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13-10-2011
Fumatori a rischio infarto in età giovane
Fonte: American Journal of Cardiology
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Titolo originale e autori: Role of Cigarette Smoking and Gender in Acute Coronary Syndrome Events. American Journal of Cardiolo-Howe M, Leidal A, Montgomery D, etAl


I fumatori rischierebbero l’infarto molto prima dei non fumatori e per le donne fumatrici il pericolo sarebbe ancora maggiore perché sarebbe alta la possibilità di sperimentare una ricaduta cardiovascolare entro pochi mesi dalla prima. Questa la conclusione a cui sono giunti i ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università di Ann Arbor nel Michigan (USA) dopo aver analizzato una coorte di 3,500 pazienti ricoverati tra il 1999 e il 2006 per problemi di arresto cardiaco.
Lo studio, pubblicato sulla rivista American Journal of Cardiology, sostiene che coloro che fumano sarebbero più esposti al rischio di infarto anche in assenza di altri fattori di rischio (livelli del colesterolo, diabete, pressione sanguigna).
L’ipotesi iniziale è stata quella di valutare le differenze di genere tra i fumatori dopo un episodio di evento coronarico acuto. I pazienti sono stati suddivisi in fumatori (1/4 del totale) e non fumatori e analizzati sia al momento del ricovero sia sei mesi più tardi. Mediamente il sottogruppo dei fumatori era più giovane (55 anni contro 64 anni per i maschi; 57 anni contro 70 anni per le femmine) rispetto al gruppo dei non fumatori e presentava minori problemi di salute al cuore.
Si osservava inoltre una differenza nei tassi di decesso entro sei mesi dalla data dell’episodio di infarto, che apparentemente sembrerebbe a favore dei fumatori – 5% decessi entro 6 mesi nei maschi non fumatori, contro il 3% dei maschi fumatori e 8% nelle femmine non fumatrici contro il 6% delle fumatrici. Tuttavia questo apparante “paradosso del fumatore”, l’idea cioè che un fumatore sia meno a rischio dopo un infarto di sperimentarne un altro rispetto ad un non fumatore, non regge. I dati possono infatti essere spiegati, secondo gli autori, guardando all’età e ai fattori di rischio. Sia la giovane età che l’assenza di problemi di salute, sembrerebbero spiegare il perché i fumatori fossero meno predisposti rispetto ai non fumatori, al rischio di decesso nei sei mesi successivi ad un episodio di infarto, ma resta comunque l’evidenza secondo la quale i fumatori sono soggetti ad eventi coronarici acuti in età più giovane rispetto ai non fumatori.

Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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