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04-12-2012
Unione Europea, continua la lotta contro l’HIV/AIDS
Fonte: European Centre for Disease Prevention and Control
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Titolo originale e autori: European Centre for Disease Prevention and Control/WHO Regional Office for Europe. HIV/AIDS surveillance in Europe 2011. Stockholm: European Centre for Disease Prevention and Control; 2012.-


Nel 2011 sono stati registrati più di 28.000 nuove infezioni da HIV nei paesi dell’Unione Europea che hanno riguardato, in particolare, omosessuali, tossicodipendenti per via iniettiva e persone provenienti da paesi con epidemia generalizzata da HIV. Nel complesso il numero di nuovi casi di infezione è rimasto sostanzialmente stabile (2006-2011), ma è in aumento il numero di cittadini europei che convivono con l’infezione. Inoltre, l'aumento dell’infezione tra i tossicodipendenti che si iniettano droghe dimostra che, anche un basso numero di infezioni da HIV può rapidamente evolvere in un focolaio, quando gli interventi di sanità pubblica sono insufficienti.
L'Ufficio regionale WHO per l'Europa e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie hanno pubblicato un report che descrive la diffusione dell’HIV/AIDS in Unione Europea e nei paesi dello Spazio Economico Europeo (EEA). I risultati della sorveglianza suggeriscono che la trasmissione dell'HIV continua in molti paesi e che la modalità principale di trasmissione varia in base all’area geografica considerata, evidenziando una grande diversità da zona a zona, anche se la trasmissione eterosessuale si conferma come la modalità principale di infezione. La percentuale relativamente elevata di diagnosi in ritardo indica che molte persone sono già eleggibili alla terapia antiretrovirale al momento della diagnosi. Inoltre, il crescente numero di casi di AIDS soprattutto nei paesi dell’est è indicativo di bassa copertura per il trattamento, di diagnosi HIV in ritardo e di un avvio ritardato dei trattamenti salvavita.
Emerge quindi con urgenza la necessità di aumentare l’accesso alle cure e ai trattamenti, soprattutto nei paesi dell’est europeo. È necessario, inoltre, rafforzare i servizi di counseling e di test in anonimato per garantire una diagnosi precoce e l'avvio tempestivo dei trattamenti, contribuendo anche a ridurre e prevenire nuovi casi di trasmissione dell’infezione. Anche il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha evidenziato la necessità di incrementare l'accesso ai test per l'HIV per rafforzare una diagnosi precoce e, a tale proposito, ha diffuso delle linee di indirizzo tecnico (vedi documento allegato) destinate ai sistemi sanitari operanti nel settore.


Screening e diagnosi precoce delle principali patologie infettive correlate all’uso di sostanze stupefacenti

Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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