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21-01-2013
Decessi droga-correlati, dal Regno Unito un’analisi dei dati sul mefedrone
Fonte: J Clin Psychopharmacol.
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Titolo originale e autori: Schifano F, Corkery J, Ghodse AH. Suspected and confirmed fatalities associated with mephedrone (4-methylmethcathinone, "meow meow") in the United Kingdom. -J Clin Psychopharmacol. 2012 Oct;32(5):710-4


Pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Psychopharmacology un breve report a firma di Fabrizio Schifano e collaboratori, sui decessi correlati all’assunzione del catinone sintetico mefedrone, registrati nel Regno Unito.
Il mefedrone è una droga sintetica ad azione stimolante, nota essere commercializzata attraverso Internet e spesso etichettata come fertilizzante per piante. Ad oggi il mefedrone risulta posto sotto controllo a livello europeo e, grazie all’attività di monitoraggio del Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga (www.allertadroga.it), l’identificazione sul territorio italiano ha condotto al suo inserimento tra le droghe illegali anche nel nostro Paese, già nel 2010. I dati descritti nel presente articolo, rientrano nell’ambito di un Programma del Regno Unito sui decessi droga-correlati, che prevede la raccolta di informazioni provenienti dai coroner, su questa tipologia di decessi, registrati sia per tossicodipendenti noti che per altri soggetti. I dati vengono raccolti in un database dedicato, denominato np-SAD (National Programme on Substance Abuse Deaths) e le informazioni oltre che dal Regno Unito, provengono anche dalle Channels Islands a dall’Isle of Man.
L’analisi del database all’ottobre 2011, ha consentito l’individuazione di 128 decessi riferiti come associati al mefedrone, identificato tuttavia in campioni postmorem in 90 dei casi, dei quali solo 62 presentavano dati definitivi e dunque utilizzati per l’analisi. Il primo decesso risulta registrato nel settembre 2009. In 8 casi il mefedrone è risultato essere l’unica droga assunta, mentre nei restanti si trattava di casi di poliassunzione, in particolare alcol (26 casi), ma anche stimolanti (22 casi), sedativi/ipnotici (22 casi), piperazine (13 casi) e altri catinoni sintetici diversi dal mefedrone (13 casi). Le vittime registrate erano tipicamente giovani (età media 28,8 anni), maschi e con storia pregressa di uso di droghe. E’ stata inoltre osservata una percentuale piuttosto elevata (29%, 18 casi) di decessi da autolesionismo e un numero di decessi registrati durante i fine settimana (dal sabato al martedì) superiore rispetto ad altri giorni, a conferma dell’uso della droga nei contesti del divertimento giovanile.
Secondo gli autori, anche se lo studio presenta alcune limitazioni che non consentono di determinare l’esatta entità del rischio di assunzione del mefedrone, i dati evidenziano la sua pericolosità per la salute dei consumatori.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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