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21-12-2005 Un convegno il 10 gennaio 2006 farà il punto sull'applicazione della legge contro il fumo passivo Un anno di tutela della salute dei non fumatori |
Fonte: MInistero della Salute
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Il Ministero della Salute ha costantemente sostenuto il Paese nell’applicazione della legge sulla tutela dei non fumatori dal fumo passivo e ne ha monitorato l’impatto durante tutto il 2005. Ad un anno esatto dall’entrata in vigore delle nuove regole, i dati rilevati saranno presentati e discussi nell'ambito di un Convegno, che si terrà a Roma il 10 gennaio prossimo, presso l'Auditorium del Ministero a Lungotevere Ripa 1, organizzato dal Centro di controllo delle malattie. I risultati della valutazione del Ministero risponderanno ai quesiti che stanno a cuore agli Italiani: la legge è stata applicata bene? Quali i suoi punti deboli? Quali le opinioni e gli atteggiamenti dei cittadini? Quali gli effetti sull’abitudine al fumo dei fumatori? Quali gli effetti sulla salute? La tavola rotonda conclusiva consentirà una riflessione sui risultati, utile per la definizione di nuovi percorsi operativi nell'applicazione di una legge che ha riscosso grande interesse a livello internazionale. Sia la stampa che le istituzioni politiche e scientifiche di diversi paesi esteri hanno infatti spesso citato la nostra normativa quale esempio di efficace intervento di salute pubblica a fronte di una delle emergenze sanitarie più rilevanti degli ultimi anni. Lo scorso mese di ottobre, ad esempio, il “Seattle Times” ha descritto come siano cambiate le abitudini degli italiani dopo l’entrata in vigore della nuova legge.
L’articolo cita in particolare le città dell’Italia centrale come luoghi in cui i visitatori potevano dormire, bere e mangiare in ambienti impregnati dall’odore di fumo. Dopo solo pochi mesi dall’applicazione del divieto di fumo gli stessi luoghi sono profondamente mutati ed è cambiata l’intera immagine dell’Italia, perché la legge è rispettata non solo nei bar e nei ristoranti ma dappertutto, nei luoghi pubblici come nei luoghi di lavoro. La nostra legge, inoltre, è presa a modello da altri paesi europei che intendono adottare misure a tutela dal fumo passivo.
Anche se prima di noi l’Irlanda e Malta hanno proibito il fumo in molti luoghi, l’Italia è il primo grande paese d’Europa ad aver esteso il divieto di fumare a tutti i locali chiusi. L’Italia è stata più volte invitata in consessi internazionali a presentare il percorso che ha condotto alla legge ed i risultati conseguiti. In particolare la legge è stata illustrata a maggio a Parigi durante un incontro dei referenti europei dell’OMS per il controllo tabagismo. La strategia italiana, presentata a novembre a Barcellona nel corso del “Forum EUROMED Salute” promosso dal Governo Catalano e dalla Commissione Europea, ha rappresentato un punto di riferimento per la Spagna ed ha favorito l’approvazione della normativa spagnola sul fumo che entrerà in vigore il primo gennaio 2006.
Anche nel corso della recente Conferenza Mondiale sulle malattie croniche “EURONCD” (Helsinki 8-10 dicembre 2005), promossa dal governo Finlandese e dall’OMS, hanno riscosso notevole interesse i dati presentati sull’applicazione della legge italiana.
Per consultare il programma del Convegno e scaricare la scheda di adesione cliccare qui.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Regione Veneto, via Germania 20, 37135 Verona
Email: info@dronet.org
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