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08-03-2005
Troppo fumo in gravidanza? Bimbi meno intelligenti
Fonte: Il Pensiero Scientifico Editore
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Titolo originale e autori: Dobson R. Smoking in late pregnancy is linked to lower IQ in offspring. BMJ 2005;330:499.-Paediatric and Perinatal Epidemiology

Le mamme che fumano nella fase finale della gravidanza rischiano di avere figli meno intelligenti. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Paediatric and Perinatal Epidemiology i giovani uomini figli di mamme che hanno fumato 20 o più sigarette al giorno durante la gravidanza mostrano un quoziente di intelligenza (QI) fino a 6,2 punti più basso dei figli di non fumatrici.
Secondo i dati emersi dalla ricerca all'aumentare del numero di sigarette aumenta anche il rischio, con un'associazione tra sigarette fumate e QI basso che si riscontra in tutte le estrazioni sociali. "I nostri risultati", precisano Erik Mortensen e i suoi colleghi, "rivelano gli effetti del fumo materno durante la gravidanza sullo sviluppo mentale del bambino nel lungo periodo: il fumo materno è risultato infatti associato ad intelligenza più bassa nell'adulto in proporzioni che sembrano legate al numero di sigarette fumate".
Tali risultati potrebbero spiegare anche i problemi comportamentali e un aumentato rischio di criminalità nella prole di madri fumatrici. Gli autori nell'analisi hanno fatto riferimento ad una coorte dei nati a Copenhagen tra il 1959 e il 1961, incrociandoli con i dati sul fumo materno in particolare nel terzo trimestre. A quell'epoca circa la metà delle mamme erano fumatrici dal momento che non esisteva un informazione sui danni che il fumo poteva provocare alla prole. Gli autori hanno poi preso in considerazione i dati relativi all'intelligenza di 3044 figli, per i quali il QI è stato misurato all'età di 18 e 19 anni. È stato calcolato il QI medio per cinque categorie di fumatrici, organizzate per substrato sociale, livello di educazione, stato di single, altezza ed età materna, numero di gravidanze ed età gestazionale; inoltre una valutazione separata ha tenuto conto della lunghezza e del peso dei nascituri.
Il fumo materno nel terzo trimestre, aggiustato per sette covariabili, ha mostrato di associarsi negativamente con l'intelligenza dei figli: fino ad differenza di 6.2 punti in meno tra i figli di fumatrici al confronto con quelli di non fumatrici. Non è chiaro quale sia il meccanismo coinvolto, anche se gli autori individuano un fattore negli effetti avversi del fumo sul sistema nervoso centrale e sul cervello. "È ragionevole supporre", precisano, infatti, gli autori, "che l'effetto del fumo materno durante la gravidanza sullo sviluppo cognitivo della prole sia un risultato diretto dell'effetto delle sostanze contenute nel fumo di sigaretta sul sistema nervoso centrale fetale". Per essere più precisi sembra che il fumo materno possa ridurre la circolazione utero-placenta causando ipossie che possono incidere sullo sviluppo del cervello e sul conseguente sviluppo intellettivo del nascituro.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Regione Veneto, via Germania 20 37135 Verona
Email: info@dronet.org
 

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