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17-01-2012
Alcol e dipendenza, studiato il rilascio delle endorfine nel cervello
Fonte: Science Translational Medicine
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Titolo originale e autori: J. M. Mitchell, J. P. O'Neil, M. Janabi, S. M. Marks, W. J. Jagust, H. L. Fields. -Alcohol Consumption Induces Endogenous Opioid Release in the Human Orbitofrontal Cortex and Nucleus


Il consumo di alcol porta alla produzione di endorfine - piccole molecole proteiche prodotte naturalmente dal cervello – produzione che, secondo uno studio di ricercatori del centro Ernest Gallo Clinic and Research Center at the University of California, San Francisco (UCSF), avviene in aree cerebrali correlate alle sensazioni di piacere e benessere.
L’etanolo nell’organismo modula una ampia varietà di target molecolari tra cui numerosi recettori e neurotrasmettitori. Tuttavia il meccanismo che sottende all’azione di ricompensa prodotta dall’alcol e che induce ad un suo consumo eccessivo non è del tutto chiaro.
Alcuni studi su specie animali suggeriscono che il rilascio endogeno di oppioidi (le endorfine), dopo assunzione di etanolo, promuove l’ulteriore consumo di alcol. Per valutare questa ipotesi sull’uomo e per determinare se le endorfine agiscono da promotori del consumo di alcol, gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, hanno misurato con la tecnica per neuroimmagini PET (Tomografia ad Emissione di Positroni), lo spiazzamento di un agonista per i recettori oppioidi, prima e subito dopo il consumo di alcol sia in soggetti alcolisti che in un gruppo di controllo. In questo modo i ricercatori hanno osservato l’effetto immediato dell’alcol nel cervello di 13 consumatori di alcol e di 12 soggetti di controllo non alcolisti. In tutti i soggetti l’assunzione di alcol portava al rilascio di endorfine, principalmente nell’area del cervello denominata nucleous accumbens e maggiore era questo rilascio, maggiore era il piacere riportato dagli assuntori di alcol. Inoltre la variazione nel legame a livello della corteccia orbito frontale correlava significativamente con problemi di uso di alcol e con gli effetti soggettivi associati al consumo di alcol negli alcolisti, come ad esempio la sensazione intossicazione. Questo suggerisce, secondo quanto riportato in una nota dell'Università, che sussistono delle differenze nelle funzioni degli oppioidi endogeni negli alcolisti rispetto agli altri soggetti in queste regioni del cervello, le quali possono contribuire alla sensazione di piacere dovuta all'acol portando all’eccessivo consumo della sostanza. Questi risultati inoltre suggeriscono i ricercatori, fornirebbero un possibile meccanismo nel quale l’antagonismo dei recettori oppioidi potrebbe funzionare nel trattamento del consumo di alcol, problematica che costituisce una delle cause di morte prevenibili nel mondo.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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