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11-09-2012 Studio USA, la marijuana aumenta il rischio di cancro testicolare
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Fonte: Cancer
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Titolo originale e autori: Lacson JCA, Carroll LD, Tuazon E, et al. Population-based case-control study of recreational drug use and testis cancer risk confirms an association between marijuana use and nonseminoma risk. -Cancer. Early View |
Secondo uno studio della University of Southern California (USA), pubblicato sulla rivista Cancer, il consumo di marijuana raddoppierebbe il rischio di insorgenza di tumori testicolari.
Nello specifico, la ricerca di Victoria K. Cortessis e collaboratori ha valutato la possibile relazione tra tumore testicolare ed esposizione a marijuana e altre droghe, attraverso uno studio di popolazione caso-controllo nel quale i partecipanti hanno risposto ad un questionario sulla storia personale rispetto all’uso di droghe.
In totale sono stati reclutati 163 pazienti del Los Angeles County ai quali era stato diagnosticato tra il 1986 e il 1991, un tumore la cui insorgenza risulterebbe in aumento negli ultimi anni, il tumore testicolare a cellule germinali (TGCT), e 292 soggetti di controllo con caratteristiche demografiche confrontabili (età, razza/etnia ecc.).
Dai risultati è emerso che, rispetto a chi non ha mai consumato marijuana, gli assuntori avevano un rischio doppio di insorgenza di cancro testicolare, più specificatamente di comparsa di sottotipi tumorali molto aggressivi quali il nonseminoma e i tumori misti.
Secondo i ricercatori una spiegazione potrebbe derivare dall’interazione delle sostanze presenti nella marijuana (i cannabinoidi come ad esempio il THC), con il normale funzionamento del sistema endocannabinoide, il quale è noto da precedenti ricerche, essere coinvolto nella normale spermatogenesi, il processo di formazione degli spermatozoi.
I dati dello studio pongono serie considerazioni circa il consumo di marijuana e cannabinoidi non solo nell’uso ricreazionale, ma anche in un potenziale contesto di uso medico controllato in soggetti giovani, di sesso maschile, che andrebbero incontro ad un aumento del rischio di insorgenza di tumori testicolari.
“I risultati dello studio confermano quanto da sempre sostenuto da questo Dipartimento sull’estrema pericolosità dell’uso della cannabis erroneamente ritenuta innocua e di quanto ancora poco conosciamo dei suoi effetti deleteri” – ha dichiarato in un comunicato stampa Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga, sottolineando inoltre la necessità di approfondire sempre di più le ricerche sugli effetti negativi del THC sul cervello ma anche su altri apparati ed organi vitali al fine di aumentare la consapevolezza dei danni alla salute derivanti dal consumo di cannabis e dei suoi derivati.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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