LOGO DRONET
 Home | Chi siamo | Convegni | News & Comunicazioni | Pubblicazioni | Newsletter | Video Gallery   
informazioni perinformazioni per studenti e giovani informazioni per genitori e insegnantiinformazioni per operatori delle tossicodipendenze
mail to   feed rss

NOTIZIE E COMUNICAZIONI - Approfondimento notizia
 
01-06-2016
Come il cervello crea e interrompe un’abitudine: possibili risvolti per il campo delle dipendenze
Fonte: Neuron
invia articolo

Titolo originale e autori: Gremel CM, Chancey JH, Atwood BK et al. Endocannabinoid Modulation of Orbitostriatal Circuits Gates Habit Formation. Neuron, Available online 26 May 2016.-


I comportamenti che mettiamo in atto nella nostra vita quotidiana richiedono una capacità di prendere decisioni finalizzata al controllo sia delle azioni abituali, sia delle azioni orientate verso specifici obiettivi. Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università della California (USA) ha come obiettivo l’indagine approfondita di un meccanismo molecolare endogeno situato in una specifica via cortico-striatale che media la transizione fra le strategie orientate verso un obiettivo e le nostre azioni abituali.
In questo studio i ricercatori hanno ipotizzato come gli endocannabinoidi possano ridurre l'attività nella zona dello striato dorsomediale della corteccia orbitofrontale e, con essa, la possibilità di attivare azioni orientate verso specifici obiettivi. A tal scopo alcuni topi sono stati addestrati a premere una leva, ottenendo del cibo come ricompensa, in due ambienti diversi che consentono loro di sviluppare un’azione di tipo abituale oppure un’azione orientata verso l’obiettivo. Come per gli esseri umani, anche i topi sani sono risultati in grado di compiere la stessa azione utilizzando una strategia d’azione abituale oppure una strategia finalizzata al raggiungimento di un obiettivo. Per testare l’ipotesi sul ruolo svolto dagli endocannabinoidi, i ricercatori hanno cancellato un particolare recettore degli endocannabinoidi – definito CB1 – nella via corteccia orbitofrontale-striato. I topi mancanti di questi recettori non formavano più abitudini: questo dimostra il ruolo fondamentale svolto sia dai recettori, sia da quel particolare percorso neurale.
I risultati suggeriscono, sottolineano gli autori in conclusione, un nuovo obiettivo terapeutico per le persone affette da dipendenze: per fermare l’eccessivo affidamento sulle abitudini e ripristinare la capacità di passare ad azioni orientate verso un obiettivo, può risultare utile un trattamento – di tipo farmaceutico o con terapia comportamentale – sul sistema endocannabinoide del cervello per ridurre il controllo sul comportamento abituale.


Redattore: Staff Dronetplus
Indirizzo: www.dronetplus.it
Email: info@dronet.org
 

Torna indietro

Primo Piano

Dipartimento Politiche Antidroga
Presidenza del Consiglio dei Ministri

- Prevention Strategy and Policy Makers (IT, EN, FRA, ESP, ARAB, RUS)
- Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe (IT, EN)
- Accordo di collaborazione scientifica Italia-USA (IT, EN)
- Dichiarazione DPA collaborazioni scientifiche internazionali (IT, EN)

banner Progetto Comuni Italia

 

Vocabolari
VOCABOLARI

- Alcohol and drug terms - WHO
- Terminology & information - UNODC

 


Oggi i giornali parlano di droga





Home | FAQ's | Site Map | Credits | Help | Informativa sull'utiizzo dei cookie | RSS feed rss
N N D Network Nazionale sulle Dipendenze