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07-09-2011
Lettera aperta di Giovanni Serpelloni a Vasco Rossi
Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
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Pubblichiamo una lettera aperta che Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento Politiche Antidroga, ha scritto a Vasco Rossi.

LETTERA APERTA AL SIG. VASCO ROSSI.

Egregio sig. Rossi,
Le scrivo questa lettera aperta prima ancora che da medico, da padre di 4 figli e le voglio cortesemente e apertamente dire alcune semplici cose: si prenda una breve pausa di salute anche da facebook, faccia una intelligente e minima autocritica e riconosca che le droghe, tutte le droghe, non hanno mai portato e non porteranno mai nulla di buono ne nella sua vita ne in quella dei suoi amici. Smetta di volere fare pretestuose quante inesistenti distinzioni tra droghe più o meno tossiche. Sottolineare e sostenere la differenza tra le droghe serve solo a giustificarne l’uso di alcune, soprattutto della cannabis. La scelta se usare o no per un ragazzo purtroppo di solito è una scelta in bianco e nero. Soprattutto per i giovani, non ci possono essere compromessi o mediazioni e credo che la scelta migliore e di vera libertà e indipendenza da raccomandare sia “mai nessuna droga”, compreso alcool e tabacco.
È ormai scientificamente provato che per un ragazzo vulnerabile, i primi spinelli sono quelli più pericolosi, non tanto per i problemi tossicologici acuti, che tuttavia esistono, ma per la grande capacità che hanno di sensibilizzare le strutture celebrali a ricercare droghe sempre più attive (il 95% degli attuali tossicodipendenti da eroina o cocaina hanno iniziato con la cannabis), oltre che far deviare e alterare la fisiologica maturazione celebrale. Le neuroscienze ormai lo hanno dimostrato molto chiaramente. Ne prenda umilmente atto e agisca di conseguenza. Le assicuro che esistono moltissimi studi approfonditi su questo tema. Li legga e, se preferisce, siamo disponibili a mostrarglieli in via privata al fine che Lei ne sia pienamente consapevole. Poi deciderà se continuare su questa strada.
Con il cuore in mano e non con l’ascia della censura, la prego di smetterla di fare confusione nella testa dei nostri figli e dei ragazzi italiani mandando messaggi ambigui e purtroppo assai superficiali per il complesso problema delle tossicodipendenze. Non la prenda come una imposizione o una limitazione del suo libero pensiero (e chi potrebbe fermarla!) ma una semplice richiesta di buon senso. Esca definitivamente dal lato oscuro e abbracci con forza la vera vita, che spesso scorre nelle sue opere musicali, completamente fuori e libera di ogni tipo di condizionamento e vincolo (come Lei stesso spesso ci comunica con tanta passione). Non è neppure per Lei accettabile ne per il suo spirito che un uomo possa essere vincolato e incatenato da una banale molecola chimica.
Non pensa anche lei che la cosa più stupefacente che un ragazzo ha a disposizione è vivere la propria vita intensamente e fortemente ma nella piena consapevolezza e lucidità dei suoi sentimenti, vissuti anche con estrema intensità, ma sempre veri e sinceri e non alterati da sostanze e quindi falsi e illusori anche per se stessi oltre che per gli altri? I sentimenti, quelli veri, si alterano e si confondono con le droghe. Come è possibile per un ragazzo comprendere le proprie emozioni e le proprie relazioni affettive e di amore se vive e pensa sotto l’effetto di sostanze. Egregio Sign. Rossi, credo che anche lei possa permettersi di sognare un mondo libero dalle droghe, cosi come dalle guerre e dalla povertà. Per questo non venderà meno dischi, né biglietti per i suoi concerti ma lascerà una traccia ancora più profonda e utile per tutti i giovani che tanto la amano.
Le faccio i miei più sinceri auguri di una pronta e completa guarigione. Sempre a disposizione

F.to
Giovanni Serpelloni
Capo Dipartimento Politiche Antidroga
Presidenza del Consiglio dei Ministri

Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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