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20-05-2011
USA, 35 casi di tossicità dei "sali da bagno" contenenti droghe sintetiche
Fonte: Centers for Disease Control and Prevention
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Titolo originale e autori: Emergency Department Visits After Use of a Drug Sold as “Bath Salts” — Michigan, November 13, 2010 – March 31, 2011. -CDC. MMWR. May 20, 2011 / 60(19);624-627.


In un report sulla morbilità e mortalità pubblicato settimanalmente dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) è stato riportato un resoconto relativo a 35 casi di pazienti del Michigan (USA) che si sono presentati in Pronto Soccorso tra il 13 novembre del 2010 e il 31 marzo del 2011 con segni e sintomi di disturbi cardiovascolari, neurologici e psichiatrici dovuti ad intossicazione acuta in seguito all’uso di prodotti commercializzati come “sali da bagno”.
Questi prodotti diffusi in Europa e negli Stati Uniti vengono promozionati come droghe legali la cui composizione si è rivelata spesso essere costituita da catinoni sintetici. Nello specifico, nel presente articolo viene riportato che in uno dei prodotti, analizzato dai laboratori delle forze di polizia, è stata riscontrata la presenza del catinone sintetico MDPV. Questa molecola era stata già segnalata in Europa come correlata a casi di intossicazione acuta tanto che numerosi paesi la hanno posta sotto controllo, inclusa l’Italia che con un recentissimo decreto vedrà l’MDPV illegale a partire dal 31 maggio prossimo.
Nei 35 pazienti di età compresa tra i 20 e i 55 anni, i più comuni sintomi manifestati erano agitazione (23), tachicardia (22), allucinazioni (14), oltre a tremori, ipertensione, paranoia e midriasi. 17 pazienti sono stati ospedalizzati ed uno è deceduto all’arrivo in ospedale. Nei casi in cui è stato possibile risalire alla via di somministrazione, è emerso che il 63% dei soggetti si era iniettato questi sali da bagno, il 26% li aveva assunti per via intranasale mentre l’11% li aveva ingeriti, ma non è stato possibile trovare alcuna relazione tra via di assunzione e gravità dei disturbi. 17 pazienti sono stati sottoposti al drug test e il 94% è risultato positivo anche ad altre droghe quali marijuana, oppiacei, benzodiazepine, cocaina o amfetamine. Per il soggetto deceduto, gli esami tossicologici hanno attribuito agli elevati livelli di MDPV la causa di morte principale.
Il trattamento effettuato dai sanitari è stato essenzialmente un trattamento di supporto con benzodiazepine (es lorazepam) per tenere sotto controllo i sintomi.
Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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