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18-09-2012 Alcol e TMS, nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche
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Fonte: Neuroscience Research
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Titolo originale e autori: Nardone R, Bergmann J, Christova M, et al. Non-invasive brain stimulation in the functional evaluation of alcohol effects and in the treatment of alcohol craving: A review. Neurosci Res. 2012 Aug 23.- |
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) sembra essere una tecnica promettente sia nello studio del substrato neurobiologico dell’alcolismo che nel trattamento della dipendenza da alcol. Nardone della Paracelsus Medical University (Austria) e colleghi hanno recentemente pubblicato sulla rivista Neuroscience Research, una revisione degli studi relativi all’applicazione della TMS nello studio e nel trattamento dell’alcolismo. Gli autori hanno effettuato la ricerca degli articoli sull’argomento pubblicati dal 1966 al 2012, tramite i database elettronici Pubmed ed EMBASE, cercando le parole chiave “Alcohol”, “Ethanol”, “Alcoholism”, “Transcranial magnetic stimulation”, “Brain stimulation”, “Transcranial Direct Current Stimulation”.
Il consumo acuto e cronico di alcol ha effetti diretti sul sistema nervoso centrale, portando ad alterazioni in alcuni sistemi di neurotrasmittori, che possono essere dimostrate misurando variazioni nell’eccitabilità corticale con la TMS. Inoltre, approcci integrati che utilizzano la TMS combinata con l’elettroencefalografia (EEG) consentono la valutazione degli effetti focali dell'alcol sulla corteccia cerebrale dell’uomo, fornendo informazioni utili, diverse da quelle ottenute con altre tecniche di imaging funzionale del cervello. I risultati degli studi con TMS supportano la recente teoria secondo la quale un anomalo funzionamento dei recettori del glutammato giocherebbe un ruolo rilevante nello sviluppo della dipendenza da alcol e nella manifestazione della sindrome d’astinenza.
Infine, alcuni studi hanno dimostrato che la TMS ripetitiva (rTMS) ad alta frequenza potrebbe rappresentare un potenziale strumento terapeutico per ridurre il desiderio di alcol. Secondo gli autori, sono necessari ulteriori studi che valutino gli effetti clinici di questi approcci neuromodulatori, con sperimentazioni su un elevato numero di soggetti, per confermare ed estendere i risultati preliminari disponibili in letteratura. A tal proposito, data la rilevanza dell’argomento, il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha finanziato in Italia varie ricerche in questo ambito attivando importanti collaborazioni scientifiche con centri stranieri, tra cui il National Institute on Drug Abuse e programmando un Congresso dedicato proprio alla stimolazione cerebrale e al neuroimaging nelle dipendenze che si terrà a Verona il prossimo 13 Novembre.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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