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03-07-2013
AIDS: l’OMS raccomanda il trattamento precoce
Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità
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Titolo originale e autori: WHO "Consolidated guidelines on the use of antiretroviral drugs for treating and preventing HIV infection" International AIDS Society 2013-


L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato le nuove raccomandazioni per combattere l’infezione da HIV alla conferenza della Società Internazionale AIDS.
Il trattamento raccomandato per l’HIV è rappresentato ad oggi, da una combinazione di tre farmaci antiretrovirali in una sola pillola, somministrata una volta al giorno. Grazie a questo trattamento le persone HIV-positive vivono più a lungo ma la terapia è cronica perchè nel momento in cui viene interrotta, il virus si riattiva. Nelle nuove "linee guida consolidate sull'uso dei farmaci antiretrovirali per il trattamento e la prevenzione dell’infezione da HIV", l’OMS punta ad offrire precocemente la terapia antiretrovirale (ART). In passato, infatti, prima di iniziare la terapia si aspettava il raggiungimento di un notevole calo delle cellule CD4 (dette anche linfociti T, che sono i globuli bianchi responsabili di orchestrare la risposta immunitaria alle infezioni), mentre le nuove raccomandazioni incoraggiano ad avviare il trattamento negli adulti con HIV, quando il loro numero di cellule CD4 è di 500 cellule/mm³, ovvero quando il sistema immunitario è ancora forte. Se il virus viene attaccato subito, infatti, c’è meno possibilità che entri nello stato di latenza, inoltre, con il progredire dell’infezione, il virus diventa sempre più aggressivo perché indebolisce il sistema immunitario e il corpo umano non riesce a difendersi. Questo è il principio alla base dell’idea che bisogna agire presto.
Il nuovo approccio dovrebbe aiutare i pazienti con HIV a vivere molto più a lungo e meglio, e inoltre, abbassando la quantità di virus nel sangue, dovrebbe ridurre notevolmente il rischio di trasmissione del virus. Altra novità delle ultime linee guida è che la ART deve essere assicurata (indipendentemente dal numero dei CD4) a tutti i bambini con HIV sotto i 5 anni di età, a tutte le donne con HIV in gravidanza e allattamento, e a tutti i partner sieropositivi di coppie in cui ci sia un componente non infetto.
Alla fine del 2012 nei Paesi a basso e medio reddito erano 9,7 milioni le persone che avevano ricevuto un trattamento sanitario contro l'AIDS. Secondo l'OMS, se i paesi saranno in grado di integrare le nuove linee guida nelle loro politiche nazionali sull’HIV, e di eseguirle con le risorse necessarie, vedranno significativi benefici sia per la salute delle persone che per la sanità pubblica.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
Email: info@dronet.org
 

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