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05-07-2016 Gioco d’azzardo in adolescenza: una revisione sistematica internazionale
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Fonte: J Gambl Stud
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Titolo originale e autori: Calado F, Alexandre J, Griffiths MD, Prevalence of Adolescent Problem Gambling: A Systematic Review of Recent Research. J Gambl Stud (2016). doi:10.1007/s10899-016-9627-5.- |
Numerose ricerche hanno dimostrato come il gioco d’azzardo sia un’attività popolare fra gli adolescenti, in crescita anche a causa della crescente diffusione delle opportunità di giocare d’azzardo e dello sviluppo di nuove tecnologie. Una nuova revisione sistematica condotta da ricercatori dell’Università di Nottingham Trent (UK) ha analizzato le ricerca condotte dal 2000 a livello mondiale al fine di fornire un panorama dettagliato degli studi sul gioco d’azzardo adolescenziale.
Dai 44 studi inclusi nei risultati della ricerca è emerso come il 0,2–12,3% dei giovani nei 5 continenti mostri problematiche riconducibili al gioco d’azzardo patologico. Emerge inoltre come in molti paesi non siano comunque ancora state condotte ricerche in quest’ambito, dato che la maggior parte di queste risulta infatti condotta in Europa, nel Nord America e in Australia. Dai risultati emerge come i tassi di prevalenza del gioco d'azzardo giovanile varino molto a seconda del continente: nel Nord America il tasso di prevalenza va dal 2,1 al 2,6%, in Oceania dallo 0,2 al 4,4%, mentre in Europa dallo 0,2 al 12,3%. Rispetto ai dati demografici si rileva come il gioco d’azzardo problematico in fase adolescenziale colpisca più probabilmente soggetti maschi, soggetti appartenenti ad una minoranza etnica, soggetti con genitori che a loro volta hanno giocato d’azzardo e giovani che non vivono con entrambi i genitori. Fra le principali motivazioni alla base del gioco d’azzardo problematico si annovera il desiderio di evasione e l’incapacità di resistere alla tentazione. La vincita di denaro risulta invece una motivazione riferita meno frequentemente: tale dato è coerente rispetto alle attuali teorie relative al gambling, secondo le quali le persone affermano di ricorrere al gioco d’azzardo soprattutto per fuggire dai problemi e da sentimenti spiacevoli e come il gambling si riveli una strategia di coping disadattiva utilizzata per gestire lo stress e la depressione.
Infine si ritiene importante sottolineare la chiara correlazione fra gioco d’azzardo patologico e l’assunzione di sostanze psicoattive. Tale dato conferma come alla base del gioco d’azzardo vi sia lo stesso meccanismo di altre forme di dipendenza, supportando pertanto la teoria del gambling come dipendenza biopsicosociale come l’alcolismo e la dipendenza da altre sostanze psicoattive.
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Redattore: Staff Dronetplus
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