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16-04-2014 Scoperta area cerebrale legata alla dipendenza dal gioco d'azzardo
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Fonte: PNAS
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Titolo originale e autori: Clark L, Studer B, Bruss J, Tranel D, Bechara A. Damage to insula abolishes cognitive distortions during simulated gambling. Proc Natl Acad Sci U S A. 2014 Apr 7 - |
I ricercatori ritengono che un’area del cervello con un ruolo chiave nelle emozioni, l’insula, potrebbe essere iperattiva nei giocatori d’azzardo problematici. Secondo una ricerca di Clark e colleghi dell'università di Cambridge, pubblicata sulla rivista PNAS, le persone che subiscono danni in questa regione cerebrale non sembrano sperimentare i pensieri distorti che spingono le persone a mantenere il comportamento del gambling (gioco d’azzardo).
Durante il gambling, le persone spesso percepiscono in modo distorto le loro possibilità di vincita, a causa di una serie di errori di pensiero chiamati distorsioni cognitive, che portano a valutare male abilità e probabilità, e convincono che continuare a giocare, alla fine, farà recuperare le perdite.
I ricercatori hanno esaminato le basi neurologiche di queste credenze in pazienti con lesioni in diverse parti del cervello (la corteccia prefrontale ventromediale, l'amigdala e l'insula). Questo perché, mentre gli studi di neuroimmagine possono dirci molto sulla risposta del cervello ad eventi complessi, è solo studiando i pazienti con lesioni cerebrali che si può vedere se una regione del cervello è effettivamente necessaria per eseguire un determinato compito. I pazienti e un gruppo di soggetti sani hanno partecipato a due diversi tipi di gambling: un gioco di slot machine programmato per dare vincite e sfiorate vincite (ovvero quei risultati senza ricompensa che cadono vicini ad un jackpot), ed un gioco di roulette che coinvolge la previsione di rosso o nero, per suscitare la cosiddetta “fallacia del giocatore”, ovvero la tendenza a credere che il verificarsi di un evento (uscita del rosso), sia seguito dall’altro risultato (nero).
Dai risultati è emerso che l’aumento della motivazione a giocare dopo le sfiorate vincite alla slot machine e la fallacia del giocatore nella roulette, si sono verificati in tutti i gruppi tranne che nelle persone con lesioni all'insula.
Secondo gli autori, sulla base di questi risultati, le distorsioni cognitive avvengono in un cervello intatto sano, e nei giocatori problematici la distorsione sarebbe più estrema a causa di un’iperattività dell’insula, che li renderebbe più sensibili a questi errori di valutazione. Futuri trattamenti per la dipendenza dal gioco d'azzardo potrebbero quindi essere orientati a cercare di ridurre la reattività di quest’area, sia con farmaci che con tecniche psicologiche.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
Email: info@dronet.org
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