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14-07-2012
DPA, allarme abuso energy drink tra i giovani
Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
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L'effetto stimolante degli energy drink può causare nei consumatori che ne abusano, un'eccessiva superficialità nella capacità di giudizio e nei comportamenti, alterando la percezione del proprio stato e del reale livello di ubriacatura. Lo ricorda il Dipartimento Politiche Antidroga con un comunicato che fa seguito alle notizie circolate negli ultimi giorni sugli energy drink e al comunicato stampa rilasciato dal Ministero della Salute.
Gli energy drink sono bevande generalmente analcoliche, energizzanti, contenenti principalmente caffeina in quantità variabili tra gli 80 e i 200 mg (la quantità contenuta in una tazzina di caffè si aggira intorno agli 80-85 mg). Tuttavia, nonostante l’effetto “sveglia” indotto da elevate dosi di caffeina, la frequente co-assunzione di energy drink e alcol, comporta uno stato di ebbrezza che viene solo mascherato dalla caffeina, mentre segnali come la fatica e la sonnolenza rimangono comunque presenti, poiché la concentrazione ematica di alcol non viene modificata. Il Dipartimento Politiche Antidroga ha diffuso le informazioni tecniche sulla pericolosità dell’abuso di energy drink anche attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce che ha inviato agli assessorati alla Sanità, alle Politiche Sociali, nonché alle associazioni dei genitori, informazioni sulla pericolosità dell’abuso di queste bevande per altro sotto monitoraggio dal Sistema dal 2010. Tra i dati riportati, di rilievo i 24 casi di intossicazione acuta registrati dal Centro Antiveleni di Pavia tra il 2007 e il 2011, correlati proprio all’abuso e/o alla co-assunzione di quantitativi elevati di energy drink con altre sostanze. Tra i casi segnalati, 7 dei soggetti intossicati avevano età inferiore ai 14 anni. L’abuso crescente di queste bevande tra i giovani soprattutto d’estate, desta dunque notevole preoccupazione, tanto che, come ricordato dal dott. Serpelloni del Dipartimento Politiche Antidroga, “alcuni giovani arrivano ad ingurgitare anche tra gli 8 e i 15 drink in una serata, immettendo nel fisico una quantità di caffeina che può arrivare fino a 1500 mg e che se unita contemporaneamente ad alcol, anfetamina, cocaina o cannabis può dare luogo ad un mix estremamente dannoso per la salute potendo provocare la comparsa di crisi cardiache (aritmie maligne sopraventricolari) e in persone vulnerabili, anche crisi epilettiche. Vale la pena ricordare che la stimolazione caffeino-indotta del Sistema Nervoso Autonomo di tipo simpatico comporta un aumento della pressione cardiaca e dell'afflusso di sangue ai muscoli, una diminuzione dell'afflusso di sangue alla pelle ed agli organi interni, compreso il cervello, ed il rilascio di glucosio da parte del fegato”.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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