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06-04-2012
Levamisolo nella cocaina, dagli USA una revisione della letteratura scientifica
Fonte: Clinical Toxicology
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Titolo originale e autori: Larocque A, Hoffman RS. Levamisole in cocaine: Unexpected news from an old acquaintance. -Clinical Toxicology (2012), 50, 231–241.


Pubblicata sulla rivista Clinical Toxicology una revisione della letteratura scientifica sui danni provocati dal levamisolo, un farmaco vermicida attualmente ad uso veterinario, riscontrato frequentemente nei reperti di cocaina negli ultimi anni.
La DEA, agenzia delle forze dell’ordine americana, nel 2009 ha stimato che il 69% della cocaina sequestrata negli Stati Uniti conteneva levamisolo. Il monitoraggio della presenza di questa sostanza nella cocaina è attivo anche in Italia attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga il quale conferma la presenza del levamisolo anche in partite di cocaina circolanti nel nostro paese, con conseguenti possibili problemi per la salute dei consumatori, che vanno ad aggiungersi alla tossicità della droga stessa. La revisione della letteratura a firma di Alexandre Larocque e Robert S. Hoffman, ne analizza le evidenze cliniche riportate nelle pubblicazioni scientifiche nel periodo 1974-2011, sia per quanto riguarda il suo uso iniziale come farmaco nell’uomo che come adulterante della cocaina. Dall’analisi della letteratura sono emersi 203 casi di complicanze cliniche in seguito ad assunzione di cocaina adulterata con levamisolo. In 140 casi si erano registrate complicanze a carico del sangue (neutropenia) in 84 casi, di tipo dermatologiche.
Gli autori discutono infine alcune ipotesi sull’uso del levamisolo come adulterante nella cocaina riportando studi su modelli animali i quali indicano che il levamisolo sarebbe in grado di potenziare alcuni degli effetti simpatomimetici della cocaina attraverso un’azione sul sistema dopaminergico, sulle monamminossidasi (MAO) e attraverso la formazione del metabolita amfetamino-simile, aminorex. Tuttavia la traslazione di questi dati sull’uomo non è semplice, soprattutto in considerazione del fatto che le concentrazioni di levamisolo nella cocaina non sono elevate. Resta il problema dell'assunzione frequente della droga da parte dei consumatori che può portare ad una esposizione ripetuta al levamisolo. I ricercatori concludono invitando ad una particolare vigilanza sul problema da parte dei clinici e alla condivisione dei segni e sintomi riscontrati al fine di aumentare le conoscenze su questa problematica che potrebbe rivelarsi più diffusa di quanto fino ad ora evidenziato.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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