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27-05-2014 Dal DPA una nuova analisi dei consumi di droghe nei giovani in Italia aggiornati al 2014
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Fonte: Punto Focale Nazionale - Rete Reitox
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Pubblichiamo di seguito il Comunicato Stampa del Punto Focale Nazionale:
DATI AGGIORNATI 2012 DELL’AGENZIA DELLE DROGHE DELL’UNIONE EUROPEA PRESENTATI OGGI A LISBONA - DAL DPA UNA NUOVA ANALISI DEI CONSUMI DI DROGHE NEI GIOVANI IN ITALIA AGGIORNATI AL 2014
In relazione ai dati trasmessi oggi sul consumo di droga in Europa nella Relazione europea sulla droga 2014 (base dati 2012): Tendenze e sviluppi, pubblicata dall’Agenzia delle droghe dell’Unione europea (EMCDDA) a Lisbona, il Punto Focale Nazionale precisa che si tratta di dati relativi al 2012 quindi risalenti a due anni fa. Per quanto riguarda invece i consumi di droga in Italia i dati di seguito riportati si riferiscono a indagini più aggiornate sulla popolazione condotte nella prima parte del 2014.
Aumenta anche nel 2014 il consumo di cannabis tra gli studenti delle scuole secondarie (15-19 anni), oltre al consumo di alcol associato ad episodi di ebbrezza. Questi i risultati preliminari emersi dall’indagine sul consumo di sostanze psicotrope nelle scuole superiori, avviata nel primo semestre 2014, su un campione preliminare di oltre 33.000 studenti intervistati. Nel 2014 il consumo di cannabis nell’ultimo anno, riferito dagli studenti, riguarda circa 660.000 studenti contro i 620.000 rilevati nel 2013.
L’aumento più consistente si osserva tra le studentesse con quasi 3 punti percentuali di incremento rispetto all’anno scorso (19,4% pari a 266.000 15-19-enni vs 16,5% pari a 230.000 studentesse) e soprattutto tra le 17-18-enni; nei maschi l’aumento è meno pronunciato anche in forza della tendenza dei 14-enni e dei 19-enni a consumare di meno (contrazione dei consumi rispettivamente di 0,6 e 1,4 punti percentuali rispetto al 2013). La frequenza del consumo di cannabis nell’ultimo mese è in lieve diminuzione sia nei maschi che nelle femmine: coloro che dichiarano un consumo quasi quotidiano (20 o più volte in un mese) rappresentano il 21% dei consumatori maschi (22,5% nel 2013) ed il 12,3% delle consumatrici femmine (12,7% nel 2013).
A supporto di tali evidenze rilevate mediante questionari, i risultati emergenti dalle analisi condotte dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano anche se su campioni sperimentali di acque reflue afferenti ad alcuni istituti scolastici nelle città di Torino, Roma e Verona, confermano l’incremento rilevato dagli studi epidemiologici. Nella città di Verona si osservano i maggiori consumi e incrementi (11,7 dosi giornaliere di cannabis ogni 1.000 abitanti nel 2013 vs 7,3 nel 2012), a seguire Torino (3,8 dosi giornaliere di cannabis ogni 1.000 abitanti nel 2013 vs 1,8 nel 2012) e Roma (2,4 dosi giornaliere di cannabis ogni 1.000 abitanti nel 2013 vs 0,4 nel 2012).
La presenza di ketamina, droga ancora poco utilizzata, ma emergente, è stata riscontrata nelle acque reflue di tutte le città monitorate con quantità che aumentano complessivamente da 1,75 mg giornalieri ogni 1000 abitanti del 2011 a 3,74 mg giornalieri nel 2013: in questi ultimo anno i quantitativi maggiori sono stati riscontrati in particolare a Firenze (7,6 mg/die), Torino e Bologna (6,6), Milano (3,9) e Roma (3,8).Nel 2013 il mefedrone (nuova sostanza psicoattiva) è stato riscontrato solo a Bologna (già presente nel 2012) e Firenze con quantità rispettivamente di 2,9 e 0,9 mg giornalieri per 100 abitanti.
Nella stessa direzione dei consumi di cannabis si osserva anche l’uso nell’ultimo anno di alcol episodi di ebbrezza: l’uso di alcolici viene indicato dall’81,1% dei maschi (1.180.000 15-19-enni) e dal 74,3% delle femmine (oltre 1.000.000 studentesse) con un aumento più pronunciato tra le studentesse (DAL 72,4% DEL 2013 AL 74,3% del 2014; +2 ,6%) rispetto ai maschi (2013 80,1%; 2014: 81,1%, +1,2%); in aumento anche gli episodi di ebbrezza sia tra i maschi (2013: 37,8%, 2014:38,1%), ma con maggiore intensità tra le studentesse (2013: 29,4%, 2014:31,6%), analogamente al consumo di alcol.
Per quanto riguarda le altre “classiche “ droghe si assiste ad una continua riduzione dei consumi, trend già evidenziato da qualche anno ormai anche negli ultimi 12 mesi di cocaina (che passa dal 2,1% nel 2013 AL 1,6% nel 2014), ecstasy (dal 0,98% nel 2013 AL 0,75% nel 2014), eroina (dal 0,36% nel 2013 AL 0,22% nel 2014) e inalanti (dal 0,94% nel 2013AL 0,73% nel 2014) sia tra gli studenti maschi che tra le studentesse, mentre l’assunzione di amfetamine nell’ultimo anno, ha coinvolto circa 16.300 ragazzi e 10.000 ragazze, con un aumento specifico dei consumi sopratutto tra le ragazze dell’80% (5.500 nel 2013) probabilmente anche per la ricerca di effetti anoressizzanti.
Gioco d’azzardo, fenomeno emergente sia tra gli studenti che la popolazione generale.
Tra i fenomeni emergenti in questi ultimi anni, sia tra gli studenti che tra la popolazione generale, si osserva la diffusione del gioco d’azzardo. Nel 2014 il 45,0% degli studenti ha dichiarato di aver giocato almeno una volta nell’ultimo anno, con una lieve flessione rispetto all’anno precedente (45,0% nel 2014, 48,2% nel 2013): 480.000 studentesse e 800.000 studenti ammettono di aver giocato d’azzardo negli ultimi 12 mesi.
Analizzando le risposte fornite dagli studenti attraverso la somministrazione di un questionario validato a livello internazionale e italiano (SOGS-RA) in grado di cogliere meglio gli aspetti patologici, i giocatori problematici e patologici nel 2014 sono circa l’8,0% degli intervistati con sensibili differenze tra i maschi e le femmine (maschi 13,5% femmine 2,8%). Rispetto al 2013 si osserva una tendenza all’aumento sia tra i maschi (13,5% nel 2014, 13,0% nel 2013) che tra le femmine (2,8% nel 2014, 2,4% nel 2013).
Come emerso già dallo studio del 2013, il comportamento del gioco d’azzardo è spesso associato al consumo di sostanze psicotrope; infatti tra i ragazzi che riferiscono un gioco d’azzardo patologico si riscontra una percentuale di consumatori di sostanze illecite pari al 40% a fronte di un 32% di consumatori di sostanze illecite tra i giocatori d’azzardo “non problematici”.
Il consumo di sostanze illecite tra i giocatori d’azzardo sembra in diminuzione nell’ultimo biennio: tra i giocatori patologici (39,6% erano oltre che giocatori anche consumatori di droga nel 2014, 41,7 % nel 2013) mentre tra i giocatori problematici (32,0% nel 2014 ERANO OLTRE CHE GIOCATORI ANCHE consumatori di droga, 34,9 % nel 2013 vs).
Punto Focale Nazionale - Rete Reitox
Per approfondimenti: Consumi 2014
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Redattore: Staff Dronet
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