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18-09-2014 Relazione al parlamento 2014, online i dati del Dipartimento Politiche Antidroga
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Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
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Pubblicata dal Dipartimento Politiche Antidroga – Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Relazione annuale al parlamento sull’uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia. I dati elaborati nel 2014, sono relativi all’anno 2013 e al primo semestre 2014.
Dai dati emerge che il consumo di sostanze stupefacenti nella popolazione studentesca (15-19 anni), rilevato annualmente dal 2003, nel triennio 2011-2013 ha subito un aumento dei consumatori di cannabis. La prevalenza di consumatori di cocaina, risulta stabile negli ultimi tre anni mentre in costante e continuo calo il consumo di eroina, rimanendo a livelli inferiori al 2%.
Dallo studio, condotto nel 2014 su un campione di 31.661 studenti (15-19 anni con percentuale di risposta pari a circa il 72%), risulta che il 75,7% degli studenti non ha assunto alcuna sostanza stupefacente negli ultimi 12 mesi. Le percentuali di consumatori (una o più volte negli ultimi 12 mesi) sono risultate essere per la cannabis 23,46% (21,56% nel 2013); cocaina 1,58% (2,05% nel 2013); eroina 0,21% (0,36% nel 2013); stimolanti (amfetamine e/o ecstasy) 1,36% (1,35% nel 2013); allucinogeni 2,03% (2,13% nel 2013). Tra gli studenti consumatori, il 76,5% ha assunto cannabis negli ultimi 12 mesi e il 21,0% risulta consumatore di più sostanze.
Per quanto riguarda il consumo nella popolazione generale, vengono riportati i dati epidemiologici forniti dall’Istituto Mario Negri di Milano che, attraverso l’analisi delle acque reflue effettuate su 17 città italiane, indicano per il 2013 un aumento delle concentrazioni di cannabis e una diminuzione della cocaina, mentre rimarrebbero stabili le quantità delle altre sostanze rilevate. Una sezione della Relazione è poi dedicata al Sistema Nazionale di Allerta Precoce (www.allertadroga.it) del Dipartimento Politiche Antidroga e al fenomeno delle Nuove Sostanze Psicoattive (NSP), in continuo monitoraggio da parte del Sistema stesso. Infine, alcuni dati sul gioco d’azzardo patologico he sembra non risparmiare alcuna fascia della popolazione, giovani inclusi. All’interno della popolazione studentesca di 15-19 anni, intervistata anche in merito al gioco, è emerso che nel 2014 il 6,0% risultava nel gruppo dei cosiddetti giocatori sociali, il 4,2% sono risultati giocatori problematici, il 3,7%, giocatori patologici. E’ stata inoltre trovata un’associazione tra le tipologie di giocatori e il consumo di sostanze stupefacenti dichiarato dalla popolazione giovanile. Numerosi anche i soggetti (popolazione generale) in trattamento per gioco patologico, con 6.804 casi registrati (83,2% maschi) nel corso del 2013.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
Email: info@dronet.org
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