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12-04-2013
Articolo "Antidroga milioni di euro al vento" - La replica del Dipartimento Politiche Antidroga
Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
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Pubblichiamo la replica del Dipartimento Politiche Antidroga all'articolo pubblicato su un quotidiano, dal titolo "Antidroga milioni di euro al vento"

Egregio direttore,

In merito all'articolo uscito ieri sul suo quotidiano dal titolo: "Antidroga milioni di euro al vento" e ai suoi contenuti palesemente non corrispondenti al vero si precisa quanto segue.

Purtroppo dobbiamo rilevare, oltre ai toni discreditanti utilizzati e ai contenuti diffamatori, che sono stati da voi riportati una serie di dati fortemente inesatti e manipolati alcuni dei quali anche chiaramente inventati. Oltre a questo nel vostro articolo si parla di " sprechi" e non è citato un solo dato d'inefficacia che dimostri tale condizione contrariamente a quanto si può rilevare in tutti i rapporti e gli studi scientifici a oggi eseguiti dal DPA e dai centri di ricerca, alcuni dei quali pubblicati anche su riviste internazionali. Procedendo per ordine:

1. Gli Enti Pubblici finanziati da questo Dipartimento sono stati molteplici, dal 2009 a oggi 119 per un totale di 207 progetti per un budget complessivo di circa 60.107.559 di euro. All'azienda ULLS 20, una dei tanti centri collaborativi, sono stati affidati in 5 anni, 13 progetti per un totale di circa 3.097.538 (5, 1 % del totale). Quindi le dichiarazioni da voi riportate non trovano riscontro nei fatti.

Per i progetti di prevenzione in particolare sono stati investiti 14 milioni di euro e non 50 milioni come erroneamente da voi riportato. Tali fondi non sono stati erogati a " un solo collettore" ma sono stati distribuiti su ben 49 Centri Collaborativi pubblici (Asl, Regioni, Università, Comuni etc) con 35 progetti su tutto il territorio nazionale. Quindi non esiste il "monopolio della gestione dei progetti del governo italiano in fatto di prevenzione" che secondo voi sarebbe stato dato alla ULSS 20. Il progetto più importante e con il maggior budget per la prevenzione è stato affidato alle Nazioni Unite.

2. In quanto ai finanziamenti erogati al Centro Antiveleni appartenente al Centro Clinico (IRCCS) gestito dalla fondazione Maugeri, va specificato che non si tratta di 1 milione di euro come da voi riportato ma di 590 mila euro in 3 progetti successivi relativi al Sistema di Allerta e si tratta di fondi utilizzati per l'individuazione delle nuove sostanze stupefacenti entrate in Italia e soprattutto al monitoraggio delle intossicazioni acute rilevabili presso la rete dei pronti soccorsi e delle unità di emergenza che fanno riferimento a tale Centro Nazionale che è inserito a pieno titolo, in considerazioni delle sue certificate competenze e referenze, nel Sistema di Allerta Nazionale. Tale sistema a oggi ha individuato ben 250 nuove sostanze e ha attivato dal 2009 45 allerte e 107 informative cui 15 allerte e 19 informative solo nell'ultimo anno su tutto il territorio nazionale. Non corrisponde al vero inoltre l'affermazione che "ogni progetto fa riferimento alla ULSS20 "infatti i Centri Collaborativi sono tutti indipendenti e fanno riferimento per il coordinamento tecnico-scentifico direttamente al DPA come chiaramente scritto negli accordi di collaborazione.

3. Altra affermazione non veritiera è che " tutti i fornitori del dipartimento siano veronesi" il numero dei fornitori utilizzati dal DPA in questi anni dal 2009 a oggi è di 14 di cui solo 3 sono stati occasionalmente dell'area di Verona in ragione peraltro alle attività che vengono svolte in quell'area e in quella struttura di ricerca considerate le alte competenze e accreditamenti nazionali e internazionali facilmente verificabili che ha tale centro. Tutte le commesse sono state eseguite nel rispetto della regolamentazione vigente e del principio dell'economicità e qualità.

Le missioni che sono state effettuate da questo dipartimento presso tale Centro per presenziare a workshop, congressi e gruppi di lavoro negli ultimi 3 anni sono state 10, tutte perfettamente documentate, e hanno utilizzato esclusivamente le modalità regolari e coerenti e autorizzate con la regolamentazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La spesa non supera i 3.500 euro e non " decine di migliaia" di euro come da voi riportato.

Profondamente errato è anche il dato da voi fornito che sarebbero stati spesi per il progetto Outcome "25 milioni di euro spalmati nei vari anni". Tale cifra è invece di 925.346,14 ripartito su 20 aziende pubbliche allocate su tutto il territorio nazionale per il 2009. Tale progetto ha inoltre realizzato l'unico e importante sistema della valutazione dell'efficacia dei trattamenti di 8720 persone tossicodipendenti, la più alta casistica europea, (dati già da tempo pubblicati nella Relazione al Parlamento) e per la prima volta in Italia ha consentito di monitorare le attività dei Sert e dimostrare l'utilità dei Sert così come peraltro pubblicato anche sulla rivista internazionale (con riconoscimento scientifico di tale attività).

4. Quanto ai costi per la realizzazione mantenimento dei siti web essi sono state oggetto di un'attenta analisi anche di una risposta ad una interrogazione parlamentare che non ha lasciato dubbi alcuni sulla economicità e sulla efficacia informativa di tali investimenti. Basti pensare che il costo medio di manutenzione ordinaria all'anno si aggira intorno ai 1950 euro (costo sicuramente inferiore ai costi medi di mercato). Ovviamente qualsiasi esternalizzazione di servizio ha sempre seguito e segue nel rispetto delle norme relative al codice degli appalti e servizi. In quanto all'efficacia dei network internet da noi realizzati e da voi ridicolizzati mediante la fornitura di dati sugli accessi assolutamente non veritieri, smentiamo totalmente quanto da voi asserito e precisiamo che per il solo sito governativo "Politiche Antidroga" dal 2009 ad oggi si sono registrate 624.615 mila visite, 42.844.673 accessi per un totale di 34.663.007 pagine consultate.

Questo corrisponde a circa 1000 persone diverse al giorno che consultano tale sito e non " in media 13 utenti al giorno" come da voi riportato, per un flusso dati che varia tra i 750 MB fino ad 1 giga e oltre ai materiali di prevenzione scaricati gratuitamente ogni giorno. Per gli altri 13 siti monotematici tra Aprile 2012 e Marzo 2013 si sono registrati: 9.361 50 contatti, 23.104.094 pagine visitate 21.730.254 visite per una media di contatti /die 780.104,2 e di 59534,9 visite/die. Si specifica inoltre che il Sistema Nazionale di Allerta a circa 462 contatti/die e 119,3 viste/die perché si rivolge ad un network ristretto di specialisti con accessi limitati sulla base delle autorizzazioni che il DPA da ai circa 70 centri specialistici collaborativi. Va inoltre va aggiunto, sempre per confutare la vostra affermazione che questo Dipartimento operi " degli sprechi" che la rete internet e dei social network da noi attivati in questi anni ha generato più di 5000 persone che si sono iscritte sul Facebook di DPA, 500mila le visualizzazione sul canale YOU TUBE del DPA per le informazione di prevenzione e oltre 800 i professionisti del mondo delle dipendenze che si sono iscritti al sito della Community Scientifica (ISCA) del DPA.

E' chiaro che questi dati sono verificabili in ogni momento in considerazione del fatto che sono calcolati automaticamente dal sistema.

5. Quanto alle critiche di inefficienza ed inefficacia rilevate relativamente alla prevenzione dei Rave Party illegali ricordo che negli ultimi 18 mesi sono stati individuati e segnalati 113 eventi illegali di cui 64 sono stati impediti o gestiti sia da un punto di vista sanitario che d ordine pubblico (57%). Il Sistema di Allerta inoltre ha individuato 426 siti web che offrono sostanze e, in collaborazione con le Forze dell'Ordine il 30, 7 % sono stati chiusi o oscurati, per altri 63,4% sono stati rimossi gli annunci pericolosi relativi alla vendita e alla offerta di sostanze stupefacenti.

Per quanto riguarda il progetto Nnidac da voi citato, che ha coinvolto 40 comuni per la prevenzione dell'incidentalità droga e alcol correlata, vale la pena solo ricordare che dal 2010 sono stati controllati numero 50.181. autoveicoli e 30.047 guidatori con un impatto sulla prevenzione estremamente rilevante anche in questo caso i fondi sono stati gestiti dai singoli comuni.

Per dovere di chiarezza si ricorda che ogni singolo progetto di ogni singolo centro collaborativo presenta semestralmente dei rapporti di attività e dei minuziosi rapporti contabili che vengono controllati da ben 2 uffici indipendenti per assicurare che le spese avvengano nel rispetto delle regole della contabilità dello Stato. Ogni singola spesa e non solo la complessiva, viene valutata e controllata nella sua legittimità e nella documentazione probatoria e successivamente liquidata solo se perfettamente legittima. Questa prassi di controllo sia dei risultati che delle spese è stata messa in opera proprio dal DPA che all'inizio della sua attività ha dovuto affrontare e sanare una situazione di totale deregulation e non trasparenza dei fondi destinati alle regioni e a varie associazioni di settore (vedansi ns dichiarazioni stampa già nel 2009)

6. In quanto ai cosiddetti gruppi veronesi risultati vincitori al progetto di prevenzione attraverso la danza e la musica - Dream on- (che ha coinvolto migliaia di giovani e famiglie in tutta Italia) vogliamo ricordare che in quel progetto sono state coinvolte oltre che la città di Verona (ideatrice e realizzatrice da oltre 8 anni di tale attività) anche città di Macerata, Napoli e Roma e che la selezione dei gruppi è stata eseguita da una giuria internazionale e indipendente e non dal DPA.

In conclusione credo che questi semplici dati dimostrino chiaramente la malafede con cui è stato scritto l'articolo da voi pubblicato, probabilmente da persone mal informate sulla realtà dei fatti. La trasparenza e la serietà nella gestione dei Fondi pubblici è una caratteristica che questo Dipartimento ha sempre seguito. Forse un maldestro attacco di questo tipo si spiega solo nel voler squalificare e mettere sospetti su persone e strutture che perseguono strategie e interventi antidroga non graditi a chi ha redatto l'articolo in un modo, peraltro, così offensivo e superficiale anche da un punto di vista giornalistico. È ovvio che il Dipartimento attiverà tutte le forme di tutela della propria onorabilità e professionalità nelle varie ed opportune sedi.

Un ultimo punto da chiarire sono le affermazioni fatte dal dottore Franco Corleone che pur rispettando la sua profonda diversità di opinioni in ambito delle politiche e strategie antidroga (del tutto legittime anche se assolutamente non condivisibili perché basate solo su ideologie e avulse dal contesto scientifico) dobbiamo contestare il dato falso da lui fornito che il Comitato Scientifico del DPA formato dai maggiori scienziati del mondo molti dei quali appartenenti al NIDA sia stato "appaltato per centinaia di migliaia di euro". Va chiarito molto esplicitamente che tale comitato e la collaborazione con il più grande centro di ricerca mondiale sulle dipendenze, come per tutti i componenti del Comitato Scientifico, non è costato allo Stato Italiano neppure 1 euro essendo la partecipazione completamente gratuita. Pertanto l'informazione data è completamente falsa e tendenziosa.

Tutti i dati sopracitati sono verificabili e disponibili nel dettaglio presso il sito del DPA www.politicheantidroga.it

F.TO
Giovanni Serpelloni
Capo del Dipartimento Politiche Antidroga

Replica del DPA in formato pdf
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
Email: info@dronet.org
 

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