LOGO DRONET
 Home | Chi siamo | Convegni | News & Comunicazioni | Pubblicazioni | Newsletter | Video Gallery   
informazioni perinformazioni per studenti e giovani informazioni per genitori e insegnantiinformazioni per operatori delle tossicodipendenze
mail to   feed rss

NOTIZIE E COMUNICAZIONI - Approfondimento notizia
 
23-05-2012
Una scala per misurare la dipendenza da Facebook
Fonte: Psychological Reports
invia articolo

Titolo originale e autori: Development of a Facebook addiction scale. Psychological Reports. Maggio 2012, 110, Issue (2), 501-517-ANDREASSEN C, TORSHEIM T, BRUNBORG G S, etAl


Una nuova scala per misurare il grado di dipendenza da Facebook. Sarebbe questo il frutto di uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Bergen in Norvegia, pubblicato sulla rivista Psychological Reports.
Lo studio, il primo dedicato specificamente alla dipendenza da un social network, ha portato all’elaborazione della cosiddetta Scala Bergen per la dipendenza da Facebook e vuole riportare l’attenzione su una nuova patologia dai risvolti tutt’altro che scontati.
Lo scorso gennaio un gruppo di 423 studenti (227 donne e 196 uomini) è stato invitato, in via sperimentale, a compilare un questionario che conteneva sei domande: passi molto tempo pensando Facebook? Senti spesso il bisogno di collegarti su Facebook? Ti colleghi per distrarti e non pensare ai tuoi problemi? Hai provato a non usarlo più senza riuscirci? Non poter accedere a Facebook ti crea fastidio o irritazione? L’uso di Facebook compromette il tuo impegno nel lavoro o nello studio?
La scala è ancora in fase di analisi per poter essere adottata scientificamente come metro di misura per la dipendenza da Facebook, ma secondo i ricercatori, rispondere “spesso” o “molto spesso” ad un numero pari a 4 delle 6 domande totali significherebbe aver sviluppato una forma di dipendenza dal social network. La dott.ssa Cecilie Andreassen, prima firma dello studio sostiene che la dipendenza dal social network tenderebbe a svilupparsi maggiormente tra i giovani, in particolare in coloro che hanno un carattere ansioso ed insicuro e la motivazione risiederebbe nella loro difficoltà di gestione dei rapporti faccia a faccia rispetto a quelli mediati dal computer. Le donne poi sarebbero maggiormente a rischio rispetto agli uomini mentre le persone più ambiziose e quelle maggiormente organizzate sembrano essere più autonome e capaci di gestire bene il loro rapporto con Facebook.
Lo studio nella sua novità, ha suscitato dibattito nella comunità scientifica tra cui una risposta sulla stessa rivista di Griffith, che sottolinea la necessità di specificare le tipologie di attività (social networking, giochi, gambling online ecc) invece che generalizzare le domande alla sola definizione “Facebook addiction”, suggerendo l’introduzione di una scala che esamini il potenziale di dipendenza di una particolare applicazione online piuttosto che l’insieme di attività su un determinato portale web. Rimane interessante e da approfondire questa forma di dipendenza che pare colpisca soprattutto i giovanissimi e per la quale, quindi, sono necessari maggiori studi.

Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

Torna indietro

Primo Piano

Dipartimento Politiche Antidroga
Presidenza del Consiglio dei Ministri

- Prevention Strategy and Policy Makers (IT, EN, FRA, ESP, ARAB, RUS)
- Principi generali della posizione italiana contro l’uso di droghe (IT, EN)
- Accordo di collaborazione scientifica Italia-USA (IT, EN)
- Dichiarazione DPA collaborazioni scientifiche internazionali (IT, EN)

banner Progetto Comuni Italia

 

Vocabolari
VOCABOLARI

- Alcohol and drug terms - WHO
- Terminology & information - UNODC

 


Oggi i giornali parlano di droga





Home | FAQ's | Site Map | Credits | Help | Informativa sull'utiizzo dei cookie | RSS feed rss
N N D Network Nazionale sulle Dipendenze