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28-11-2012 UNAIDS, 34 milioni i sieropositivi
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Fonte: UNAIDS
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Titolo originale e autori: WHO, Global report: UNAIDS report on the global AIDS epidemic 2012- |
In calo di oltre il 50% i casi di nuove infezioni HIV in 25 paesi a basso e medio reddito - più della metà in Africa, la regione più colpita dal virus HIV. Negli ultimi 24 mesi il numero di persone che hanno accesso alla terapia antiretrovirale è aumentato del 63%, e tra il 2005 e il 2011 i morti per AIDS sono scesi di oltre il 25% a livello mondiale.
Il nuovo rapporto annuale UNAIDS evidenzia che l’accelerazione senza precedenti nella lotta contro l’AIDS sta producendo i suoi risultati. In alcuni dei paesi che hanno la più alta prevalenza di HIV in tutto il mondo, i tassi di nuove infezioni da HIV sono stati tagliati drasticamente dal 2001 (73% in Malawi, 71% in Botswana, 68%, in Namibia, 58% in Zambia, 50% in Zimbabwe e 41% in Sud Africa e Swaziland). L’Africa sub-sahariana ha inoltre ridotto di un terzo il numero dei decessi e ampliato negli ultimi due anni (+59%) il numero di persone che accedono alla terapia antiretrovirale. Gli Stati stanno aumentando gli investimenti nazionali destinati alla prevenzione e cura, nonostante la difficile situazione economica. I maggiori progressi si stanno compiendo nella riduzione del numero di nuovi casi di infezione HIV nei nuovi nati, registrando un calo del 24% negli ultimi due anni.
L’infezione da HIV è quindi in lento declino, con un 20% in meno a livello mondiale rispetto al 2001. Ma vi sono aree geografiche come il Medio Oriente e il Nord Africa dove, invece, l’epidemia è ancora in crescita. Si stima che circa sette milioni di persone non abbiano accesso alle terapie, e che quattro milioni di coppie discordanti trarrebbero beneficio dalle terapie per evitare il contagio del partner non infetto. In Italia, i dati dell'Istituto Superiore di Sanità pubblicati nel 2011 evidenziano un lento declino del numero di nuove infezioni HIV segnalate (N=2.588 nel 2009). In lieve calo anche il numero di casi AIDS notificati nel 2010 (N=1.079). Infine, tra il 1985-2009 si osserva un cambiamento rispetto alla trasmissione dell'infezione HIV, che passa dal 74,6% al 5,4% nei tossicodipendendenti, e dal 7,8% al 79% nelle infezioni a trasmissione sessuale. La prostituzione, i rapporti omosessuali ed eterosessuali non protetti e con numerosi partner, infatti, rappresentano comportamenti ad alto rischio su cui l’HIV continua ad avere un impatto sproporzionato, e verso i quali i programmi di prevenzione e trattamento non stanno ottenendo i risultati sperati.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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