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24-07-2013 Dipartimento Politiche Antidroga, online la relazione al Parlamento 2013
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Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
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Si conferma il calo del consumo di sostanze stupefacenti, ed in particolare di eroina, cocaina, allucinogeni, stimolanti e cannabis anche nel nostro Paese, al pari di quanto succede in Europa e come riferito il mese scorso dall’Osservatorio Europeo di Lisbona. Questo il dato generale che emerge dalle indagini campionarie sulla popolazione (15-64 anni) e dalle analisi delle acque reflue eseguite dal DPA, contenute nell'ultima Relazione al Parlamento 2013 sull’uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia, elaborata dal Dipartimento Politiche Antidroga, Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nello specifico, pur registrando una progressiva contrazione della prevalenza di consumatori, per cocaina ed eroina, il consumo nel 2013 sembra essersi stabilizzato, al contrario di cannabis, sostanze stimolanti e allucinogeni, per i quali si osserva una lieve tendenza all’aumento. Il 95,04% della popolazione risulta inoltre non aver assunto alcuna sostanza stupefacente negli ultimi 12 mesi.
Focalizzando l'attenzione sui giovani, l’indagine 2013 sulla popolazione studentesca (15-19 anni) ha rilevato le seguenti percentuali di consumatori: cannabis 21,43%, cocaina 2,01%, eroina 0,33%, stimolanti metamfetamine e/o ecstasy 1,33% e allucinogeni 2,08%. Dai dati emerge in particolare un incremento di 2,29 punti percentuale del consumo di cannabis rispetto al 2012.
Dalla Relazione si denota inoltre come Internet sia il luogo privilegiato per il mercato della cannabis e delle nuove sostanze sintetiche, rivolto in particolare ai giovani, fascia di popolazione che più utilizza Internet e i social network. Sono oltre 800.000 i siti tematici che offrono cannabis (e altre sostanze stupefacenti) o ne promuovono l'uso. Per quanto riguarda invece le nuove droghe sintetiche, grazie al Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA sono state identificate oltre 250 nuove molecole in entrata sul territorio italiano ed europeo come i cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine, piperazine e metossietamina.
Per quanto riguarda i tossicodipendenti, i soggetti con bisogno di trattamento risultano essere circa 438.500 mila (476.800 nel 2011). Di questi circa 52.000 risultano dipendenti da oppiacei, 81.100 da cocaina e circa 145.000 per cannabis. 277.748 non risultano inoltre essere in trattamento presso i servizi di assistenza. I soggetti che hanno richiesto per la prima volta un trattamento sono stati 30.169 con un tempo medio di latenza stimato tra inizio uso e richiesta di primo trattamento di 6.1 anni, differenziato da sostanza a sostanza. L’età media dei nuovi utenti è di circa 34 anni, con un arrivo sempre più tardivo rispetto agli anni precedenti. Le sostanze primarie maggiormente utilizzate dagli utenti in trattamento risultano essere il 74,4% oppiacei, il 14, 8% cocaina e l’8,7% cannabis. Le sostanze secondarie sono state la cannabis (30,5%) e la cocaina (28,5%). Le Regioni con maggior bisogno di trattamento per oppiacei sono Liguria, Basilicata, Sardegna, Molise e Toscana.
Un ulteriore aspetto rilevante dell’indagine è il problema dei tossicodipendenti in carcere. Nel 2012 gli ingressi in carcere di soggetti con problemi socio-sanitari correlati alla droga hanno subito una riduzione del 18,4%. È importante sottolineare che il 34,5% dei soggetti entrati in carcere nel 2012 per reati in violazione alla normativa per gli stupefacenti sono usciti in libertà nel corso dell’anno. Se nel 2012 si è osservato un incremento del 3,2% degli ingressi di soggetti stranieri per reati in violazione al D.P.R. 309/90, una modesta riduzione dello 0,5% è stata rilevata, invece, per i soggetti di nazionalità italiana. Riduzione del 16% anche per i minori reclusi per violazioni alla normativa sugli stupefacenti.
La relazione dedica infine ampio spazio al gioco d’azzardo. Nel 2013 circa 1.250.000 studenti delle scuole superiori di secondo grado risulta abbiamo partecipato ad almeno un gioco d'azzardo. Il DPA sottolinea inoltre come esista una correlazione lineare tra gioco d'azzardo e consumo di sostanze, sia nella popolazione giovanile (15-19) sia in quella generale (15-64). Si rileva inoltre che maggiore è lo stadio del gioco d'azzardo, maggiore è il consumo di droghe (41,7% gli adolescenti con comportamenti di gioco patologico hanno un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti). Tra i giochi più diffusi tra gli adolescenti: Lotterie istantanee, Gratta e Vinci, Win for life (26,4%) seguono Lotto e Superenalotto con il 13,7%.
“I dati in nostro possesso, provenienti da molteplici fonti indipendenti tra loro, - ha dichiarato Giovanni Serpelloni - capo del DPA - mostrano per le sostanze stupefacenti un trend in contrazione, ma con degli spunti di variazione che riguardano soprattutto le fasce giovanili per droghe quali la cannabis. Tali variazioni devono farci riflettere sulla necessità di adottare nuove forme di prevenzione più precoce e più selettiva per ogni dipendenza, incluso il gioco d’azzardo patologico. La priorità ancora una volta - ha concluso Serpelloni - è prevenire precocemente il consumo soprattutto negli adolescenti sviluppando consapevolezza e modelli educativi verso stili di vita sani. A questo proposito preoccupa il calo degli investimenti eseguiti dalle Regioni registrato nel settore dei progetti di prevenzione”.
Scarica qui la relazione.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
Email: info@dronet.org
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Primo Piano Dipartimento Politiche Antidroga Presidenza del Consiglio dei Ministri |
- Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe ( IT, EN)
- Accordo di collaborazione scientifica Italia-USA ( IT, EN)
- Dichiarazione DPA collaborazioni scientifiche internazionali ( IT, EN)
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