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05-07-2011
Casi di porpora retiforme in assuntori di cocaina: colpa del levamisolo?
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Fonte: J Am Acad Dermatol.
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Titolo originale e autori: Catherine Chung et al. Characteristic purpura of the ears, vasculitis, and neutropenia–a potential public health epidemic associated with levamisole-adulterated cocaine. -Journal of the American Academy of Dermatology, 2011; DOI: 10.1016/j.jaad.2010.08.024 |
L’assunzione di cocaina contaminata con levamisolo sembra essere correlata a casi di porpora retiforme, vasculite e neutropenia.
È quanto riportato recentemente dalla letteratura scientifica che a partire da marzo 2010, ha visto la descrizione dei primi casi clinici a San Francisco (due pazienti con neutropenia e porpora retiforme correlati all’uso di cocaina). A ciò è seguito un caso pubblicato nel febbraio 2011 e infine, pochi giorni fa, un articolo in cui gli autori della University of Rochester Medical Center riportano 6 casi di pazienti registrati a New York e in California negli ultimi mesi con segni e sintomi di porpora retiforme sul corpo, eruzioni cutanee, necrosi ed escoriazioni delle orecchie, correlati al consumo di cocaina.
Secondo i dati del Dipartimento delle Forze dell’Ordine statunitense (DEA), il 30% della cocaina sequestrata nel 2008 e il 70% di quella sequestrata nel 2009 negli Stati Uniti, risultava tagliata con levamisolo, un farmaco ad azione antielmintica usato in veterinaria che è stato riscontrato anche in Italia e in altri Paesi nel mondo, come taglio frequente della cocaina.
L’associazione tra levamisolo e porpora retiforme non è ancora chiara. La porpora retiforme è un disturbo che si manifesta per ostruzione dei vasi sanguigni, che non permette più al sangue di raggiungere gli strati superiori della pelle causandone la necrosi, con conseguente formazione di croste rosse. La cocaina, a sua volta, provoca vasocostrizione e questo potrebbe contribuire al manifestarsi della porpora. Tuttavia, si tratta di ipotesi che necessitano di ulteriori approfondimenti.
Nei casi descritti inoltre non sono state effettuate analisi per la determinazione della presenza di levamisolo nel siero o nel sangue, in quanto la sua rilevazione richiede un test specifico spesso non disponibile nella routine clinica e tempi rapidi (in poche ore dall’assunzione le percentuali di levamisolo nelle urine si abbassano molto, al 2-5%). Non è stato dunque possibile confermare se questa sostanza sia la causa dei casi clinici descritti e la tossicità indotta dal levamisolo contenuto nella cocaina rimane un diagnosi di esclusione.
Gli autori sostengono che questi casi sporadici potrebbero rappresentare solo l’inizio di un problema di salute pubblica causato dal levamisolo. La relazione causa effetto non è facile da stabilire: gli autori intendono tuttavia informare i medici (e in particolare i dermatologi) sull’importanza di riconoscere queste caratteristiche lesioni cutanee e verificarne l’associazione con l’assunzione di levamisolo, informando i pazienti dei rischi sanitari connessi con l’assunzione di cocaina e di levamisolo, incluso il potenziale sviluppo anche di altre patologie quale l’agranulocitosi, una malattia grave che colpisce i globuli bianchi e direttamente correlata all’assunzione di levamisolo.
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Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
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