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Redazione a cura dello Staff DRONET.

risultati: 2501 - pag. 149 di 251
 

Gli effetti della cocaina sul genoma umano

fonte: Neuron

25-05-2009
L’uso ripetuto di droghe, ad esempio cocaina, provoca cambiamenti permanenti che coinvolgono numerose aree cerebrali come quelle della motivazione e della gratificazione, ma i meccanismi che mantengono queste modificazioni sono ancora sconosciuti.
Tuttavia, un nuovo studio pubblicato su Neuron getta luce su questo processo e, nello specifico, sugli effetti della cocaina sulla struttura e sulla funzione del genoma, il “libretto di istruzioni” contenente l'informazione necessaria perché sia costituito l'intero organismo umano.
I ricercatori coordinati da Eric Nestler, del Mount Sinai School of Medicine di New York, hanno utilizzato potenti tecniche avanzate di analisi molecolare per osservare i cambiamenti genici prodotti dalla cocaina in topi di laboratorio. Tali cambiamenti alterano alcune proteine (istoni) e i fattori di trascrizione, che si legano al DNA e regolano il processo attraverso il quale le informazioni geniche in un’elica del DNA vengono lette per generare una sequenza complementare di RNA e per la costruzione delle proteine.
“Le scoperte di questo studio permettono di comprendere esattamente, per la prima volta, come la cocaina modifichi l’attività genica delle regioni cerebrali che mediano il sistema della gratificazione” ha commentato Nora Volkow, “identificando una nuova tipologia di geni che svolgerebbero un ruolo chiave nella risposta cerebrale alla cocaina. Questi geni offrono nuove prospettive per lo sviluppo di nuovi trattamenti terapeutici per la dipendenza da cocaina”.


Staff Dronet

CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Sicurezza stradale: necessaria maggiore sinergia tra le istituzioni

fonte: Dipartimento Politiche Antidroga

19-05-2009
Roma - Dopo l’ennesimo incidente provocato da un giovane alla guida sotto effetto di alcol e droga, si torna a parlare dell’urgenza di un’azione sinergica e concertata delle istituzioni per limitare e ridurre il fenomeno, causa di un alto numero di vittime specie tra i giovani.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Giovanardi, ribadisce la necessità di rafforzare le azioni di prevenzione per garantire una maggiore sicurezza stradale attraverso l’attuazione di interventi come il Protocollo “Drugs on street: no crash”, con l’obiettivo di contribuire attivamente a contenere il fenomeno della guida in stato psicofisico alterato e di ridurre gli incidenti stradali. Il Protocollo, affidato ad un coordinamento interministeriale, attualmente è stato acquisito da diverse Prefetture del territorio nazionale proprio perché ritenuto un valido strumento per un maggiore controllo del fenomeno.
Secondo Giovanni Serpelloni, Capo Dipartimento Politiche Antidroga, “Tali azioni di prevenzione determinerebbero sicuramente la diminuzione del tasso di mortalità per incidenti stradali causati dall’utilizzo di droghe e abuso di alcol”. “E’ auspicabile – conclude Giovanardi - che le Istituzioni agiscano sempre con maggiore sinergia per la salvaguardia e la tutela della vita umana, per la quale il Dipartimento non smetterà mai di abbassare la guardia”.


Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Comunicato Stampa invia articolo
 

Unione Europea: necessità di risposte rapide ed innovative al fenomeno mutevole della droga

fonte: OEDT

18-05-2009
Il convegno organizzato dall’agenzia europea per le droghe a Lisbona, in occasione del quindicesimo anno di attività dell’Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze, ha trattato la necessità di “Identificare i bisogni informativi europei per politiche efficaci in materia di sostanze stupefacenti”.
Gli esperti hanno discusso le implicazioni a livello politico e sanitario derivanti dalle nuove sostanze stupefacenti (ne sono state individuate più di 90 a partire dal 1997) segnalate dall’OEDT e dall’Europol attraverso il sistema europeo di allerta sulle droghe, dedicando particolare attenzione alla “spice”, una miscela di piante ed erbe individuata recentemente e posta sotto controllo.
L’utilizzo di internet diventa una risorsa non solo per lo scambio di informazioni nell’ambito della salute pubblica, ma anche nell’ambito dei percorsi di trattamento e cura specifici per i giovani. Questo approccio innovativo tramite internet ha l’obiettivo, infatti, di contattare precocemente i giovani utilizzatori di droga, che potrebbero sentirsi a disagio presso i tradizionali servizi per le tossicodipendenze e di conseguenza potrebbero rimandare la richiesta di aiuto, e di raggiungere i giovani con problemi di droga che vivono in aree rurali.
Nuove scoperte scientifiche nel campo della biomedicina e della ricerca genetica permettono di capire i meccanismi alla base dell’uso di droga e della tossicodipendenza, portando allo sviluppo di nuovi approcci nel trattamento delle dipendenze.
Il direttore dell’OEDT Wolfgang Götz, a conclusione dei lavori ha commentato: ”L’Europa è un formidabile laboratorio di idee ed esperienze, una straordinaria miniera di persone e talenti. Questo convegno ci ha permesso di individuare i progressi fatti, ma anche le sfide che si profilano davanti a noi, rappresentando una pietra miliare nei processi di controllo e contrasto in materia di droga”.


Staff Dronet

CATEGORIA: Europee TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Relazione annuale antidroga 2008

fonte: Direzione Centrale Servizi Antidroga

15-05-2009
Diminuisce nel 2008 il numero di decessi per uso di droga (502) rispetto all’anno precedente (606), con un calo pari al -17,2%: il numero maggiore si è registrato nelle province di Roma (69) Napoli (37) e Perugia (24) che, da sole, assorbono circa il 26% del totale dei decessi a livello nazionale.
È quanto emerge dalla Relazione annuale antidroga 2008 presentata dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero degli Interni. La relazione si articola in cinque parti: la descrizione del mercato della droga e degli andamenti a livello mondiale, le rotte dei transiti e i metodi di occultamento delle sostanze stupefacenti, i risultati conseguiti dalle Forze di Polizia nell'attività di contrasto al traffico illecito degli stupefacenti.
Nel corso del 2008 le forze dell’ordine sono riuscite a requisire in Italia una quantità di sostanze stupefacenti pari a 42.196 kg tra cocaina, eroina, hashish, marijuana e altre droghe. Lombardia (12.283 kg), Lazio (6.559 kg) e Sicilia (4.857 kg) sono le tre regioni che, assieme, incidono su oltre la metà (56,2%) dei sequestri complessivi a livello nazionale. Rispetto al 2007, l’incremento maggiore dei sequestri si è verificato in Lazio (+239,34%), Piemonte (+177,45%), Sardegna (+146,28%), Veneto (+135,30%) e Basilicata (+130,66%).
Un dato allarmante riguarda, infine, il numero dei minori coinvolti nel traffico di droga, in crescita nel 2008 del +8,3% rispetto all’anno precedente. I minorenni coinvolti nello spaccio di droga e segnalati all’autorità giudiziaria (1.124) rappresentano il 2,2% del totale dei segnalati e circa il 18% è di nazionalità straniera; in maggioranza si concentrano al nord (46%), segue il sud e isole (30%) e il centro Italia (23%).


Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Droghe, alcol, incidenti stradali: come prevenirli?

fonte: Dipartimento Scienze Farmaceutiche BO

13-05-2009
Il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Bologna, con il patrocinio della Società chimica italiana, ha organizzato un meeting scientifico sul tema “Droghe - Alcool - Incidenti Stradali: Come prevenirli?” che si è svolto a Bologna lo scorso 24 Aprile.
Nel corso della giornata di studio sono intervenuti rappresentanti del mondo accademico, scientifico e delle Forze dell’Ordine, che hanno permesso un’analisi approfondita e poliedrica del fenomeno degli incidenti stradali provocati da guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, una realtà drammatica che causa ogni anno un alto numero di morti e di invalidità permanenti.
Dopo la presentazione di Claudio Galletti - preside della Facoltà di Medicina - e di Giorgio Cantelli Forti - presidente del Polo Scientifico-Didattico di Rimini – il presidente dell’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, Giordano Biserni, è entrato nel vivo del dibattito fornendo dati aggiornati che descrivono le dimensioni del fenomeno. La prof.ssa Maria Augusta Raggi, del Laboratorio di Analisi farmaco-tossicologica e organizzatrice dell’evento, è intervenuta illustrando gli aspetti laboratoristici e i risultati raggiunti in ambito scientifico nel campo delle analisi tossicologiche di sostanze stupefacenti. Gli interventi successivi hanno approfondito gli aspetti psichiatrici, i comportamenti a rischio e le disabilità alla guida connessi all’uso di droghe. Il capo Dipartimento Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni, ha presentato i risultati del Protocollo “Drugs on street: no crash”, un’iniziativa che coinvolge Forze dell’Ordine e personale sanitario per svolgere accertamenti tossicologici sui conducenti e contrastare il fenomeno della guida in stato psicofisico alterato per l’assunzione di alcol e droghe.

Documenti: Programma, Raggi, Serpelloni, Vasapollo, Baccini, De Ronchi, Minarini, Relazione meeting.

Staff Dronet

CATEGORIA: Nazionali TIPO: Congresso/convegno invia articolo
 

Adolescenti e uso di marijuana per l’auto-medicazione

fonte: Substance Abuse Treatment, Prevention, and Policy

11-05-2009
Un nuovo trend d’uso di marijuana non per scopi ricreazionali, bensì con l’intento di alleviare disturbi fisici e psichici di varia natura, si sta diffondendo in alcune fasce della popolazione giovanile. Un’indagine condotta presso la University of British Columbia in Canada e pubblicata su Substance Abuse Treatment, Prevention, and Policy, descrive le ragioni che spingono alcuni adolescenti ad utilizzare marijuana per scopi terapeutici e le loro convinzioni rispetto ai benefici e ai rischi derivanti dall’uso di questa sostanza.
L’indagine ha coinvolto giovani consumatori abituali di marijuana, di età compresa tra i 13 - 18 anni e che utilizzano marijuana per alleviare disturbi d’ansia, del sonno, depressione, situazioni di stress e dolore fisico. I giovani intervistati prendono le distanze dai coetanei che utilizzano marijuana per scopi ricreazionali, ed enfatizzano il fatto di non essere stati in grado di trovare altre soluzioni ai propri problemi di salute. La maggior parte non si dimostra preoccupata per i rischi associati all’uso di marijuana, sostenendo che il loro uso di marijuana non è “eccessivo” e che il loro utilizzo rientra nella “normalità”.
Questa sostanza viene considerata come l’unica valida alternativa dagli adolescenti che hanno problemi di salute e che non sono riusciti ad ottenere risultati soddisfacenti con i trattamenti terapeutici, o che non hanno un adeguato accesso al sistema sanitario. Tuttavia questi stessi giovani risultano poco informati sui rischi per la salute connessi all’uso, ai rischi di incorrere in sanzioni legali e sull’uso terapeutico dei cannabinoidi.


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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Cocaina e deficit cognitivi nelle persone affette da HIV

fonte: Addiction Science & Clinical Practice

08-05-2009
I farmaci antivirali di ultima generazione sono riusciti a ridurre i gravi danni cognitivi che si manifestano quali implicazioni dell’infezione da HIV nella fase iniziale dell’epidemia. Tuttavia le patologie dei tessuti cerebrali provocate dall’HIV non sono ancora state debellate e molti pazienti devono sopportare i deficit cognitivi derivanti.
Uno studio condotto presso il centro di ricerca dell’Università del Kansans e pubblicato in Addiction Science e Clinical Practice, ha scoperto che l’uso di cocaina da parte di persone affette da HIV accelererebbe i processi di deterioramento delle funzioni cerebrali. Utilizzando microfotografie i ricercatori Dhillon e Buch, autori dello studio, hanno scoperto che la cocaina innesca due processi collegati alle disfunzioni cerebrali: la replicazione virale nei globuli bianchi e l’attivazione dei macrofagi.
I ricercatori hanno esposto due culture di macrofagi al virus HIV e una di queste anche la cocaina, osservando che il virus si replica fino a otto volte più velocemente nei globuli bianchi esposti alla droga. Dopo 48 ore la rapida replicazione del virus HIV aveva causato un ingrossamento e una dilatazione dei macrofagi (nella foto). I macrofagi svolgono un ruolo fondamentale per il sistema immunitario inglobando particelle estranee all’organismo umano e distruggendole, ma tali reazioni possono essere tossiche per le cellule sane e possono danneggiare i rendimenti cognitivi nelle persone affette da HIV.


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CATEGORIA: Internazionali TIPO: Notizia/informazione invia articolo
 

Droghe in gravidanza: sindrome di astinenza neonatale

fonte: Pediatrics

06-05-2009
L’uso di droghe durante la gravidanza espone i neonati al rischio di sviluppare una sindrome di astinenza neonatale, fenomeno in preoccupante crescita secondo quanto riportato da un recente studio pubblicato su Pediatrics.
Lo studio di coorte retrospettivo ha misurato la prevalenza di questa patologia in Australia occidentale nel periodo compreso tra il 1980 e il 2005, ed analizzando le condizioni di salute di circa 637mila neonati sono stati riscontrati 906 casi di sindrome di astinenza neonatale, con una crescita media annuale pari al 16,4%. La prevalenza di questa sindrome è cresciuta nel periodo osservato passando da 0,97 a un picco di 42,2 casi ogni 10.000 neonati.
Alcune caratteristiche materne sono state individuate quali fattori predittivi di sviluppo della sindrome neonatale: precedenti ricoveri per disturbi mentali, basso livello professionale, fumare in gravidanza, appartenere al gruppo aborigeno. Questi bambini, inoltre, risultano maggiormente esposti al rischio di maltrattamenti e di essere dati in affido, tanto più se le madri hanno meno di 30 anni, versano in condizioni economiche svantaggiate, e sono state precedentemente ricoverate per aver subito violenza o per disturbi mentali.
L’incremento di questa patologia negli ultimi 25 anni evidenzia la necessità di una diagnosi precoce e di interventi che supportino le donne in gravidanza e con dipendenza da droghe. Il professor Stanley, co-autore dell’indagine, osserva come la crescita dei neonati che soffrono della sindrome di astinenza rispecchi l’aumento complessivo dell’uso di droghe osservato nella comunità.


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Lisbona: OEDT festeggia 15 anni di attività

fonte: Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze

04-05-2009
“Bisogni informativi per politiche efficaci in materia di sostanze stupefacenti” questo il tema affrontato nella prossima conferenza internazionale di Lisbona, che si terrà il 6-8 maggio in occasione della celebrazione dei quindici anni di attività dell’Osservatorio Europeo sulle Droghe e sulle Tossicodipendenze.
Il commercio illegale e l’uso di droga rappresentano un fenomeno di portata mondiale che destabilizza la salute e la società. I dati rivelano che un giovane europeo su tre ha provato una sostanza illecita e che, in media, un cittadino europeo muore ogni ora per overdose, mentre continuano a cambiare le modalità di fornitura e la domanda di sostanze stupefacenti richiedendo controlli costanti e risposte dinamiche.
Obiettivo della conferenza è quello di individuare le questioni chiave e le sfide rappresentate dalla continua evoluzione del fenomeno droga e di valutare il tipo di informazioni necessarie per farvi fronte. L’evento coinvolgerà politici, medici e ricercatori provenienti non solo dall’Europa ma anche dal Nord America e dall’Australia, così come i rappresentati delle principali organizzazioni internazionali.


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NIDA: Principi per il trattamento della tossicodipendenza

fonte: National Institute on Drug Abuse

28-04-2009
La dipendenza è una malattia complessa ma curabile, che colpisce le funzioni cerebrali e modifica il comportamento. L’uso di droghe altera la struttura e le funzioni cerebrali provocando cambiamenti che persistono nel tempo, anche dopo l’interruzione dell’uso, oltre a esporre le persone al rischio di sviluppare numerosi altri disturbi fisici e mentali legati agli effetti tossici delle droghe stesse.
Il National Institute on Drug Abuse ripropone il manuale “Principles of Drug Addiction Treatment” aggiornato al 2009, una risorsa per i professionisti che lavorano nell’ambito delle tossicodipendenze, ma anche per i familiari, al fine di risolvere la miriade di problemi presentati dai pazienti che necessitano di trattamento per l’uso di droghe.
Proprio perché la tossicodipendenza coinvolge così tanti aspetti della vita personale di un individuo, non esiste un unico trattamento efficace in assoluto. Ogni paziente ha necessità e problemi particolari che richiedono un’adeguata combinazione di trattamenti terapeutici, interventi e servizi per un positivo reinserimento nella famiglia, nella società, nel mondo lavorativo.
La ricerca scientifica e la pratica clinica hanno dimostrato l’importanza dell’assistenza continua per il trattamento della dipendenza, con una varietà di approcci integrati nelle comunità diurne e residenziali. Il manuale riflette le nuove scoperte scientifiche nell’ambito dell’epigenetica, sull’influenza genetica e dell’ambiente sulla funzione e sulla espressione dei geni, integrate con le attuali evidenze scientifiche che supportano i più efficaci trattamenti e la loro realizzazione.


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