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05-06-2002 Una pastiglia impiantabile sottocute
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Fonte: Neuropsychopharmacology
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Una delle difficoltà maggiori nel curare i pazienti affetti da schizofrenia è quella di assicurarsi che prendano i loro medicinali. Ora il problema potrebbe essere stato risolto dai ricercatori della Scuola di Medicina dell'Università della Pennsylvania, che hanno progettato un dispositivo impiantabile in
grado di somministrare psicofarmaci per un periodo di cinque mesi, prolungabile fino a un anno. Il dispositivo ha funzionato molto bene nelle prime prove di laboratorio e la ricerca prosegue, nella speranza di arrivare a svolgere test clinici. I risultati degli esperimenti, svolti su piccoli mammiferi, sono stati descritti sulla rivista "Neuropsychopharmacology". Il dispositivo ha le dimensioni di una moneta e può essere impiantato sottocute con un semplice intervento in anestesia locale della durata di 15 minuti. Negli esperimenti è stato usato un farmaco antipsicotico tradizionale,
l'aloperidolo, contenuto in una matrice polimerica. Se il dispositivo dovesse funzionare efficacemente anche negli esseri umani, offrirebbe un'alternativa medica che potrebbe ridurre, per molti pazienti, la minaccia delle psicosi e dell'instabilità sociale cronica. I pazienti che hanno
bisogno di farmaci anti-psicotici spesso non riescono a capire la serietà della loro malattia e smettono di prendere assumerli nei periodi in cui la loro capacità di giudizio è temporaneamente ridotta. |
Redattore: Staff Dronet
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