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09-11-2012
Cocaina: la droga dell’infarto
Fonte: American Heart Association Meeting Report
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Titolo originale e autori: Figtree G., Bhindi R. et al.,Recreational cocaine use linked to conditions that cause heart attack.-American Heart Association. November 2012


Oltre agli innumerevoli danni che provoca al cervello, la cocaina mina la salute del cuore, anche negli utilizzatori più giovani. Da uno studio australiano presentato al congresso annuale dell’American Heart Association che si è tenuto recentemente a Los Angeles, emerge infatti che le persone che usano cocaina, anche saltuariamente, presentano arterie indurite, pressione arteriosa più alta e le pareti del cuore più spesse rispetto a chi non ne fa uso.
I ricercatori del Royal North Shore Hospital di Sidney hanno utilizzato la Risonanza Magnetica (RM) per ‘misurare’ gli effetti della droga in un gruppo di giovani consumatori di cocaina, apparentemente in buona salute. Ai 20 soggetti volontari sono state misurate la pressione arteriosa, la massa cardiaca ed il funzionamento del cuore e dell’aorta attraverso una RM effettuata almeno 48 ore dopo l’ultima assunzione di cocaina. I soggetti hanno mostrato, rispetto ai coetanei che non fanno uso di cocaina, rigidità della parete dell’aorta aumentata del 30-35%, aumento della pressione arteriosa sistolica (8 mm Hg in più) e un aumento del 18% dello spessore della parete del ventricolo sinistro. Gli effetti combinati di questi fattori aumentano notevolmente lo stress a cui è sottoposto il cuore, mettendolo a rischio di infarto, ictus e arresto cardiaco.
Secondo i ricercatori questo è il motivo per cui negli ultimi anni, al pronto soccorso degli ospedali, arrivano sempre più spesso giovani che godevano di apparente ottima salute, devastati da infarti massivi. Questo è il primo studio che documenta l’ipertensione cronica e la rigidità vascolare in chi fa uso, anche non regolare, di cocaina, fino a molto tempo dopo l’assunzione. I risultati ottenuti suggeriscono la necessità di aumentare la consapevolezza nelle persone sulle conseguenze a breve ma anche a lungo termine dell’abuso di questa droga, per evitare seri problemi anche in giovane età.
La problematica è stata ripresa anche in un recente comunicato stampa del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA), nel quale si ricorda come, proprio per migliorare l'attrattiva e la qualità dell'offerta della rete dei servizi pubblici e privati accreditati per il trattamento dell'abuso e della dipendenza da cocaina e psicostimolanti, il DPA ha attivato da due anni, il progetto "Zero Coca" che in collaborazione con la regione Lombardia, per promuovere in via sperimentale lo sviluppo di " nuove offerte" terapeutiche attualmente carenti e sperimentazioni cliniche e farmacologiche controllate secondo canoni scientifici.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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