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17-10-2012
Una nuova tecnica di neuroimaging visualizza gli effetti devastanti della cocaina sul flusso sanguigno cerebrale
Fonte: Molecular Psychiatry
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Titolo originale e autori: H Ren, C Du, Z Yuan, et al. Cocaine-induced cortical microischemia in the rodent brain: clinical implications. Molecular Psychiatry, 2011; 17 (10): 1017-


I ricercatori della Stony Brook University hanno sviluppato una nuova tecnica di neuroimaging, la tomografia ottica 3D Doppler, che riesce a visualizzare un particolare effetto della cocaina sul cervello: la riduzione del flusso di sangue nei vasi e nei piccoli capillari.
Lo studio, realizzato in collaborazione con il National Institute on Drug Abuse e pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry, illustra infatti il primo utilizzo di questa tecnica per evidenziare la microischemia cerebrale indotta dalla cocaina, patologia che può condurre a ictus cerebrale e considerata una delle più gravi complicanze mediche associate con l'uso di questa sostanza.
La tecnica è stata applicata allo studio delle reti microvascolari del cervello dopo somministrazione singola e ripetuta di cocaina nella corteccia somatosensoriale del topo. I ricercatori hanno scoperto che la cocaina somministrata in dosi equivalenti a quelle normalmente assunte dai tossicodipendenti causa costrizione dei vasi sanguigni inibendo il flusso sanguigno cerebrale (CBF) per periodi variabili di tempo. L’effetto della cocaina è stato osservato sulle arterie cerebrali, le vene e anche i capillari. Il CBF veniva marcatamente ridotto nel giro di 2-3 minuti dopo la somministrazione della droga e, in alcuni vasi, la diminuzione del CBF ha raggiunto il 70%, con un tempo di recupero variabile per i vasi sanguigni. Dalla ricerca è emerso inoltre che la cocaina ha interrotto il CBF in alcuni rami arteriolari per più di 45 minuti e questo effetto è diventato più pronunciato dopo somministrazioni ripetute della droga.
I risultati dello studio, concludono i ricercatori, dimostrano che la cocaina induce microischemia cerebrale con effetti aggravati dall'uso ripetuto, patologia che probabilmente contribuisce agli effetti neurotossici di questa sostanza.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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