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12-04-2011
Binge drinking da giovani? Meno intelligenti da adulti
Fonte: Alcoholism: Clinical and Experimental Research
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Titolo originale e autori: Adolescent Binge Drinking Alters Adult Brain Neurotransmitter Gene Expression, Behavior, Brain Regional Volumes, and Neurochemistry in Mice. Alcoholism: Clinical and Experimental Research, 35(4), 671-688-Coleman LG, He J, Lee J, et Al


Bere pesantemente durante l’adolescenza potrebbe provocare dei deficit nella capacità di adattamento e nella gestione della quotidianità da adulti. Questo perché il cervello, fino ai 21 anni, è ancora in fase di maturazione e quindi è particolarmente delicato.
Secondo uno studio americano pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical and Experimental Research i cambiamenti dovuti all’alcol riguarderebbero la corteccia frontale, quella cioè che previene le conseguenze delle nostre azioni, che controlla gli impulsi, che affina il ragionamento e valuta i traguardi a breve e lungo termine.
Per capire come l’assunzione di elevate quantità di alcol in un’unica occasione (pratica nota come “binge drinking”) durante l’adolescenza alteri il cervello, i ricercatori dell’Università della Nord Carolina (USA) hanno condotto un esperimento su topi trattandoli o con acqua o con alcol, partendo dalla fase dell’adolescenza fino all’età adulta. Gli animali sono stati sottoposti ad alcuni test comportamentali, nonché sono state effettuate analisi per determinare le quantità di alcuni specifici geni e gli esami post mortem ricorrendo alla risonanza magnetica e all’immunoistochimica per evidenziare eventuali alterazioni persistenti nel cervello adulto.
I risultati hanno evidenziato che, 24 ore dopo la prima bevuta in età adolescenziale, i topi mostravano una notevole riduzione dei neurotrasmettitori del sistema colinergico e dopaminergico. La normale maturazione cerebrale era calata di circa il 56% e nei topi adulti il calo arrivava addirittura al 73%. Dalle immagini della risonanza magnetica poi si notava una riduzione sia del volume sia delle dimensioni della parte frontale del cervello nei topi adulti.
“Non c’è dubbio che l’alcol assunto prima dell’età adulta faccia male – ha detto il prof. Fulton Crew, prima firma dello studio – quello che nessuno dice e che emerge in questo studio è che l’alcol assunto in giovinezza può formare degli adulti un po’ meno intelligenti, un po’ troppo irascibili o impulsivi”. Fattori questi che non rendono certamente la vita più facile e che possono compromettere il mondo sociale, affettivo e lavorativo.

Redattore: Staff Dronet
Indirizzo: Programma Regionale sulle Dipendenze
Email: info@dronet.org
 

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