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19-07-2011 Aids: Conferenza IAS 2011. Prevenzioni vecchie e nuove a confronto
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Fonte: IAS 2011
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Termina domani la VI Conferenza della International Aids Society organizzata a Roma in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Si tratta di una delle più importanti conferenze realizzate a livello internazionale per il numero dei partecipanti e delle realtà coinvolte: oltre 5.000 le persone invitate, appartenenti al mondo della ricerca, della scienza e delle volontariato nell’ambito della lotta all’AIDS.
I dati raccolti dall’ISS sulla diffusione del virus dell’HIV in Italia parlano di 45.707 nuove diagnosi nel periodo compreso tra il 1985 e il 2009 con una maggiore incidenza di segnalazioni concentrata nell’87 e un calo progressivo attestato a 6.0 per 100mila residenti nel 2009.
In occasione della Conferenza IAS l’Istituto di Superiore di Sanità infatti ha diffuso un documento con i dati del Centro Operativo AntiAids (COA), dove si evidenzia che negli anni si è assistito ad un cambiamento della trasmissione della malattia che ora avviene sempre più per via sessuale e in una popolazione con età più alta rispetto a quella degli anni Ottanta. Inoltre negli ultimi 10 anni è aumentato il numero di soggetti che sono arrivati alla diagnosi di AIDS senza aver mai saputo prima di essere HIV-positivi, con un terzo delle nuove diagnosi nel 2009 accertate ad uno stadio avanzato, comportando un tardivo accesso alle terapie antiretrovirali.
Durante la conferenza è emersa la necessità di condividere il più possibile il bacino di progressi scientifici derivanti dalla ricerca medica e di appianare il prima possibile la disparità tra il Nord e il Sud del mondo. Il presidente dell’International AIDS Society, Elly Katabira, ha dichiarato: “Siamo davanti a una svolta nella lotta planetaria contro l’AIDS. I progressi fatti negli ultimi due anni sono stati così importanti da essere comparabili ai grandi successi che negli anni ’90 hanno consentito di mettere a punto la terapia antiretrovirale di combinazione.”
I temi al centro del dibattito sono stati le recenti scoperte quali il gel vaginale; lo studio sul trattamento antiretrovirale; il dibattito sul percorso da compiere verso la cura, e i primi dati sulla profilassi pre-esposizione (PrEP) e sui vaccini. L’idea che accompagna il dibattito resta comunque quella di combinare i recenti approcci biomedici alle tradizionali forme di prevenzione dell’HIV – quali l’uso del preservativo, di siringhe sterili e le politiche di test di screening. Nella giornata conclusiva del convegno, tra gli speaker, dagli Stati Uniti anche la direttrice del National Institute on Drug Abuse Nora Volkow, con una presentazione sul tema dell’HIV negli assuntori di droghe.
Documenti scaricabili:
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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