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08-04-2013
Replica all’articolo pubblicato in data 3 Aprile dal quotidiano il Manifesto
Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
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Riportiamo di seguito la replica di Giovanni Serpelloni - Capo del Dipartimento Politiche Antidroga - all'articolo pubblicato in data 3 Aprile dal quotidiano il Manifesto dal titolo: "DPA il re è sempre più nudo"

Rispetto alla non indipendenza delle ricerche finanziate dal DPA va ricordato che tutti i gruppi di ricerca finanziati pubblicano i loro risultati su riviste internazionali e pertanto vengono valutati da referi esterni totalmente indipendenti. Così pure per gli articoli pubblicati sull'Italian Journal on Addiction utilizzano un sistema di referaggio anonimo che ne garantisce l'indipendenza e la serietà. Se la Lila ha articoli scientifici da pubblicare non deve fare altro, come tutti noi, che mandarli in valutazione e saremo lieti di ospitarli sul nostro giornale se ritenuti idonei.
Quanto alle allerte va ribadito che il nostro sistema di Allerta è risultato il migliore sistema a livello europeo così come asserito dall'Osservatorio europeo. Sia in termini di quantità di sostanze che riusciamo a individuare, sia in termini di tempestività informativa. Le segnalazioni di Allerta vengono fatte, al Ministero della Sanità e alle regioni, le quali hanno il compito istituzionale di allertare le varie strutture territoriali. Usiamo anzitutto i canali istituzionali perché questa è la norma per tutte le allerte sanitarie e concordata con le Istituzioni competenti in Sanità. Non facciamo comunicazione diretta tramite i media, salvo casi rari, perché purtroppo a volte, per alcune persone, le segnalazioni possono esercitare una maggiore attrattività verso le nuove sostanze più che attivare comportamenti preventivi.
Quanto ai presunti ritardi delle allerte relative alla metossietamina, è necessario rispondere nel dettaglio alle informazioni distorte riportate dalla Lila. La sostanza in questione è stata identificata e lanciata come informazione dal nostro sistema di allerta già nel novembre del 2010 (vedi pubblicazione ufficiale sul BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIII - N. 3/2010 inviato a tutti i Sert oltre che disponibile da allora on line). A dicembre dello stesso anno il sistema d'allerta lanciava una ulteriore comunicazione sulla sostanza (Prot. EWS 134/10). Inoltre il 14 marzo 2012 è stata attivata ed inviata una ulteriore Allerta di 3 grado a tutto il sistema nazionale: Ministero della Salute; Assessorati regionali alla Sanità: Assessorati regionali alle Politiche Sociali; Referenti regionali per le tossicodipendenze; Servizi per le tossicodipendenze; Comunità terapeutiche; Centri Collaborativi del N.E.W.S.; Unità del sistema di emergenza-urgenza.
Va ricordato che sono le strutture di Sanità Pubblica che in base alle loro programmazioni sanitarie, decidono come meglio allertare le proprie strutture di riferimento territoriali e le loro organizzazioni. La metossietamina è stata poi tabellata con decreto del ministero della Salute il 24 Ottobre 2012 e quindi pubblicamente resa sostanza illegale nel nostro Paese. Ci sorprende pertanto che, nonostante tutte le informazioni fornite con largo anticipo e capillarmente diffuse, la Lila abbia scoperto l'esistenza di tale sostanza solo il 15 dicembre 2012 cioè dopo 24 mesi dalla prima pubblicazione della nostra informazione sul Bollettino (strumento di divulgazione ufficiale del Ministero della Salute da decenni) e altri 9 mesi dopo la diffusione dell'allerta di 3 grado e dopo 2 mesi dalla tabellazione. Per contro non risulta invece alcuna segnalazione fatta in quel periodo dalla Lila al sistema d'allerta sulle pericolose situazioni da lei rilevate. Cosa molto discutibile visto le informazioni di rilevanza sanitaria cui erano in possesso, commettendo inoltre una illegalità inutile ed evitabile nel far analizzare la sostanza all'estero.
Non è più tempo di continuare a creare disinformazione, conflitti e condizioni di negatività su un Dipartimento come il nostro che molto ha dato e continua a dare oltre che riconosciuto a livello internazionale per la qualità e la quantità degli interventi fatti. Adesso è tempo di trovare un nuovo spirito di collaborazione e interventi coordinati sempre più efficaci fuori dalla sterile contrapposizione anti-probizionismo versus probizionismo, che non ci appartiene e che non è la priorità su cui concentrare le nostre azioni. Quanto al nostro lamentato iperattivismo: che dire? Non ce ne vergogniamo affatto anzi, come pubblica amministrazione, ne andiamo altamente fieri.

F.to Giovanni Serpelloni
Capo del Dipartimento Politiche Antidroga
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: www.dronet.org
Email: info@dronet.org
 

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