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05-07-2013
Tour guidati nei locali notturni: abuso alcolico e comportamenti a rischio nei giovani turisti
Fonte: The American Journal on Addictions
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Titolo originale e autori: Tutenges S, Jæger MM, Hesse M, The Influence of Guides on Alcohol Consumption among Young Tourists at a Nightlife Resort. The American Journal on Addictions, 21: S72–S76, 2012-


Con l’avvento dei voli economici, a partire dagli anni Sessanta si è diffusa fra i giovani di tutto il mondo l’abitudine di fare vacanze brevi dedicate alla vita notturna. Le serate vengono solitamente trascorse bevendo alcolici in diversi locali o pub nell'arco di una sola serata, a volte accompagnati da una guida turistica (i cosiddetti “pub crawl”). Si tratta di “pacchetti divertimento” organizzati da agenzie turistiche in cui i giovani spesso assumono comportamenti a rischio come l’abuso di alcol, l’uso di sostanze illecite e comportamenti sessuali non responsabili. Uno studio dell’Università danese di Aarhus si è occupato proprio di valutare in quale misura i giovani turisti diminuiscono o aumentano il loro consumo di alcol durante feste notturne cui si recano con una guida. L’indagine è stata condotta su un campione di 112 turisti di età compresa fra i 16 e 25 anni (68% maschi), in vacanza a Sunny Beach (Bulgaria), ai quali è stato sottoposto un questionario sul consumo di alcol durante il primo, il quarto e il sesto giorno della vacanza.
Dai risultati è emerso che la partecipazione a feste e divertimenti accompagnati da una guida era associata ad un notevole aumento del consumo di alcol e ad una maggiore probabilità di farsi male o di assumere comportamenti a rischio nella sfera sessuale, in particolare dopo tre tappe del percorso serale. Il 70% ha riferito di aver bevuto più di 6 unità alcoliche almeno una volta alla settimana e l’84% di non ricordare cos’aveva fatto la sera precedente a causa dell’alcol. Solo due turisti hanno affermato di aver bevuto 6 o più unità alcoliche più di una volta alla settimana, una volta tornati a casa. Nell’analizzare il consumo di alcol non sono state rilevate differenze di età, bensì di genere: le donne risultano bere meno alcol degli uomini. Questo studio, sottolineano i ricercatori, può essere utile per pensare ad un turismo non focalizzato sul consumo di alcol, che proponga invece attività divertenti meno pericolose, con guide formate nel disincentivare l’abuso di alcol, informando al contempo i turisti, soprattutto i giovani, sui rischi associati a tale comportamento.


Redattore: Staff Dronet
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