenzione dell’uso di droghe tra i giovani

fonte: UNODC

18-03-2009
La famiglia ha in sé il potenziale per essere uno dei più potenti fattori protettivi nella vita dei propri figli. Relazioni familiari solide possono inoltre prevenire l’uso di droghe tra gli adolescenti, comportamenti a rischio e rapporti sessuali non protetti.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta contro la Droga e il Crimine ha realizzato un nuovo manuale destinato a tutti gli operatori impegnati nella implementazione di interventi di prevenzione efficaci destinati ai giovani e alle loro famiglie, Guide to Implementing Family Skills Training Programmes for Drug Abuse Prevention.
Le famiglie caratterizzate da relazioni genitori/figli significative e solide, supervisione genitoriale, disciplina e un ambiente familiare organizzato e coesivo aiutano a proteggere i propri figli dalle droghe, e contribuiscono alle loro capacità di superare le difficoltà e di conseguire risultati positivi nella vita. È stato dimostrato che dare supporto ai genitori nel loro ruolo genitoriale rappresenta un’efficace strategia per prevenire comportamenti problematici e a rischio da parte dei figli.
Un confronto sull’efficacia dei programmi per l’acquisizione delle competenze familiari ha evidenziato che, in media, sono quattro volte più efficaci rispetto ai programmi educativi nelle scuole che coinvolgono solo i giovani. Questi programmi si basano su metodologie pratiche ed interattive al fine di produrre cambiamenti comportamentali duraturi nei rapporti all’interno del nucleo famigliare. Le sessioni sono parallele e coinvolgono da una parte i genitori e dall’altra i figli; alla fine di ciascuna sessione genitori e figli si riuniscono per esercitarsi nelle nuove competenze acquisite come famiglia.


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CATEGORIA: TIPO: Focus Educatori invia articolo
 

Diritto alla libertà dalla droga

fonte: Conferenza Nazionale sulle droghe

16-03-2009
“Non esiste un diritto a drogarsi, esiste semmai un diritto a essere liberi dalla droga”. Questo il messaggio chiave che giunge dalla V Conferenza nazionale sulle droghe di Trieste.
Bisogna focalizzare l’attenzione sulla centralità della persona, sulle motivazioni e sulle scelte che portano all’assunzione di droghe, le soglie di consapevolezza circa la nocività delle droghe si sono pericolosamente abbassate. I connotati delle droghe stanno sempre più confondendosi con quelli dei prodotti di consumo, la loro promozione rappresenta un marketing sempre più evoluto, finalizzato a generare una sorta di consenso attorno alla cultura della morte.
La platea delle dipendenze si è ampliata oltre che ai giovani anche agli adulti, ai lavoratori, agli immigrati, sorge quindi la necessità di fornire risposte adeguate alle nuove richieste che sottointendono una concertazione e una programmazione effettiva tra Stato, Regioni e Pubblica Amministrazione.
Si è ribadita inoltre la necessità di ripristinare il fondo nazionale per la lotta alle tossicodipendenze, oppure di disporre per legge che un'aliquota della spesa sanitaria sia destinata obbligatoriamente alla lotta alle tossicodipendenze.
Un aspetto innovativo introdotto è rappresentato dal fatto che la Conferenza debba essere considerata come l’incipit - il momento iniziale - di un processo di consultazione permanente che prevede la continuazione dei lavori in una serie di ulteriori incontri nel corso dell’anno. Questa modalità permetterà non solo agli operatori di poter proseguire il confronto sui temi già affrontati durante i lavori, ma offrirà anche la possibilità di approfondire il dibattito e di individuare possibili strategie operative.


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Al via la 5ª Conferenza Nazionale sulle droghe

fonte: Conferenza Nazionale sulle politiche antidroga

12-03-2009
Si è aperta questa mattina, presso il Teatro Verdi di Trieste, la 5ª Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga e sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio di saluto inviato ha ricordato che “a questa giornata congressuale è attribuito l’impegnativo compito di approfondire le future prospettive di contrasto di un fenomeno allarmante che ha assunto, specie nell’ultimo decennio, nuove e più insidiose forme di penetrazione, di accesso e di assuefazione”.
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha augurato pieno successo all’iniziativa che “rappresenta un’occasione preziosa per fare il punto sul fenomeno della droga e delle tossicodipendenze nel nostro paese, mettendo a confronto le istituzioni con gli esperti che operano nel settore”.
Sul palco, insieme al Sottosegretario Giovanardi, hanno dibattuto il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni; i Sottosegretari di Stato al Lavoro, Salute e Politiche Sociali Ferruccio Fazio, all’Istruzione, Università e Ricerca Giuseppe Pizza, alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati; il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza; il Presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat; il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo; il responsabile nazionale delle Politiche Giovanili e Sport dell’Anci, Roberto Pella. Sono inoltre intervenuti Livia Turco, componente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, e Maurizio Gasparri, presidente gruppo Pdl al Senato della Repubblica.


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